La risposta russa ai tank occidentali forniti a Kiev è una pioggia di attacchi contro il Paese che uccide 11 persone e provoca altrettanti feriti, anche con i temibili missili ipersonici Kinzhal di ultima generazione, il vero segnale che Mosca lancia ad America e Europa. E mentre si discute sui tempi per l’arrivo dei carri armati a Kiev e sulla nuova richiesta di F-16, si chiude ancora una volta la porta del dialogo tra il presidente ucraino Zelensky e lo zar Vladimir Putin, che escludono entrambi un colloquio per una soluzione diplomatica al conflitto. Perché la tensione è alle stelle e il Cremlino accusa l’Occidente di essere ormai direttamente coinvolto nel conflitto. La prova sono proprio i tank a Kiev, secondo il portavoce Dmitri Peskov
La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere
Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia
Australian Open, Ucraina chiede bandire il padre Djokovic per foto filo-Putin
L’ambasciatore dell’Ucraina a Canberra ha chiesto agli organizzatori dell’Australian Open di ritirare l’accredito del padre del tennista serbo Novak Djokovic, filmato insieme con i tifosi che sventolavano bandiere e simboli filo-russi. “Dovrebbe essere ritirato il suo accredito. Spetta a Novak e al suo team farsene carico e risolvere la questione”, ha spiegato l’ambasciatore Vasyl Myroshnychenko.