Gianni Minà, in tanti alla camera ardente in Campidoglio, da don Ciotti a Ricky Tognazzi al presidente Anpi. La maglia del Toro sul feretro

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Si è aperta alle 10 nella sala della Protomoteca del Campidoglio la Camera ardente di Gianni Minà, il giornalista scomparso lunedì a Roma a 84 anni nella clinica Villa del Rosario dopo una breve malattia cardiaca. Da stamattina un flusso costante di amici ha reso omaggio a Minà ricordando le sue imprese e il suo amore per il giornalismo. Ad accogliere la famiglia, moglie e figlie, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e anche Don Luigi Ciotti e i giornalisti Sigfrido Ranucci e Andrea Purgatori. Divenuto celebre per le sue interviste a Maradona, Fidel Castro, Mohamed Alì, ma anche per i suoi reportage, Minà ha saputo imprimere un suo stile nel giornalismo, diventando “un maestro” per tanti che oggi sono venuti a salutarlo. L’omaggio proseguirà fino alle 19.

16:18

Il ricordo di Fratoianni: “Figura inimitabile, senza eredi”

”Sono cresciuto con il suo modo di cantare il mondo, un modo impegnato, un modo intelligente, con uno sguardo sempre alla condizione umana, molto ironico, colto…qualità impossibili da trovare tutte insieme in una sola persona oggigiorno”. Queste le parole di Nicola Fratoianni, Segretario di Sinistra Italiana arrivato in Campidoglio a rendere l’ultimo omaggio a Gianni Minà. Fratoianni lo ricorda come ”una persona inimitabile, senza eredi. Cercava nei suoi intervistati la dimensione del personaggio e della persona, l’incrocio tra la dimensione personale e il mondo”.

15:08

Fuortes: “‘Ha fatto la storia del giornalismo”

”Ha fatto la storia del giornalismo, non solo di quello sportivo, ma anche musicale, sull’America Latina. Aveva una curiosità straordinaria, ma ciò che era ancora più straordinaria era la sua umanità”. A dirlo è Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, arrivato in Campidoglio a dare l’ultimo saluto a Gianni Minà, venuto a mancare lunedì all’età di 84 anni. ”Questa umanità – continua Fuortes – la manteneva nei rapporti privati, ma anche nel lavoro e questo gli permetteva di risultare affidabile e credibile coi grandi della Terra. Lui era pure amatissimo dai nostri telespettatori, una grande perdita per la nostra azienda”. Sui ricchi materiali frutto degli anni di lavoro di Minà presenti negli Archivi Rai Fuortes promette che verranno ”sicuramente valorizzati, iniziando con RaiPlay con dei progetti. Sarà un’operazione lunga che onorerà la sua memoria”.

14:20

Caselli: “Ci univano tante cose, innanzitutto il tifo granata”

“Minà si rivolgeva a me dicendo Me Amis, che in torinese vuol dire mio amico. Ci univano tante cose, la più importante, anche se sembrava la più frivola era il tifo per una gloriosa squadra Granata. Lui era come me un patito”, è il ricordo dell’l’ex magistrato Gian Carlo Caselli.

13:34

Il post dei campioni del Mondo 1982: “Ciao Gianni, ti teniamo nel cuore”

“Il modo migliore per conservare gli amici è tenerli nel cuore”. Cosi gli azzurri del mondiale di Spagna attraverso un post sui social ricordano Gianni Minà, scomparso a Roma a 84 anni.”Ciao Gianni – si legge sui profili di Bruno Conti, Beppe Bergomi, Antonio Cabrini, Franco Causio – grande giornalista, scrittore, conduttore ma soprattutto amico. Ci mancherai. I campioni del mondo del 1982″. Causio, oltre a pubblicare una foto del giornalista, ne aggiunge anche un’altra che lo ritrae con Minà al centro e fra gli altri, con Francesco Graziani, Antonio Cabrini e Bruno Conti.

