Il Pentagono ha aperto un’indagine sulla fuga di notizie atterrate su Twitter e Telegram, piattaforma – quest’ultima – con oltre mezzo miliardo di utenti e disponibile in Russia. Secondo le fonti, i documenti pubblicati sono stati modificati in alcune parti rispetto al loro formato originale. Intanto il presidente cinese Xi dice di essere disponibile a chiamare Zelensky, ma Mosca ribadisce che al momento non ci sono prospettive per una soluzione pacifica
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Kiev, respinti oltre 40 attacchi russi in 4 direzioni
L’esercito ucraino ha respinto ieri oltre 40 attacchi delle forze russe, che continuano a concentrare le loro operazioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka, nella regione di Donetsk (est): lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform. “Ieri il nemico ha lanciato 5 missili, 18 raid aerei ed ha sparato 53 razzi con sistemi a lancio multiplo contro le posizioni delle nostre truppe e le infrastrutture civili”, si legge inoltre nel rapporto. Da parte sua, l’aviazione ucraina ha lanciato 6 attacchi contro basi russe e ha distrutto 3 droni nemici (un Orlan-10, un Supercam e un Lancet-3), oltre a tre bombe aeree guidate. Unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito, tra gli altri obiettivi, due depositi di carburante e una stazione per la guerra elettronica.
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Kiev: residenti della Crimea coinvolti nella costruzione di fortificazioni
Le forze russe coinvolgono i residenti della Crimea occupata nella costruzione di fortificazioni e, quando si rifiutano, li costringono a scavare trincee: lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform.
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Documenti top secret degli Usa e della Nato finiti sui social. Manipolate da Mosca. Danno consistente a intelligence occidentale
Rapporti dettagliati di Usa e Nato finiti su Twetter e Telegram. Secondo gli analisti militari, le carte sono state modificate in alcune parti rispetto alla versione originale aumentando le stime americane dei morti di guerra ucraini e rivedendo al ribasso quelle sulle vittime della Russia. Il che farebbe pensare che la fuga di notizie sia un tentativo di disinformazione da parte di Mosca. Si tratta di un danno piuttosto grosso all’intelligence. Nei documenti pubblicati, infatti, erano dettagliate le prossime consegne di armi, i piani strategici e lo stato di truppe e battaglioni