La distruzione della diga di Kakhovka ha causato un disastro ambientale la cui portata sarà chiara soltanto in futuro. Centinaia di migliaia di persone sono senza acqua potabile e senza energia elettrica. Migliaia hanno dovuto abbandonare le proprie case. Un territorio molto vasto è inquinato da petrolio, pesticidi e lubrificanti e la bomba ecologica minaccia di estendersi oltre il mar Nero con pesantissime conseguenze. Mosca e Kiev continuano ad accusarsi a vicenda di aver provocato questa catastrofe.
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Zelensky: a Kherson è una catastrofe, il mondo deve rispondere
05:58
Aiea: sceso il livello dell’acqua alla centrale di Zaporizhzhia
Sono in corso i lavori per garantire che il bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia abbia la massima quantità di acqua dopo la distruzione della diga di Kakhova. Lo comunica l’Aiea, secondo quanto riportato da Kiev Independent. Il livello dell’acqua del serbatoio continua a scendere in seguito alla distruzione della centrale idroelettrica, ha avvertito l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
04:23
Kiev: 5 anni e 1 miliardo di dollari per ricostruire diga e centrale
Ci vorranno almeno cinque anni, con una spesa di un miliardo di dollari, per costruire una nuova diga e nuova centrale elettrica dopo la distruzione dello sbarramento di Kakhovka. Lo ha dichiarato il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo Ihor Syrota, secondo quanto riportato dal giornale Kiev Independent.
Metropolis/345 Live – Ucraina, Di Feo: “Da Stalin a Hitler: storia della diga di Nova Kakhovka tra guerra e pace”
03:50
Rasmussen: alcuni Paesi Nato potrebbero inviare truppe in Ucraina
Alcuni Paesi della Nato potrebbero decidere di schierare truppe sul terreno in Ucraina se l’Alleanza non fornirà a Kiev significative garanzie di sicurezza al vertice di Vilnius dell’11 e 12 luglio, ha dichiarato al Guardian l’ex segretario generale dell’alleanza Anders Rasmussen. “Sappiamo che la Polonia è molto impegnata nel fornire assistenza concreta a Kiev e non escluderei la possibilità che si impegni ancora di più in questo contesto su base nazionale e sia seguita dagli Stati baltici, magari includendo la possibilità di truppe sul terreno”, ha detto Rasmussen.
03:03
Allarme aereo in tre regioni ucraine, esplosioni a Sumy
Un allarme aereo è stato diramato nelle regioni ucraine di Poltava, Sumy e Chernihiv, secondo i dati della mappa online del Ministero della trasformazione digitale dell’Ucraina. Secondo la mappa online, l’allarme è stato lanciato all’1:05 ora locale. Alcuni media ucraini hanno riferito di esplosioni a Sumy. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti.
02:45
Zelensky: a Kherson è una catastrofe, il mondo deve rispondere
“La situazione nella parte occupata della regione di Kherson è assolutamente catastrofica. Gli occupanti hanno semplicemente abbandonato le persone in queste terribili condizioni. Senza soccorsi, senz’acqua, sui tetti delle comunità allagate. E questo è un altro crimine deliberato della Russia: dopo che lo stato terrorista ha causato un disastro, ne massimizza anche il danno”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un lungo video pubblicato sul suo profilo Twitter, dopo la distruzione della diga di Kakhovka. “Ora abbiamo bisogno di una risposta chiara e rapida da parte del mondo a quanto sta accadendo”, ha aggiunto.
Morte di massa di pesci sulle rive della centrale idroelettrica di Kakhovskaya
02:39
Allagata anche la casa-museo della pittrice Polina Raiko
Anche la casa-museo della famosa pittrice ucraina Polina Raiko (Pelaheja Andriivna Rajko) è stata sommersa dall’acqua a causa della distruzione della diga di Kakhovka, riferiscono i media locali.L’edificio si trova nella città di Oleshky, particolarmente colpita dall’inondazione. Polina Raiko è stata una pittrice autodidatta simbolista. Ha iniziato a dipingere all’età di 69 anni, ricoprendo la sua abitazione di affreschi. È morta nel 2004 all’età di 75 anni e la sua casa è diventata un museo e un monumento culturale nazionale dell’Ucraina.
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Draghi: “L’Ucraina deve vincere o per la Ue sarà fatale”
“La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile” ma “un passo premeditato” di Vladimir Putin e “un colpo intenzionale per l’Ue. I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”, ed è “per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”: lo ha detto l’ex premier Mario Draghi, parlando al Mit di Boston. Per Draghi, accettare una vittoria russa “infliggerebbe un colpo fatale all’Ue”.