13:25

Parietti: “Una persona generosa, tutto il mondo si fidava di lui, da Fidel Castro a Maradona”

”Era una persona generosa, che amava il bello negli altri e ogni volta che poteva aiutava qualcuno”. Questo il ricordo di Alba Parietti, showgirl e conduttrice televisiva. Al Campidoglio, fuori dalla camera ardente allestita in sala della Protomoteca, Parietti continua: ”Lui era così con tutti e tutto il mondo si fidava di lui, da Fidel Castro a Maradona, dai cantanti ai partigiani, perfino umili soubrette come me”.

Gianni Minà, la foto storica con De Niro e Marquez, Leone e Muhammad Ali. Storia di una cena straordinaria

di Cosimo Cito

29 Marzo 2023

13:12

La maglia del Toro e un rametto di ulivo sul feretro di Gianni Minà 

(agf)Una maglia del Toro dedicata a Gianni Minà e un ramoscello di ulivo sono poggiati sul feretro del giornalista. Nella camera ardente allestita in Campidoglio pochi fiori, tra cui una corona dell’associazione nazionale Italia-Cuba. Proiettata nella sala una foto in bianco e nero, che lo ritrae sorridente con la mano poggiata su un quotidiano.

12:20

“Un uomo straordinario per cultura, umanità, per empatia”: il ricordo di Milly Carlucci

“Gianni è stato un pezzo importantissimo della mia vita perché insieme con lui ho avuto un’importantissima esperienza professionale che è stata quella di ‘Blitz’ e ‘Sistemone’ e prima ancora ‘L’altra domenica’. Ci conosciamo da tutta la vita. È un uomo straordinario per cultura, umanità, per empatia. Le cose che ci ha regalato e che oggi fanno parte delle teche, sono tutte delle dichiarazioni di amore al suo mestiere, perché lui si definiva un cronista che andava in giro aconsumarsi le scarpe. Era vero”: è il ricordo della conduttrice televisiva Milly Carlucci.

(agf)”Spero che almeno adesso gli venga tributato quel riconoscimento che negli ultimi anni gli era mancato. Mi hainsegnato tantissimo. Proprio la sua capacità di andare in fondo, di intervistare, di conoscere, la curiosità che deve andare a fondo delle persone e delle cose – ha aggiunto- sicuramente Minà èuno dei giganti del giornalismo mondiale”.

11:52

Il ricordo di Ricky Tognazzi: “Minà generoso di natura, entusiasta”

”Generoso di natura, entusiasta”, così l’attore Ricky Tognazzi ricorda l’amico Gianni Minà,. Nella sala della Protomoteca, dove è stata allestita la camera ardente, Tognazzi ricorda ”la grande naturalezza con cui raccontava aneddoti straordinari, questi suoi incontri storici’

11:37

Don Luigi Ciotti: “È stato un giornalista con la schiena dritta”

(agf)”Un amico e un giornalista libero perché l’informazione o è libera o non è informazione. È stato un giornalista con la schiena dritta, capace di scendere nella profondità della conoscenza delle persone, le sue interviste erano una consegna di umanità, delle fragilità ma anche della ricchezza umana delle persone. Per me è stato un grande punto di riferimento. Ha spalancato uno sguardo molto più ampio sulle finestre del mondo”, ha detto Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, alla camera ardente di Gianni Minà.

11:33

Gualtieri: “Protagonista e testimone di pagine fondamentali della storia del Novecento”

