Elezioni in Sicilia, fari puntati su Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani. La diretta

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Si sono aperti stamattina alle 7 i seggi nei 128 comuni siciliani dove si vota per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Resteranno aperti oggi fino alle 23 per poi riaprire domani mattina dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio.

Tra i 128 comuni siciliani, quattro sono capoluoghi di provincia: Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani. In 113 seggi, quelli relativi ai comuni con meno di 15mila abitanti, si voterà con il sistema maggioritario, mentre nei restanti 15 si voterà con il proporzionale e gli eventuali ballottaggi si faranno l’11 e il 12 giugno.

14:28

Amministrative, affluenza in calo in Sicilia

Affluenza bassa al primo turno delle amministrative in Sicilia, dove si vota per 128 Comuni fra cui quattro capoluoghi: Catania, Trapani, Ragusa e Siracusa. Alle 12  l’affluenza è stata del 12,55% (era stata del 16,94% nella precedente tornata elettorale delle amministrative). Su 1.340.889 votanti si sono recati alle urne  in 168.350.In calo i numeri anche nelle quattro grandi città: a Catania ha votato il 16,94 ( il 4,20% in meno),  a Trapani il 12,23 il 4,24% in meno rispetto alle precedenti elezioni, a Ragusa il 13,22% (-4,63%) e a Siracusa il 13,58%  (-3,43%) I seggi sono aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

13:31

I partiti si sono sfilacciati: otto nomi in lizza a Siracusa per una gara tutti contro tutti

Otto candidati sindaci sostenuti da 25 liste con 750 aspiranti consiglieri comunali. A Siracusa i partiti si sfilacciano come le coalizioni ad iniziare dal Terzo polo che rinuncia ai simboli e si spacca fra l’uscente Francesco Italia (sostenuto da Azione) e il suo predecessore Giancarlo Garozzo (Italia Viva). Si divide anche Forza Italia con l’ex assessore regionale Edy Bandiera che corre contro il candidato del centrodestra, il forzista Ferdinando Messina. Nel centrosinistra tutti i partiti appoggiano l’unica donna aspirante sindaca, Renata Giunta, ma quattro dei cinque ex consiglieri 5Stelle si sfilano e sostengono altri candidati.

Proprio un ex 5S, Roberto Trigilio, ha cambiato cavallo e viene sostenuto da Sicilia vera e Sud chiama Nord di Cateno De Luca. Con i soliti escamotage del leader del movimento: in lista c’è Salvatore Leotta, “detto Roberto Trigilio”, un modo per far crescere i voti. Gli altri due aspiranti alla fascia tricolore sono l’ex presidente del Consiglio comunale Michele Mangiafico e il ristoratore Abdelaaziz Mouddih. Se tra gli assessori designati da Italia c’è Giuseppe Gibilisco, campione mondiale di salto con l’asta, i forzisti di Messina puntano su Luigi Gennuso, fratello del deputato Riccardo. Nella lista civica del leghista Vincenzo Vinciullo è candidata la sorella Maria Adriana. Renata Giunta ha designato come assessori volti storici del Pd come l’avvocata Glenda Raiti e Marco Monterosso, e i 5Stelle Giuseppe Mirabella, genero del deputato regionale Carlo Gilistro, e Paolo Ficara, ex parl

12:44

Siracusa, affluenza al 15,01 per cento: in calo rispetto al 2018

Sono cominciate le operazioni elettorali nelle 123 sezioni in cui si vota per scegliere il sindaco e 32 consiglieri comunali a Siracusa. Tutti regolarmente costituti i seggi; è stato sostituto un solo presidente che ha rinunciato per motivi di salute. Alle 12, l’affluenza alle urne è stata del 15,01 per cento. Hanno votato 13 mila 868 siracusani con una prevalenza di uomini: 7 mila 407 (15,01%) contro 6 mila 461 donne (12,24%).

