Liceo Carducci, Valditara loda il “coraggioso” preside che scrive: “No a curve violente”. Pd: “Milano e Firenze accomunate da civiltà”

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“Complimenti ad un preside coraggioso, consapevole del suo alto ruolo istituzionale”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, elogia così Andrea Di Mario, dirigente del liceo classico Carducci, che ieri sera ha parlato alla comunità scolastica di via Beroldo con una circolare su quanto accaduto durante la giornata: dallo striscione “Ma quale merito, la vostra è solo violenza” accompagnato dalle facce della premier Meloni e dello stesso Valditara appese a testa in giù, alla pioggia di commenti e prese di posizione successive.

LA CIRCOLARE INTEGRALE DEL PRESIDE DEL CARDUCCI

Un commento, quello del ministro, che inevitabilmente richiama alla mente quello di pochi giorni fa, fatto per ‘riprendere’ un’altra preside, Annalisa Savino, che guida il Leonardo Da Vinci di Firenze, per aver richiamato (sempre con una lettera) i propri allievi a non essere indifferenti davanti alla violenza e per aver assimilato il pestaggio di alcuni studenti da parte di appartenenti ad Azione Studentesca all’agire fascista.

Il paragone, nell’agire del ministro, appare scontato. Quanto ai contenuti è lo stesso Di Mario, in un passaggio della circolare, a chiedere di non banalizzare: “Oggi abbiamo ricevuto un danno, doloroso, rispetto a tutto quello che in questa scuola si sta facendo e non vogliamo che i nostri studenti siano vittima di un circuito, banale, che banalizza la stessa lettura della realtà”.  

Nella circolare il preside del Carducci definisce il gesto “brutale, brutto, violento, pesante”, sottolineando come il liceo non si riconosca “in questo linguaggio, in questi modi che sono per noi completamente inediti e preoccupanti e che rifiutiamo”.  “Continueremo come sempre e sempre più a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l’impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto”. A scuola vige “il culto del confronto”, da fare “insieme, imparando, creando forme nuove, senza rimanere incagliati in linguaggi vecchi, logori e cupi, che alzano muri. Il carducciano è rigoroso e non accetta la logica da curva violenta”.

Alla circolare plaude anche la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi, che parla di “una bellissima lettera dal grande valore educativo”. I dirigenti “fanno il loro lavoro: condannano fermamente ciò che è violenza, suscitano una riflessione, promuovono il dibattito. Ed è bello vedere anche le reazioni degli studenti che si sono dissociati proprio perché non si sono riconosciuti in quel gesto” prosegue la senatrice, che avvicina il messaggio di Di Mario alla manifestazione antifascista svoltasi a Firenze nelle stesse ore: “Si fa così! Firenze e Milano unite da un unico messaggio di grande di civiltà, di educazione. Lezioni che vengono da due dirigenti scolastici che ringraziamo”.

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