“Minà è stato un giornalista e un autore televisivo straordinario. Un autore di pagine memorabili di giornalismo, una personalità riconosciuta in tutto il mondo. Penso uno tra i più grandi giornalisti che l’Italia abbia avuto, che ha saputo interpretare la sua professione in un modo vigoroso e impegnato. È stato protagonista e testimone di pagine fondamentali della storia del Novecento e della storia politica più recente. È andato in America Latina, è stato impegnato in tante battaglie per i diritti e per la libertà. Insomma, qualcosa di più di un giornalista”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Fiorello ricorda Gianni Minà: “Era molto divertito dalla mia parodia”

a cura della redazione Spettacoli

28 Marzo 2023


“Una personalità straordinaria e anche una persona dolcissima – ha aggiunto Gualtieri- Una persona con un grandissimo cuore che ha messo tutto il suo impegno, la sua passione e il suo rigore per rendere nobile il mestiere del giornalismo e per scrivere pagine importanti della cultura del nostro Paese. Un protagonista della vita culturale, civile e democratica dell’Italia e del mondo”.”Ci sono oggi paesi e continenti che lo ricordano e lo piangono. Minà era una personalità molto conosciuta all’estero, forse uno degli italiani più conosciuti- ha concluso- Lui ha conosciuto persone semplici e grandi del mondo e aveva questa capacità di essere amico e di riscuotere la fiducia. Io appartengo a una generazione che è cresciuta con Minà e ha segnato anche una fase di modernizzazione televisiva. Credo vada riconosciuto e ricordato adeguatamente come un grande della cultura e del giornalismo italiano”.

11:28

Il presidente dell’Anpi Pagliarulo: “Un uomo mite, solare, libero”

‘Un uomo mite, solare, libero”, così il presidente dell’ Anpi Gianfranco Pagliarulo ricorda l’amico Gianni Minà, il giornalista morto lunedì sera a 84 anni. Nella sala della Protomoteca, dove è stata allestita la camera ardente, Pagliarulo continua: ”Era iscritto all’Anpi, la moglie mi ha raccontato che era l’unica tessera che aveva. Ho un ricordo molto bello di quest’uomo, di questo professionista, di questo intellettuale, di questo giornalista vero, cioè sul campo. Un uomo del mondo, che era sempre in giro per il mondo, soprattutto in America Latina e anche le sue amicizie più famose (Mohamed Ali, Fidel Castro) ci danno questa descrizione. Ci mancherà”.

11:14

Ranucci: “Grandissimo cantore del nostro secolo”

“Ho un piccolo rammarico: non essere riuscito a lavorare con Gianni Minà”. A dirlo, Sigfrido Ranucci, anima di Report di Rai3, oggi tra i primi a rendere omaggio alla camera ardente. “C’eravamo incontrati alla fine degli anni 80, inizi 90, per un progetto – racconta – All’epoca io ero un programmista regista. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo, perché poi lui è stato allontanato, un po’ epurato dalla Rai. Minà – prosegue – è stato un grandissimo cantore del nostro secolo che ha raccontato attraverso grandi per personaggi e così, con semplicità, ha fatto capire le necessità del popolo. Una semplicità di narrazione che forse oggi un po’ manca- aggiunge – Tra le sue qualità, c’era la grande la capacità di arrivare in maniera diretta anche ai più grandi del nostro secolo e mantenere la schiena dritta, sempre e comunque. Le sue interviste? Le mie preferite sono quelle a Mohammed Alì e a Massimo Troisi”.

11:14

Onorato: “Lo ricorderemo al Palazzetto dello sport a Viale Tiziano”

“Con Gianni Minà noi perdiamo non solo un grande giornalista e scrittore, ma una persona perbene, una persona garbata, che ha insegnato a fare il suo mestiere senza cercare sensazionalismi, ma raccontando le cose così com’erano”. A dirlo, l’assessore allo sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato. “Minà – prosegue l’assessore – ha scelto Roma come città adottiva. Con il sindaco studieremo il metodo più appropriato per ricordarlo e renderlo davvero eterno. Ne ho parlato anche con la moglie: Minà ha legato la sua storia a tanti personaggi dello spettacolo e a settembre noi riapriremo il Palazzetto dello sport a Viale Tiziano, che è stato uno dei luoghi simbolo delle Olimpiadi degli anni 60. Credo che quello potrebbe essere un luogo giusto per ricordarlo con una serie di iniziative e mostre”.

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