Maltempo e incendi, l’Italia verso lo stato d’emergenza. Allerta gialla in 5 regioni

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Italia verso lo stato d’emergenza in 5 regioni, tra la tempesta che ha colpito la Lombardia e gli incendi che divampano in Sicilia. La decisione verrà presa oggi in Consiglio dei Ministri. In arrivo anche un decreto per il lavoro con la Cig legata al clima. Musumeci riferirà sulla situazione dei danni, ma intanto sono cinque i morti per gli eventi meteo estremi. Oggi allerta gialla per il maltempo in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise. Scendono a due oggi le città da bollino rosso per il caldo: Bari e Catania.

Nubifragi, temporali, grandine e vento al nord

Dopo la notte da incubo nel nord Italia, ora si contano i danni: allagamenti e nubifragi, a Milano alberi caduti e detriti sulle strade bloccano le linee del tram e degli autobus. Danni anche all’Idroscalo, chiuso per sicurezza, così come sono stati chiusi tutti i parchi e le aree alberate. Milano è stata spazzata da raffiche di vento che hanno superato i 115 chilometri orari. Ci sono state decine di feriti dalla grandine nel veronese, in Friuli distrutto l’80% delle coltivazioni

In Veneto la grandine ha distrutto tetti, automobili, impianti industriali e artigiani. In campagna ha azzerato coltivazioni, vigneti, frutteti e serre. Le linee ferroviarie sono state interrotte lungo la tratta da Verona per Brescia, verso Padova e Bologna, la Verona-Brennero, per Mantova, la Mantova-Monselice e la Vicenza-Schio.

A Lecce 100 ettari di terreno nella marina di San Cataldo in fumo

A Lecce si contano dei danni dopo il vasto incendio che ieri ha distrutto oltre 100 ettari di terreno nella marina di San Cataldo. Resistono ancora focolai attivi, la pineta, o quello che ne resta, è ancora invasa dal fumo e sul posto continuano a operare protezione civile, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La situazione è al momento sotto controllo, e si pensa a calcolare i danni, che appaiono ingenti, non solo al patrimonio ambientale ma anche a beni privati, con molte automobili brucate e case danneggiate.

Foggia e Gargano: la fragilità della rete di prevenzione

Centinaia di ettari di bosco sono in fiamme in provincia di Foggia e centinaia di ettari di terra fertile fanno emergere, ancora una volta, la fragilità della rete della prevenzione nei boschi e nei parchi, essenziale ad evitare che ogni anno vadano in fumo aree di inestimabile valore ambientali e paesaggistico, oltre che produttivo. È quanto denuncia Coldiretti Puglia, in relazione agli incendi che stanno mangiando centinaia di ettari sul Gargano, interessando anche le aziende agricole. “Solo nel 2022 a Foggia sono stati registrati 4.549 incendi, secondo il Report 2023 dei Vigili del Fuoco” “Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati”, sottolinea Coldiretti regionale. “Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”, conclude.

Il disastro siciliano

Intensa notte di lavoro per vigili del fuoco e il personale del corpo forestale della Regione Siciliana impegnati costantemente a fare fronte all’emergenza incendi che ha colpito l’isola. Dalla sala operativa regionale della protezione civile siciliana si apprende che sono quattro gli interventi aerei previsti stamattina nel Palermitano: a Carini, zona Monte Palmeto, Borgetto, e nella zona Monte Gradara e Altofonte. Nel messinese un intervento aereo previsto è a Savoca.

I roghi attivi a Palermo 

Ancori roghi nei dintorni di Palermo, dopo le ore drammatiche per la città assediata dal fuoco. Sono ancora attivi fronti di San Martino delle Scale, frazione collinare di Monreale, e di Capaci, sul litorale Nord, e a Torretta, paese dell’entroterra sulla stessa costa. Fiamme anche nella frazione di Altofonte, dove brucia un bosco in una zona dove si trovano anche alcune abitazioni. Non ancora domato l’incendio che da lunedì notte arde nella discarica di rifiuti di Bellolampo.

“Gli sfollati rientrati, 20 persone in albergo”

“A Palermo gli sfollati erano poco più di mille, ora quasi tutti hanno fatto rientro nelle loro case. Sono stati messi a disposizione due alberghi, in cui contiamo una ventina di persone ancora ospitate a cura del Comune. Certo, i danni alle case e ad alcune attività commerciali esistono e sono evidenti”, spiega il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

La pineta dei Monti Rossi di Nicolosi

E’ stata una notte di fuoco per gli incendi nel catanese dove le fiamme hanno attaccato la pineta dei Monti Rossi di Nicolosi e costretto all’evacuazione un camping e altre strutture. Un vasto incendio sta distruggendo anche la Timpa di Acireale, preziosa area a verde protetta, con le fiamme che si avvicinano alle frazioni marinare di Acireale.

Vasti incendi sono in corso anche a Zafferana. Al lavoro, senza sosta, vigili del fuoco e personale del corpo forestale della Regione Siciliana. Per le aree di maggior rischio è stata già chiesta l’attivazione dei canadair per un intervento antincendio ad ampio raggio dall’alto.

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