Omicidio Primavalle, arrestato 17enne. I genitori di Michelle Causo: “Massacrata”. Trovato il coltello da cucina con cui è stata uccisa

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È stato arrestato il 17enne fermato mercoledì 28 giugno a Primavalle per il femminicidio di Michelle Maria Causo. Il ragazzo, italiano originario dello Sri Lanka, è stato trovato con le scarpe ancora sporche di sangue.

Sentito per tutta la notte in questura dalla Squadra Mobile diretta da Stefano Signoretti e dal pm a cui la Procura dei minori, è in stato di arresto e in attesa di convalida: l’interrogatorio davanti al gip del tribunale per i minori di Roma è previsto lunedì 3 luglio.

Michelle Causo è stata colpita con almeno sei coltellate, il corpo senza vita e ancora con i vestiti addosso è stato messo in un sacco e poi dentro un carrello per la spesa accanto ai cassonetti di via Stefano Borgia. L’arma usata, un coltello da cucina, è stata trovata e sequestrata dagli inquirenti. 

La madre di Michelle: “Quello me l’ha massacrata”

“Me l’ha massacrata, voglio giustizia”, dice la mamma di Michelle Maria Causo rientrando a casa sconvolta, accompagnata da tre persone a sostenerla. “Io l’ho visto due o tre volte era molto educato, più del dovuto, lo avevo detto anche a mia figlia. Ieri ci aveva detto che usciva un po’ con gli amici, verso le 11, e visto che noi eravamo a Bologna per un’operazione di mio marito, sarebbe tornata presto a casa e avrebbe cucinato per il nonno. La chiamavamo ma non rispondeva e poi il suo telefono non ha squillato più dalle 12,50 di ieri”.

Il padre di Michelle: “Ammazzata come un cane, ma perché?”

“Senza motivo ce l’hanno ammazzata, come un cane. Gli amici dicevano che lui era un ragazzo a modo, meglio di noi, meglio degli italiani. Era soltanto penso innamorato, che ne so… Lei l’ha respinto perché ce l’ha il ragazzetto che sta disperato dall’altra parte di Roma, stavano insieme da due anni. Michelle non era incinta. Sarà successo perché l’ha respinto. Ma perché, se una ragazzina ti respinge le fai questo? Michelle è sempre stata promossa, ed è morta il giorno dopo il mio compleanno e due dopo il suo. Lei era amata da tutti”, dice A Ore 14 su Rai2 il padre della vittima.

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Il vicino: “Ho visto il sangue colare dalla busta” 

Ad accorgersi del tentativo del 17enne è stato un vicino di casa che ha visto la scia di sangue lasciata dal passaggio del carrello. A quel punto è scattata la chiamata al 112 e la polizia, inclusi gli agenti della scientifica, è arrivata sul posto per tutti i rilievi del caso. 

Il teste: “Ha detto che nel sacco c’era del pesce”

“Nel sacco c’è del pesce”: ha risposto così il 17enne arrestato, al vicino di casa che ha poi chiamato la polizia e che abita al primo piano della palazzina di Via Dusmet, sotto al presunto assassino e sua madre. Il vicino è fidanzato con una ragazza di origine brasiliane in Italia per studio, è lei per prima a raccontare cosa è successo: “Il mio ragazzo ha visto il sacco nero, ha chiesto cos’era, se voleva una mano a trasportarlo perché sembrava pesante e il ragazzo ha detto che c’era del pesce – spiega – ma il mio fidanzato si è subito allarmato e ha chiamato la polizia”.

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È proprio il fidanzato ad aggiungere dettagli. “Ci ho parlato perché non riuscivo a passare e lui mi ha detto di scavalcare il sacco che bloccava l’uscita. Gli ho anche chiesto se avesse bisogno di un aiuto a trasportarlo e cosa ci fosse dentro, mi ha risposto ‘del pesce’. Così mi sono insospettito e ho chiamato la polizia”.

Il ricordo del liceo Gassman

“Il liceo Vittorio Gassman si stringe al dolore dei genitori. La notizia della scomparsa di Michelle, uno dei tanti sorrisi della scuola, ha sconvolto tutta la comunità scolastica del Liceo Vittorio Gassman. Ci uniremo per non dimenticarla e far vivere in ognuno la sua Memoria”, è il messaggio pubblicato sul sito online del Liceo Vittorio Gassman, a firma del preside Vincenzo Lenzoni, scuola che frequentava Michelle Maria Causo. Lunedì 3 giugno è stata organizzata una fiaccolata per Michelle.

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di Valentina Lupia

29 Giugno 2023

L’amica di Michelle: “Quel ragazzo non mi piaceva”

“Era una ragazza dolce, sempre con il sorriso. Ci conoscevamo da tempo ma poi ci siamo perse di vista, siamo scioccate”, dice un’amica d’infanzia di Michelle, di fronte al luogo del ritrovamento del corpo, dove sono stati messi dei fiori.

Un’altra amica racconta l’amicizia con la sedicenne e spiega “l’ho vista l’altro giorno e mi ha chiesto di uscire ma io le ho risposto ‘vediamo’. Non era agitata, io l’ho sempre vista col sorriso”. “Il ragazzo – continua – lo conoscevo di vista ma a me non piaceva, non era buono secondo me”.

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Quartiere Primavalle sotto shock

Primavalle, il quartiere di Roma situato nel quadrante nord-ovest, è sotto shock. “Sono cose inaudite”, afferma un anziano che abita in un palazzo poco distante da quello in cui – in via Dusmet – si sarebbe consumato il brutale omicidio. Gli amici della vittima, alcuni compagni di scuola del liceo Gassman, sono accorsi sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere, in via Stefano Borgia. “Non riesco a trovare le parole”, dice uno di loro. “Era la ragazza più profonda che abbia mai conosciuto”. In via Dusmet un’altra donna, sulla quarantina, rientra dal lavoro. Si ferma, scruta le macchine della scientifica: “È triste, non avrei mai potuto immaginare. Sono sconvolta”. Un altro residente dice che, quando ha visto la polizia, pensava “stessero girando un film, non avrei mai pensato”.

Gualtieri: “Terribile, contrastare violenza”

“Un ennesimo caso di femminicidio, davvero terribile. Su questo ho apprezzato anche le parole del presidente Rocca. Tutte le istituzioni devono essere unite e fare di più per contrastare la violenza sulle donne e per sostenere le donne vittime di violenza”, dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ospite a ‘Fenix’, l’evento di Gioventù Nazionale (il movimento giovanile di FdI) al laghetto dell’Eur di Roma. 

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