Nel giorno in cui è arrivato l’ok ufficiale di Germania e Usa all’invio di tank in Ucraina il presidente Zelensky è tornato a chiedere aiuto all’occidente, invocando jet e missili a lungo raggio. Poche ore prima Biden ha fatto il punto con il presidente tedesco Scholz, il presidente francese Macron, il premier britannico Sunak e la premier Giorgia Meloni, che il leader americano ha ringraziato per l’invio dell’artiglieria a Kiev. “Siamo uniti nel sostegno all’Ucraina ma i carri armati non rappresentano un’offensiva contro la Russia” ha precisato. Di tutt’altra idea è Mosca, che ha condannato la mossa occidentale: gli Abrams in Ucraina “bruceranno allo stesso modo degli altri” carri armati, sono state le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, mentre l’ambasciatore russo in Germania ha definito “altamente pericolosa” la decisione di Scholz. Poche ore dopo è scattata l’allerta aerea in dieci regioni dell’Ucraina. Secondo il Kyiv Independent, si sono registrate esplosioni a Kherson, Dnipro e Zaporizhzhia.
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