La Federazione Russa sta combattendo una lotta disperata di fronte alla controffensiva ucraina perchè se il Cremlino perde questa battaglia, alla fine perderà la guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a “NBC News”. “Il nostro popolo eroico – dice Zelensky – le nostre truppe in prima linea stanno affrontando una resistenza molto dura. Perchè per la Russia, perdere questa campagna in realtà significa perdere la guerra”.
Mosca: “Esportiamo prodotti alimentari anche senza l’accordo sul grano”
La Russia non vede alcun vantaggio nell’essere parte dell’accordo sul grano del Mar Nero, ma continuerà ad adempiere alla sua missione umanitaria di esportare prodotti alimentari verso i mercati esteri. Lo ha dichiarato alla Tass la vice primo ministro russa Viktoria Abramchenko.”Vediamo che questo accordo sul grano non comporta alcun vantaggio per la Russia – ha spiegato la vice premier – Ma, allo stesso tempo, stiamo adempiendo a tutti i nostri obblighi. Ci rendiamo conto che dei prodotti alimentari extra che abbiamo, quelli che possiamo vendere a livello globale, hanno molto bisogno i nostri partner, paesi amici, paesi in via di sviluppo e grandi paesi. Ecco perché, ovviamente, continueremo ad adempiere alla nostra parte umanitaria della missione di fornire cibo”.
04:59
Leader africani in missione a Kiev e San Pietroburgo
Alcuni leader africani sono attesi in Ucraina per l’inizio di una missione in cui tenteranno la mediazione fra i Paesi in guerra. Della delegazione, che doveva riunire 7 presidenti faranno in realtà parte 4 presidenti e tre rappresentanti; sono in programma colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky a Kiev domani e con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo il giorno dopo. La missione avviene nel pieno della controffensiva ucraina ma, come ha spiegato il sudafricano Cyril Ramaphosa prima della partenza, “è proprio nei momenti di escalation del conflitto che la ricerca della pace deve essere altrettanto accelerata”. I rappresentanti africani vogliono far sentire la voce di un continente che è stato duramente colpito dall’aumento dei prezzi dei cereali e dal più ampio impatto sul commercio globale dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso anno.
(afp)
“Siamo desiderosi di impegnarci con loro… per vedere se c’è uno spazio per proporre sforzi congiunti che avvicinino la pace in Ucraina”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko in un comunicato. I leader di tre Paesi, Uganda, Egitto e Congo-Brazzaville, hanno deciso di delegare ai loro rappresentanti il viaggio in Ucraina e Russia; a pesare sarà particolarmente l’assensa di Abdel Fattah al-Sisi, uno dei leader più potenti del continente. Oltre a Ramaphosa, viaggeranno in treno per Kiev dalla Polonia il senegalese Macky Sall, lo zambiano Hakainde Hichilema, e il presidente delle Comore Azali Assoumani, attualmente a capo dell’Unione Africana. – si dirigeranno a Kiev in treno dalla Polonia.
01:54
Media, 14 nuovi Leopard con fondi Olanda e Danimarca
La Danimarca e l’Olanda hanno finanziato la fornitura di 14 nuovi carri armati Leopard destinati all’Ucraina per la sua controffensiva: è quanto si legge sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt, che cita fonti della Nato. I nuovi mezzi saranno forniti da Rheinmetall, che non ha al momento commentato ufficialmente la notizia; la consegna sarebbe prevista per il prossimo mese di gennaio. Secondo l’articolo di Handelsblatt, si tratterebbe di un’indiretta conferma di quanto annunciato nei giorni scorsi da Mosca riguardo alla cattura di numerosi Leopard usati dall’esercito ucraino. L’articolo ricorda che in seguito alla decisione degli alleati occidentali di contribuire alla controffensiva di Kiev, sono stati forniti mezzi di fabbricazione americana, francese e inglese ma che i Leopard, considerati i più potenti carri armati al mondo, sono quelli a cui la strategia ucraina si affida particolarmente. Secondo le fonti citate da Handelsblatt, i contratti per i nuovi Leopard sono già stati firmati e valgono diversi milioni; anche il governo tedesco è coinvolto nell’operazione, perchè deve approvare l’esportazione del materiale bellico prodotto in Germania.
(reuters)