Guerra Ucraina – Russia, le news di oggi. A Bakhmut si combatte strada per strada

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A Bakhmut si combatte nelle strade: le forze russe accerchiano la città su tre lati, mentre i civili cercano di fuggire, con l’aiuto dei militari ucraini che starebbero preparando la ritirata. Secondo la Nato, dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 200mila soldati di Mosca.

13:11

Due piloti ucraini in Arizona per addestramento

Due piloti ucraini sono in Arizona per  addestrarsi con i simulatori di volo, hanno reso noto fonti militari  americane citate dal Guardian, dopo che Kiev ha più volte chiesto  caccia ai Paesi alleati che ancora non hanno risposto. E’ il primo  addestramento di questo tipo per i piloti ucraini. 

13:05

Papa Francesco: “Dio doni la pace a Ucraina martoriata”

Il Papa all’Angelus ha salutato la comunità ucraina di Milano. “Lodo il vostro impegno per accogliere i vostri connazionali fuggiti dalla guerra. Il Signore”, ha pregato il Papa, “doni la pace al martoriato popolo ucraino” è tornato a ripetere.

12:24

Zelensky: “Uniti per la giustizia”

 “Ricorda: cosa ci permette esattamente di essere uniti ora, uniti per la giustizia. Ogni persona è importante. Cioè, ogni persona è importante, ogni vita è importante. Gloria a tutti coloro che proteggono l’Ucraina e l’ordine internazionale sul fronte legale! Gloria a tutti coloro che ora stanno combattendo per l’Ucraina!”: lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

12:03

Difesa britannica: “Russi senza munizioni combattono corpo a corpo con le pale

Aumentano in Ucraina “combattimenti  ravvicinati” a causa della scarsità di munizioni a disposizione delle  forze di Mosca, rende noto il ministero della Difesa britannico, nel  suo consueto briefing sull’andamento della guerra. Ai riservisti russi mobilitati viene imposto di assalire le postazioni ucraine “armati  solo con fucili e pale”. Probabilmente pale da fanteria Mpl-50 datate, oggetti progettati sulla base di un modello non troppo diverdso da  quello introdotto per le forze russe nel 1869. Il loro impiego  evidenzia “la natura brutale e low tech dei combattimenti” che ha  caratterizzato gran parte della guerra. Nei giorni scorsi il capo  della Wagner, Evgheny Prigozhin, aveva denunciato che i suoi  mercenari, impegnati in particolare a Bakhmut, non avevano munizioni.

11:40

L’intelligence britannica: in ucraina i russi combattono anche con le pale

Il comando russo continua a insistere su azioni offensive, che portano a combattimenti ravvicinati con la partecipazione della fanteria di Mosca scarsamente equipaggiata: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.In particolare, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, alla fine del mese scorso i riservisti russi mobilitati hanno dichiarato di aver ricevuto l’ordine di prendere d’assalto una roccaforte in cemento ucraina armati solo di “armi da fuoco e pale”. Molto probabilmente, commenta il ministero, si tratta di strumenti di scavo utilizzati dai soldati russi anche per il combattimento corpo a corpo. La letalità dell’attrezzo da trincea MPL-50 (una pala lunga 50cm, ndr) in dotazione è particolarmente mitizzata in Russia, ricordano gli esperti di Londra aggiungendo che questo attrezzo ha subito solo poche modifiche dalla sua progettazione nel 1869 e il suo continuo utilizzo come arma evidenzia i combattimenti brutali e la bassa tecnologia che hanno caratterizzato gran parte del conflitto. I dati recenti suggeriscono un aumento dei combattimenti ravvicinati in Ucraina, conclude il rapporto osservando che questo deriva probabilmente dal fatto che il comando russo continua a insistere su un’azione offensiva composta in gran parte da fanteria a piedi, con un minore supporto di fuoco di artiglieria perché Mosca è a corto di munizioni.

