Berlusconi contro Zelensky “non va preso sul serio”. L’ira di Palazzo Chigi e l’imbarazzo di Tajani

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ROMA – Parola d’ordine: minimizzare. Ridimensionare la portata della nuova sortita pro-Putin di Silvio Berlusconi. Fare finta di nulla, circoscrivendo le parole del Cavaliere a mere opinioni personali. “Se l’ho sentito? No, non l’ho sentito”, fa sapere gelida Giorgia Meloni, un’ora dopo le dichiarazioni del capo di Forza Italia. In questa reazione della premier c’è tutto il segno della distanza e della voglia di sgonfiare al più presto possibile un caso enorme che non può non avere ripercussioni internazionali, tre giorni dopo il consiglio europeo in cui Meloni ha ribadito a Zelensky il suo sostegno.

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