Nomine, le pagelle dei mercati. Investitori freddi sull’Enel: tonfo del 3,9%

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MILANO – Occhi puntati sulle partecipate pubbliche anche a Piazza Affari, all’indomani delle nomine dei nuovi vertici. Le prime indicazioni che si possono trarre dalla reazione di Borsa è che la principale novità – ovvero il ticket composto da Scaroni e Cattaneo alla guida dell’Enel – trova freddi gli investitori.

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di Giovanni Pons

12 Aprile 2023


Proprio l’azienda elettrica, che è impegnata in unpiano di dismissioniper abbattere un debito che al lordo supera i 100 miliardi, è infatti quella che reagisce in modo più negativo: fin dalle prime battute (segui il titolo Enel in diretta) arriva a perdere oltre il 3%. Alla fine della seduta, il passivo sarà del 3,9% con il titolo che scende a 5,75 euro. Nella loro nota mattutina, gli analisti di Equita ricordano che “l’avvicendamento diStarace in Enel era atteso, ma la nomina di Cattaneo è comunque una novità. Sarà importante verificare la strategia che Cattaneo adotterà sia sul fronte dismissioni (nel Piano Industriale previste cessioni per 11,3 miliardi nel 2023 e 23 complessivi) che sugli investimenti per la transizione energetica in Italia/sviluppo mercati internazionali”.

In una giornata che vede complessivamente Piazza Affari stabile, con le azioni della moda in evidenza per i conti di Lvmh superiori alle attese, Leonardo (segui in diretta), invece, si muove in positivo. L’azienda della Difesa ha il vertice rivoluzionato con l’ex ministro Roberto Cingolani amministratore delegato e il diplomatico di lungo corso Stefano Pontecorvo come presidente. La sua azione, che a fine giornata sale di oltre il 3%, era reduce da un calo dello 0,66% nella vigilia, quando il nome dell’ex ministro era già piuttosto consolidato per la poltrona di capoazienda. La sim milanese sembra minimizzare i dubbi sulla capacità operativa e managerale di Cingolani, che qualcuno ha sottolineato durante la partita delle nomine: “Trattandosi di manager con trascorsi all’interno del gruppo (era stato responsabile tecnologico, ndr) riteniamo che possa essere da subito operativo”. Difficile però scrutare oltre: “Allo stato attuale è prematuro fare previsioni sulla strategia che verrà adottata – dicono gli analisti – riteniamo che molto probabilmente verrà confermata quella del predecessore Profumo con focus su internazionalizzazione, efficienze e miglioramento del FCF, completando il risanamento delle Aerostrutture, innovazione e alleanze internazionali”.

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12 Aprile 2023

Deboli nella seduta di mercoledì erano state anche le Poste, che avevano perso lo 0,9% e oggi si sono mosse in rialzo: prima timido (segui Poste in diretta), poi più convinto fino a un guadagno dell’1,1%. In questo caso è stata premiata la continuità con Matteo Del Fante che da sei anni guida la trasformazione della società delle lettere, che ormai non è più tale. Alla presidenza, invece, la novità Silvia Rovere, presidente di Assoimmobiliare con una grande esperienza nel private equity, nella finanza immobiliare e nel risparmio gestito.

Dinamiche opposte, infine, per le ultime due società coinvolte nel giro di nomine. All’Eni (segui l’azione) il timoniere Claudio Descalzi non è praticamente mai stato messo in discussione, così come erano già molto alte le aspettative per l’arrivo alla presidenza del generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. E in effetti il mercato non registra particolari scossoni con il titolo in rialzo dell’1,4% a fine giornata. Sul fronte del Cane a Sei Zampe, sempre Equita qualifica la conferma di Descalzi come “una notizia positiva ma ampiamente scontata in quanto era uno dei punti fermi del governo Meloni nel round di nomine”.

Soffrono invece le Terna (segui), dopo il comunicato ufficiale della Cdp che ha sancito l’arrivo dell’ad donna promessa l’8 marzo da Giorgia Meloni: sarà Giuseppina Di Foggia, ora ad di Nokia, con presidente Igor De Biasio, ex manager vicino a Matteo Salvini (che quattro anni fa ne officiò il matrimonio civile).

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