Dopo settimane di trattative e polemiche arriva la svolta sui tank per l’Ucraina: gli Stati Uniti sarebbero pronti a inviare gli Abrams M1, punta di diamante dell’equipaggiamento militare a stelle e strisce, e la Germania, dal canto suo, a fornire i Leopard finora negati. Sono i carri armati a lungo invocati da Kiev per cambiare le sorti di un conflitto giunto ormai all’undicesimo mese. Anche il governo italiano ha incassato il sì in via definitiva del decreto legge contenente la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2023, dell’autorizzazione all’invio di armi a Kiev. L’esecutivo si appresta a varare “nelle prossime settimane” il sesto invio di aiuti con l’obiettivo di esaudire le richieste avanzate dal presidente Zelensky che ieri ha rinnovato il suo appello all’Occidente: “Sui tank servono decisioni”. Presto potrebbe essere accontentato. Due volontari britannici ChrisParry e Andrew Bagshaw, dichiarati scomparsi in Ucraina due settimane fa, sono stati uccisi mentre tentavano un’evacuazione umanitaria da Soledar, nell’est del Paese. Lo ha dichiarato la famiglia di Parry in una nota.
Panetta: “Inflazione vicina all’obiettivo. Politiche restrittive non più necessarie”
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