È morto questa mattina a Roma in ospedale, dopo una breve fulminante malattia il giornalista, sceneggiatore, autore Andrea Purgatori, classe 1953. La notizia è stata data dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau.
(ansa)
Le grandi inchieste
Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità. Ha seguito casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, come il caso Moro e strage di Ustica del 1980. Ha raccontato numerosi delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria.
La strage di Ustica
La sua inchiesta più importante riguarda la strage di Ustica del 1980. Come scrive Paolo Conti che gli è stato collega al quotidiano di Via Solferino, “Andrea Purgatori ha svelato le bugie e le omissioni di chi portava avanti la tesi di una bomba esplosa a bordo dell’Itavia che il 27 giugno 1980 viaggiava con 81 persone a bordo rivelando come il disastro fosse stato causato dall’impatto con un missile. E rimanendo sempre al fianco dei familiari delle vittime e soprattutto garantendo la ricerca della verità. Per questo Purgatori-Ustica è diventato un vero sinonimo, un marchio professionale di straordinaria continuità, di desiderio di arrivare alla verità”.
Docente di sceneggiatura, consigliere degli autori, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione alla docuserie Netflix Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi.
Caso Orlandi, così Andrea Purgatori presentava l’apertura dell’inchiesta in Vaticano: “L’ora della verità”
Il dolore dei famigliari
“Una mente brillante – sottolineano i familiari – che ricordiamo recentemente nella trasmissione di La 7 Atlantide dove era autore e conduttore e in tempi più remoti come inviato in zone di guerra e autore delle più importanti inchieste giudiziarie italiane, poi ancora autore e sceneggiatore di tanti film e fiction televisive tra cui Il muro di gomma, Fortapasc e Il giudice ragazzino.
L’impegno ecologista
Purgatori è stato anche presidente di Greenpeace Italia tra il 2014 e il 2020, a conferma del suo lato ‘ecologista’. Un impegno che ha portato anche nel programma di La7 Atlantide e nel quale più volte ha dato spazio al cambiamento climatico.
Morte Andrea Purgatori, quando da presidente di Greenpeace invitò Renzi sulla Rainbow Warrior nel 2014
Le reazioni
Tante le reazioni, a partire da Corrado Guzzanti. “È morto Andrea Purgatori, uno dei miei amici più cari – scrive l’attore sul suo profilo Instagram – Grande giornalista, grande autore, compagno di molte follie come Il caso Scafroglia, Fascisti su Marte e Aniene. Un abbraccio a tutti quelli che gli hanno voluto bene, e sono tantissimi”.
‘Ciao Andrea’. Così, con un post su Instagram Enrico Mentana, direttore di TgLa7, saluta il suo collega Andrea Purgatori. Purgatori è stato autore e conduttore della trasmissione Atlantide in onda su La7.
Andrea Purgatori è “un esempio da additare a tutti i giovani che si avvicinano con autentica curiosità e passione al fondamentale mestiere dell’informazione”: lo sottolinea in una nota l’Anpi, salutando “con grande dolore” un “giornalista di enormi qualità umane, civili e professionali” che “ha contribuito con le sue inchieste a fare verità sui tanti, troppi misteri italiani, la strage di Ustica in primis”. “Ciao Andrea e grazie di cuore”, conclude l’Associazione dei partigiani.
Ricorda Marta Donzelli, presidente della Fondazione centro sperimentale di Cinematografia: “Andrea Purgatori lascia un vuoto che sarà impossibile colmare, ma anche un pieno fatto dalla immensa eredità professionale, culturale e artistica che ci consegna. Ho avuto la fortuna di condividere con lui negli ultimi due anni l’esperienza al Centro sperimentale di cinematografia, lo ringrazio a titolo personale e insieme a tutto il cda anche a nome dell’istituzione che ho l’onore di presiedere per la passione, l’intelligenza, la creatività, la competenza che ci ha donato con straordinaria generosità”.
Il cordoglio della politica
“Voglio esprimere anche a nome di tutta la comunità democratica il mio profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Andrea Purgatori, grande giornalista che ha legato il proprio nome a importanti inchieste sul terrorismo e la criminalità. Ricordo la passione civile e la costanza con le quali ha seguito per 43 anni, fino alla fine, le indagini per la strage di Ustica. È riuscito a dare un contributo enorme alla battaglia per la verità, che oggi più che mai dobbiamo far proseguire. Ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici vanno le nostre condoglianze”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Purgatori dagli anni Ottanta a oggi ha saputo scavare tra i misteri italiani, tra le ombre anche delle nostre istituzioni – afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie – lo ricordiamo soprattutto per le sue inchieste giornalistiche sulla mafia e sui misteri legati alle stragi di Capaci e Via D’Amelio e per uno strano disegno del destino se ne va proprio oggi, nel giorno dell’attentato a Borsellino di cui si è tanto occupato. L’Italia e la televisione perdono un’altra grande figura, un altro pezzo di storia e di cronaca che ci lascia”.
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“Perdiamo un grande giornalista, capace di portare il livello dell’inchiesta sempre in profondità descrivendo con rigore e capacità di analisi fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese”. Lo scrivono gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera e al Senato.
“Cronista brillante, autore di documentari di successo, sceneggiatore e autore di indimenticabili programmi televisivi di inchiesta, scompare una delle firme prestigiose del giornalismo italiano. Ai familiari giungano le mie più sentite condoglianze”, dice il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“Oggi è scomparso Andrea Purgatori – ha detto il senatore del Pd, Walter Verini, ricordando in apertura di seduta in Aula il giornalista scomparso – Ci sarà modo per raccontare il ruolo e la figura di Purgatori. A lui si devono tante inchieste sulla guerra, sul terrorismo, sulla criminalità, sui grandi fatti di cronaca. Se diciamo ‘Il muro di gomma’ lo dobbiamo a lui, che lavorò a lungo e instancabilmente sui misteri della strage di Ustica. Ha onorato il giornalismo, ha onorato il giornalismo d’inchiesta. È una grave perdita, ma il suo lavoro rimarrà”. Le parole dell’esponente dei Dem sono state accolte da un applauso dei senatori, che si sono alzati in piedi.