MILANO – Le Borse europee terminano in rialzo nell’ultima seduta della settimana supportate dalla buon andamento di Wall Street, dai dati incoraggianti arrivati dall’economia cinese e dai dati confortanti che sembrano arrivati dall’andamento dei prezzi in Europa. Dopo la maxi frenata registrata ieri in Spagna, oggi l’inflazione ha marcato un rallentamento anche in Francia, scendendo a marzo al 5,6% dal 6,3% di febbraio, con un pericoloso campanello di allarme legato però ai prezzi dei beni alimentari, cresciuto su base annua del 15,8%.
Anche in Italia e nel complesso dell’Eurozona la dinamica è simile: frenata dell’indice generale grazie al rallentamento dell’energia, ma componente di fondo che resta a livelli sostenuti. Ed è proprio sulla componente “core” che si concentrano le attenzioni della Bce e dei mercati. Secondo gli analisti di Unicredit, infatti, l’inflazione al netto delle componenti energetiche resta dura da vincere e per questo i mercati prezzano già un prossimo aumento dei tassi da 25 punti base a maggio. Secondo gli specialisti della banca italiana, Christine Lagarde sarà probabilmente chiamata a fare altri tre rialzi del genere per condurre ancora la battaglia contro i prezzi. Giornata positiva anche in Asia, con gli indici tutti positivi e Tokyo che ha chiuso a +0,93%.
Le Borse europee chiudono in rialzo
Chiusura in rialzo per le principali Borse europee sulla scia di Wall Street che procede positiva dopo i dati sull’inflazione Pce che a febbraio rallenta oltre le stime. A Parigi il Cac 40 sale dello 0,81% a 7.322,39 punti, a Francoforte il Dax avanza dello 0,73% a 15.635,65 punti e a Londra l’Ftse 100 guadagna lo 0,15% a 7.631,90. L’Ftse Mib a Piazza Affari segna +0,34%.
15:40
Wall Street apre in rialzo
Wall Street apre positiva. Il Dowì Jones sale dello 0,48% a 33.016,33 punti, il Nasdaq avanza dello 0,39% a 12.059,96 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,41% a 4.068,08 punti.
15:35
L’inflazione Usa sale meno delle attese
L’inflazione misurata dall’indice Pce, che la Fed Usa come uno dei principali indicatori delle pressioni sui prezzi, è salita in febbraio del 5% su base annua leggermente al di sotto del +5,1% previsto dagli analisti. Su base mensile è aumentata invece dello 0,3%, in linea con le attese.
11:38
Le Borse europee migliorano dopo i dati dell’inflazione
Le Borse europee provano a consolidare i rialzi dopo il dato sull’inflazione dell’Eurozona, scesa a marzo oltre le attese. Parigi avanza dello 0,4%, Londra e Francoforte dello 0,2% mentre Milano si avvicina alla parità (-0,06%). Invertono la rotta i titoli di Stato, i cui rendimenti scendono di qualche punto base, con in testa i Btp, il cui rendimento scende di cinque punti al 4,16% mentre lo spread con il Bund si richiude a 182 punti base.
10:18
Industria, il fatturato di gennaio cala dell’1,1% mensile
A gennaio l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dell’1,1%, in termini congiunturali, registrando una dinamica negativa su entrambi i mercati (-0,3% su quello interno e -2,6% su quello estero). Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023 l’indice complessivo resta invariato rispetto al trimestre precedente (-0,1% sul mercato interno e +0,1% su quello estero. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’8,6%, con incrementi del 9,1% sul mercato interno e del 7,7% su quello estero. I giorni lavorativi – fa notare l’istat – sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2022.
10:05
Germania, disoccupazione in lieve aumento
Il tasso di disoccupazione in Germania è salito al 5,60% a marzo dal 5,50% di febbraio.
09:23
Apertura positiva per le Borse europee
Apertura positiva per le principali borse europee: a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni, Piazza Affari guadagna lo 0,12% con il Ftse Mib a 27.053 punti. Francoforte segna +0,30% e Parigi +0,31%. Piatta Londra a +0,02%. Sulla piazza asiatica, Tokyo ha chiuso a +0,93% con il Nikkei a 28.041 punti
08:49
Cina, pmi servizi ai massimi da 12 anni
L’indice Pmi manifatturiero cinese è cresciuto ma a un ritmo più lento a marzo, mentre l’attività del settore servizi è salita al top da 12 anni. L’indice manifatturiero è salito a 51,9 punti, sopra gli attesi 51,5 punti e sotto i 52,6 punti di febbraio. E’ quanto emerge dai dati dell’ufficio nazionale di statistica da cui si ricava che la ripresa dell’industria post-Covid in Cina fatica a decollare a causa dell’indebolimento della domanda globale e della flessione del mercato immobiliare interno. Tuttavia a sostenere l’economia cinese ci pensano i servizi, che raggiungono i 58,2, il massimo dal maggio 2011. Complessivamente i due indici segnalano che l’economia cinese sta comunque rimbalzando dopo la fine delle restrizioni anti-Covid che per tre anni hanno imbrigliato la crescita del Dragone. Il Pmi composito cinese a marzo è salito a 57 punti a marzo, sopra i 56,4 punti di febbraio, toccando il livello più alto da oltre un decennio.
08:44
Lo spread apre a 186 punti
Apertura di seduta a 186 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano al 4,22% sul mercato secondario.