Era atteso ed è arrivato: il faccia a faccia tra Meloni e Macron al G7 di Hiroshima è durato circa 45 minuti e si è concluso intorno alle 8,30, ora italiana. Si è svolto dopo la tensione delle ultime settimane sul tema dei migranti ma anche dopo i messaggi di solidarietà del presidente francese per la tragedia dell’Emilia Romagna. Con l’impegno di Parigi a inviare aiuti alle zone colpite. Secondo fonti che trapelano da Hiroshima, la premier italiana potrebbe anticipare il rientro proprio per seguire l’emergenza maltempo. Martedì alle 11 è convocato il Consiglio dei ministri che prenderà i primi provvedimenti. Nel frattempo, Meloni ha avuto un colloquio con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, arrivato oggi a Hiroshima per prendere parte ai lavori del G7.
I MESSAGGI DEI LEADER PER L’EMILIA ROMAGNA
Solidarietà e vicinanza per il dramma dell’alluvione è stata espressa a Meloni dai leader presenti a Hiroshima. Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha richiamato il tema in apertura della sesta sessione di lavori “Esprimo il mio cordoglio per le vittime e per quanto sta accadendo in Italia”, ha detto. L’Unione Europea, ha scritto in un tweet per le vittime il presidente dell’Europarlamento Charles Michel, “è pronta a fornire sostegno in ogni modo possibile”: “Sentite condoglianze a Giorgia Meloni dal G7 per la tragica perdita di vite umane in Italia causata dalle alluvioni. I nostri pensieri sono con le vittime, le loro famiglie e tutti i lavoratori in prima linea”. E anche il premier canadese Justin Trudeau ha affidato il suo cordoglio per le vittime a un tweet: “Le notizie e le immagini delle gravi inondazioni nel Nord Italia sono strazianti. A nome dei canadesi, invio le mie più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari. Stiamo pensando a tutte le persone colpite e siamo pronti a fornire supporto se necessario”. Il presidente Usa Joe Biden, a margine dei lavori del G7, si è invece avvicinato a Meloni, le ha stretto la mano e abbracciandola le ha manifestato parole di sostegno, solidarietà e conforto. “Desidero ringraziare i leader del G7 e i partner di più nazioni che in queste ore stanno esprimendo parole di solidarietà all’Italia e alle popolazioni colpite dall’alluvione – ha scritto su Twitter Meloni -. La vostra vicinanza è un segno tangibile della nostra coesione nei difficili momenti. Grazie”.
MELONI E LA QUESTIONE AFRICANA
Sul tema dei migranti che aveva diviso Italia e Francia, la crisi tunisina, con le sue ripercussioni, piomba sul G7 di Hiroshima. A sollevare il caso è stata proprio Giorgia Meloni. Che ha criticato il Fondo monetario internazionale accusato di avere un atteggiamento rigido sugli aiuti al Paese nordafricano. “La Tunisia è in una situazione difficilissima, una fragilità politica evidente e un rischio di default finanziario dietro l’angolo. Abbiamo una trattativa fra il Fondo Monetario Internazionale e la Tunisia di fatto bloccata. C’è una certa rigidità dell’Fmi di fronte al fatto che non si sono ottenute dal presidente Saied tutte le garanzie che sarebbero necessarie”. Poi l’affondo: “Credo che l’approccio debba essere pragmatico, perché altrimenti noi rischiamo di peggiorare situazioni che sono già compromesse”.
Meloni ha poi proposto agli altri leader di accogliere la richiesta dell’Unione Africana di aderire al G20: “Molti di noi si sono già espressi a favore della richiesta dell’Unione Africana. L’Italia sicuramente sì. Penso che sarebbe un bel segnale esprimere il nostro sostegno anche in occasione di questo vertice”.
Sempre nella sessione dedicata al Sud globale, Meloni ha affrontato il tema del mare “che – ha detto – dobbiamo attenzionare con grande intelligenza, che dobbiamo gestire e che dobbiamo affrontare in maniera strategica e coesa”.
COLLOQUI A TRE SULLA TUNISIA
Di migranti, Africa e Tunisia la premier ha parlato anche in un colloquio a tre con il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. All’incontro, che si è svolto a margine dei lavori del G7, si sono uniti per un breve saluto anche il presidente Usa Joe Biden e il presidente francese Emmanuel Macron.