Il corpo elettorale è composto di 102 mila 147 elettori, di cui 49 mila 359 maschi e 52 mila 788 femmine. Alle Amministrative del 2018, alla stessa ora, i votanti erano stati pari al al 17%: 17 mila 549 su 103 mila 213 persone. Allora, però, si votata in un solo giorno. Questa volta i seggi resteranno aperti dalla 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani

11:23

La corsa dei sette candidati di Catania: FdI vuole il municipio, il centrosinista torna giallorosso

Sette candidati a sindaco sostenuti da 19 liste con quasi 700 candidati in corsa per i 36 posti in consiglio comunale. A Catania, la città più importante di questa tornata elettorale, il candidato del centrodestra è un meloniano di ferro cui la premier ha affidato il preciso compito di di regalare a Fratelli d’Italia la prima poltrona da sindaco di un grande capoluogo italiano. Si tratta dell’avvocato Enrico Trantino, un figlio d’arte della storica destra etnea. È il figlio del missino Enzo, parlamentare per nove legislature. Lo appoggiano sette liste ma anche il ras locale del terzo polo e di Azione, Giuseppe Castiglione.

Contro di lui il centrosinistra che torna giallorosso grazie alla ritrovata alleanza fra Pd e M5s, schiera il professore Maurizio Caserta con la lista dem guidata dall’ex nazionale di rugby Orazio Arancio che alle politiche non era stato eletto. Fra gli assessori designati i grillini orfani di Giancarlo Cancelleri passato ai forzisti puntano sull’ex ministra Nunzia Catalfo, fra le “ideologhe” del reddito di cittadinanza che rimane una leva elettorale fondamentale nel Mezzogiorno. Gabriele Savoca è il candidato di Cateno De Luca per la guida di Palazzo degli Elefanti. Gli altri candidati sono Vincenzo Drago, Giuseppe Giuffrida, Giuseppe Lipera e Lanfranco Zappalà con una lista civica.

10:26

Trapani, l’uscente con dieci liste e i tre sfidanti in ordine sparso con le coalizioni polverizzate

Quattro candidati a sindaco sul filo di lana sostenuti da 21 liste con circa 400 candidati ai 24 posti in consiglio comunale. A Trapani la sfida vede il sindaco uscente di centrosinistra, Giacomo Tranchida schierare ben 10 liste senza nessun simbolo di partito e rompendo i giochi fra le coalizioni. Con lui anche i candidati dell’assessore regionale all’Istruzione Turano che ha rotto con il centrodestra, che schiera Maurizio Miceli, di FdI. Miceli è sostenuto, oltre che dai meloniani, anche da Forza Italia e dai Popolari e autonomisti di Raffaele Lombardo. Si smarcano la Dc nuova di Totò Cuffaro e la Lega i cui esponenti si sono divisi.

Il Pd che ha negato il simbolo al suo primo cittadino uscente candida Francesco Brillante, ex segretario cittadino dem, sostenuto dal M5s, da Sicilia vera di De Luca e dai dem che non si riconoscono più nella linea Tranchida. In corsa anche Anna Garuccio, consigliera comunale uscente e figlia dell’ex sindaco degli anni Ottanta Erasmo. Tranchida punta sull’esperienza in giunta scegliendo come assessori la ex presidente del distretto turistico Rosalia d’Alì, l’assessora uscente Andreana Patti, l’ex vicesindaco Vincenzo Abbruscato, il giornalista Emanuele Barbara e il consigliere uscente Giuseppe Virzì. Miceli usa il manuale Cencelli: il meloniano Giuseppe Bica, Giuseppe Guaiana (Amo Trapani), la forzista Maria Gabriella Orlando, l’autonomista Vincenzo Scontrino e Oscar Tipa, della lista civica di Miceli

10:04

Aperte le 336 sezioni elettorali di Catania

Tutte regolarmente aperte e operative, dalle 7.00 di stamattina, le 336 sezioni elettorali del Comune di Catania, dove si vota per eleggere il sindaco e il Consiglio comunale, il presidente e i consiglieri di circoscrizione. Gli aventi diritto al voto a Catania sono 260.420

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