Israele, la rivolta assedia Netanyahu che valuta lo stop alla riforma della Giustizia. In centinaia di migliaia nelle strade. Gli Usa: “Preoccupati”

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Il premier Benyamin Netanyahu licenzia ministro della Difesa Yoav Galant e i leader delle proteste anti-riforma indicono subito diverse manifestazioni in tutto il Paese. Da Tel Aviv a Gerusalemme ci sono stati accesi scontri, anche nei pressi della residenza del premier. Secondo i media, nel Paese sono scese in strada seicentomila persone. Da New York è arrivata la notizia delle dimissioni del console israeliano Asaf Zamir. Mentre Arieh Deri, il presidente del partito religioso sefardita Shas, ha detto a Netanyahu di volere lo stop alla riforma giudiziaria. A quanto si apprende, Netanyahu starebbe valutando di ritirarla.

02:32

Media: “Netanyahu ha detto di sostenere il congelamento della riforma”

Netanyahu ha detto di sostenere ora il congelamento della revisione. Lo scrive il Times of Israel. Il primo ministro Netanyahu e il leader del partito Shas Aryeh Deri sarebbero favorevoli a fermare “l’avanzamento legislativo della riforma”. 

02:23

Usa: “Urge compromesso”

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere “profondamente preoccupati” per gli eventi in Israele, dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa per aver sostenuto una pausa nelle riforme giudiziarie controverse del governo. “Siamo profondamente preoccupati per gli sviluppi odierni al di fuori di Israele, che sottolineano ulteriormente l’urgente necessità di un compromesso”, ha dichiarato in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson.

(reuters)

02:19

La polizia allontana con la forza i manifestanti

La polizia in tenuta anti sommossa ha allontanato con la forza i manifestanti dall’autostrada Ayalon a Tel Aviv, dopo che l’arteria centrale era stata bloccata per circa cinque ore. Gli agenti hanno dato ai manifestanti l’ordine di disperdersi e ha aperto gli idranti.

(reuters)

01:05

Il capo della polizia di Tel Aviv tra i manifestanti ad Ayalon

Il comandante della polizia di Tel Aviv, Ami Eshed, è apparso tra i manifestanti che a migliaia sono scesi in strada a protestare dopo la cacciata del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, reo di aver chiesto una sospensione del controverso processo di riforma della giustizia, su cui si sta spaccando il Paese. In un video che gira sui social si vede il capo locale delle forze dell’ordine camminare tra i dimostranti che hanno bloccato Ayalon, arteria stradale di Tel Aviv, accompagnato solo da un agente mentre la gente lo acclama.

00:55

Barkat: non vogliamo una guerra civile

Il ministro dell’Economia di Israele, Nir Barkat, ha dichiarato che sosterrà il premier Netanyahu nella decisione di fermare la controversa riforma della giustizia. Lo riferisce The Times of Israel. “Lo Stato di Israele ha la precedenza su tutto – ha detto Barkat – il popolo di Israele ha la precedenza su tutto. Sosterrò il primo ministro nella decisione di fermarsi e tracciare un nuovo corso.La riforma è necessaria e la realizzeremo, ma non a prezzo di una guerra civile”.

(reuters)

00:43

Usa: “Profondamente preoccupati”

“Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per lo sviluppo degli eventi in corso in Israele, compreso per il potenziale impatto sulla prontezza militare sollevato dal ministro Yoav Gallant, che sottolinea l’urgente necessità di un compromesso”. Così il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha commentato al giornalista israeliano Barak Ravid la situazione nel Paese, dopo il licenziamento di Gallant. Il ministro aveva chiesto di fermare la controversa riforma della giustizia voluta dal governo Netanyahu, ma che sta spaccando il Paese.

00:42

Si dimette il console di New York

Il console generale di Israele a New York, Asaf Zamir, ha annunciato le sue dimissioni in protesta contro la decisione del premier di licenziare il ministro della Difesa Gallant. “Non posso più continuare a rappresentare questo governo”, ha dichiarato il diplomatico annunciando le sue dimissioni sui social. “Considero mio dovere garantire che Israele rimanga un faro di democrazia e libertà nel mondo”, ha aggiunto.

00:40

Stampa israeliana: stop alle lezioni nelle università

Il segretario generale dell’Histadrut, il potente sindacato laburista, Arnon Bar-David, ha annunciato una conferenza stampa durante la quale potrebbe annunciare uno sciopero generale e la stampa israeliana annuncia che domani le università di ricerca israeliane fermeranno le lezioni.

00:39

Scontri davanti alla residenza del primo ministro Netanyahu

Violenti scontri tra manifestanti e polizia si sono verificati davanti alla residenza del primo ministro, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme. Secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz, migliaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia israeliana e hanno tentato di sfondare le barriere fuori dalla residenza del premier.

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