Un soldato ucraino scava una trincea a Vuhledar (reuters)

10:23

Tajani: “Scongiurare ogni rischio di uso di armi nucleari”

Sull’Ucraina si deve “cercare di convincere la Russia a venire a più miti consigli e sedersi ad una tavolo per trattare una soluzione pacifica della crisi in Ucraina. Naturalmente la pace, per quanto ci riguarda, significa una pace che preveda non la sconfitta dell’Ucraina, ma il ritiro delle truppe russe”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tgcom24. “Tutti quanti lavoriamo per raggiungere l’obiettivo della pace – ha aggiunto -. Vogliamo scongiurare assolutamente qualsiasi rischio, anche ipotetico, di utilizzo di armi nucleari, seppur tattiche, quindi limitate ad alcune zone, perché sarebbe una sciagura”.

09:42

Kiev: “I russi perdono 500 uomini al giorno a Bakhmut”

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksi Reznikov, ha assicurato che l’esercito russo sta perdendo fino a “500 soldati al giorno” nella sua offensiva contro la città di Bakhmut. “Le perdite dei russi ammontano a 500, tra morti e feriti, ogni giorno”, ha assicurato il ministro ucraino al domenicale del quotidiano tedesco Bild. Reznikov ha anche aggiunto che Mosca considera i suoi militari “carne da macello”.La battaglia per Bakhmut è la più sanguinosa dall’inizio dell’inizio dell’invasione da parte dell’esercito di Mosca. Le forze russe cercano di conquistarla dal maggio 2022 senza riuscirci. Nelle ultime settimane hanno intensificato gli attacchi, aiutati anche dagli uomini del gruppo di mercenari Wagner; e la città, da cui arrivano sporadicamente racconti di disperazione sui civili rimasti e immagini raccapriccianti, sembra da giorni sul punto di cadere ma ancora resiste.

08:17

Media: russi usano superbomba da 1.500 kg per la prima volta

I russi hanno usato per la prima volta in Ucraina una nuova potente bomba guidata del peso di 1,5 tonnellate progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale: lo riporta il sito Defense Express, che cita fonti anonime. Si tratta della bomba planante PAB-1500B, mostrata per la prima volta in Russia nel 2019. L’ordigno è stato usato qualche settimana fa nella regione di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Non si conosce quale sia stato l’obiettivo. Lunga 5,05 metri con un diametro di 40cm, la bomba può essere sganciata fino a 15 km di un’altitudine.

08:16

Sale a 13 il bilancio dell’attacco a Zaporizhzhia

È salito a 13 il bilancio dei morti dell’attacco missilistico russo lanciato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi sulla città di Zaporizhzhia, che ha colpito un condominio di cinque piani: lo annuncia su Facebook il Servizio di emergenza statale, come riportano i media nazionali, ricordando che tra le vittime c’è anche una bambina di otto mesi.

07:35

Due piloti ucraini negli Usa: test per addestramento con i caccia

Due piloti ucraini sono negli Stati Uniti perché le forze armate statunitensi possano valutare le loro capacità in vista di un possibile addestramento con i caccia occidentali, tra cui gli aerei da combattimenti F-16. Lo rende noto l’emittente statunitense Nbc citando due fonti del Congresso e un alto funzionario dell’amministrazione. Secondo queste fonti, il Pentagono conduce questi test di addestramento su simulatori in una base militare a Tucson, in Arizona; nei prossimi giorni arriveranno negli Usa altri otto piloti. I test puntano a capire quanto tempo sia necessario per eventualmente addestrarli.

01:16

Trump: “Metterò fine alla guerra in un giorno”

 “Metterò fine alla guerra in Ucraina in un giorno, andrò d’accordo con Putin”: così Donald Trump alla Cpac, la conferenza dei conservatori alle porte di Washington. “Siamo nel periodo più pericoloso della nostra storia, rischiamo una terza guerra mondiale ma io la eviterò”, ha promesso il tycoon, respingendo le accuse di essere stato troppo soft con Putin durante la sua presidenza.

00:34

Kiev: dal giorno dell’invasione 171 casi di violenza sessuale da parte dei russi

In Ucraina sono stati registrati 171 casi di violenza sessuale dall’inizio del conflitto. Lo scrive Kyiv Independent citando le parole di Olena Zelenska alla conferenza United for Justice di Leopoli. Secondo la first lady ucraina il numero di atti di violenza sessuale da parte delle truppe russe nel Paese indica che tali crimini sono una politica deliberata dell’esercito di Mosca in territorio ucraino.

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