SAINT LEONARD DE NOBLAT – La prima settimana del Tour de France si chiude con una scalata mitica: il Puy de Dôme torna dopo 35 anni ed impossibile non immaginare una battaglia epocale tra Vingegaard e Pogacar su una montagna che ha fatto davvero la storia del Tour ma che per vari motivi, politici e logistici, non riusciva a tornare nel percorso. Al momento della presentazione si è levato un grande applauso e lo spettacolo che si prevede ripagherà un’attesa durata davvero troppo.
La tappa non ha solo la salita finale, ma è tutto molto complicata. Si parte da Saint Leonard de Noblat, la cittadina in cui visse, morì ed è sepolto Raymond Poulidor, uno dei grandi che legarono il proprio nome anche al Puy de Dôme. La prima salita ufficiale arrivera dopo una settantina di chilometri quando i corridori dovranno affrontare la Côte de Felletin (2,1 km al 5,2%), seguita poco dopo dalla Côte de Pontcharraud (1,8 km al 4,6%). Poi ancora la Côte de Pontaumur (3,3 km al 5,3%). A 56 km alla conclusione e, prima dell’ascesa finale, il gruppo dovrà salire ancora verso il Col de la Nugére, non classificata. Dopo una lunga discesa i corridori arriveranno a Clermont Ferrand e poi ai piedi dell’ascesa finale, che misura complessivamente 13,3 km con una pendenza media del 7,7%. Per i primi 5 km la pendenza è di poco superiore al 7%, per 3 km spiana e scende leggermente. Ma a 5 km dal traguardo la pendenza sarà sempre superiore all’11%. L’ultima parte si svolgerà senza la presenza del pubblico: la strada è poco più di un sentiero ed è vietata generalmente al transito di qualunque mezzo, anche delle biciclette. Dalla vetta del Puy de Dôme il vincitore inizierà a vedere un pezzo della Tour Eiffel. Non resta che aspettare l’ora fatidica: intorno alle 17 sarà puro e semplice spettacolo. Qualcosa di memorabile.
Partenza: 13.45Tv e streaming: 14.45-18.00 Rai2; 13.00-19.15 Eurosport 1 / Eurosport, Discovery+, GCN