Vertice Macron-Scholz-Zelensky senza Meloni. Salvini: “Né utile né intelligente escludere l’Italia”. Pd: “Il nostro Paese più isolato e fuori dall’Europa che conta”

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“Italia sempre più isolata”, “per colpa di questo governo siamo fuori dall’Europa che conta”, “la premier cambi passo”. Le opposizioni attaccano dopo l’esclusione di Giorgia Meloni alla cena fra Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky. La presidente del Consiglio non è stata invitata. Una scelta “inopportuna” – come l’ha definita Meloni – quella del presidente francese, Emmanuel Macron, di invitare il presidente ucraino, a Parigi prima del vertice europeo a Bruxelles, in programma in questi giorni. “Mi spiace che Francia e Germania pensino da sole di poter rappresentare l’Europa. Senza l’Italia non si va da nessuna parte. E conto che Francia e Germania lo capiscano, perchè escludere non serve a nessuno, non è utile e non è intelligente”, dice Matteo Salvini.

Ma le opposizioni non risparmiano gli attacchi alla premier. “Zelensky prima a Londra, poi a Parigi con Macron e Scholz: Meloni ignorata. Inutile lamentarsi dopo – osserva su Twitter il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd – Il sostegno all’Ucraina e la ricerca della pace passano per una attività diplomatica dalla quale l’Italia viene esclusa. Ma se per anni denigri l’Europa, poi raccogli ciò che hai seminato, condannandoci all’irrilevanza internazionale. Il governo cambi passo, riportando il nostro Paese a ruolo da protagonista che merita”. Anche la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta: “Meloni non si offenderà se registriamo l’ovvio: l’Italia è sempre più isolata e ai margini nel contesto internazionale perché mentre i Paesi europei fanno politica, i membri del governo italiano si occupano di fare polemiche su Sanremo”. 

E il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, da Frosinone attacca: “Il nostro Paese è tenuto fuori dai tavoli che contano, soprattutto quelli europei. La Meloni dopo aver gridato dai banchi dell’opposizione che è finita la pacchia in Europa, ora ha capito invece che la pacchia è finita per lei. Ora deve impegnarsi per esprimere quella credibilità a livello internazionale che deve conquistarsi”.

Per Matteo Ricci, sindaco dem di Pesaro, presidente di Ali (Autonomie locali italiane) e coordinatore sindaci del Pd) “grazie a questo governo siamo già fuori dall’Europa che conta. Isolati, marginali e poco autorevoli. Meloni & Co. scelgono ancora una volta di fare quadrato con sovranisti e nazionalisti. Ed ecco i risultati: rischiamo di perdere tutto il buon lavoro degli ultimi anni”. “Meloni ripensi a tutti i suoi selfie con Orban e gli altri nemici dell’Ue, invece di piagnucolare ora contro Macron e Scholz – scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan – Se l’Italia oggi è meno protagonista di prima, la responsabilità è solo sua”.

Meloni resta esclusa dalla cena Macron-Scholz-Zelensky e subito salta alla mente la foto del treno che, il 16 giugno scorso, immortalava il suo predecessore, Mario Draghi, proprio con Macron e Scholz, in viaggio per Kiev. Di quello scatto parla il senatore di Italia viva, Ivan Scalfarotto, che “ha ritratto un passaggio storico, ritraeva insieme i tre paesi più importanti dell’Ue ed era segno di una grande unità e compattezza dell’Unione. Mentre i ministri dell’economia francese e tedesco sono a Washington senza di noi, la presidente Meloni definisce ‘inopportuna’ la scelta del presidente Macron di invitare Zelensky a Parigi prima del vertice europeo. La verità è che se Mario Draghi era su quel treno, saldamente seduto al tavolo dove si prendono le grandi decisioni a livello mondiale, era grazie alla sua credibilità personale e alla sua storia nelle istituzioni internazionali – continua Scalfarotto – Con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, invece, rischiamo l’isolamento internazionale e la marginalità nei processi decisionali europei con grande pericolo in particolare per la nostra economia. Ricostruire credibilità all’Italia a livello europeo e non solo: la vera sfida politica del governo è questa. Che il nostro esecutivo sia in grado di farcela è tutt’altro che certo”, conclude.

Per il leader del Terzo polo, Carlo Calenda, “alimentare una polemica con la Francia nel giorno in cui Zelensky va a Bruxelles e l’Europa si dimostra unita proprio perchè lo accoglie in pompa magna è un gravissimo errore di Giorgia Meloni. È gravissimo farlo con le motivazioni sbagliate: cioè bollando l’iniziativa francese, del tutto normale, come un’iniziativa che rompe l’unità europea, mentre in realtà quello che rompe l’unità europea è una polemica in un momento sbagliato e con dei toni sbagliati”.

Critiche anche dal segretario di +Europa Benedetto Della Vedova: “Meloni ha sbagliato a dire che l’incontro tra Scholz, Macron e Zelensky è stato inopportuno. Così sembra che, come si dice a Roma, Meloni abbia ‘rosicato’. Sarebbe stato meglio fare buon viso a cattivo gioco”, commenta a Coffee Break su La7.

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