La vendetta di Trump, licenziati alti dirigenti dell’Fbi e procuratori che hanno indagato su di lui

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New York – La vendetta di Donald Trump contro procuratori e agenti dell’Fbi che lo hanno investigato e incriminato è iniziata. La sua amministrazione infatti ha licenziato dozzine di procuratori coinvolti nei processi contro i manifestanti che il 6 gennaio del 2021 avevano assaltato il Congresso, e sei dirigenti tra i più alti in grado dell’Fbi, con diversi capi di uffici in tutto il Paese. Altri riceveranno a breve le lettere di licenziamento. Lo hanno anticipato Nbc News, il sito Politico e il New York Times.

I sei alti funzionari cacciati

I sei funzionari già allontanati dal quartier generale dell’Fbi sono Robert Wells, responsabile dell’ufficio per la sicurezza nazionale; Ryan Young, dell’ufficio intelligence; Robert Nordwall, della criminal and cyber response; Arlene Gaylord, della sezione information technology; Jackie Maguire, della sezione science and technology; e J. William Rivers delle risorse umane. Tutti veterani che avevano lavorato per decenni nel Bureau. Altri riceveranno presto la lettera di licenziamento, tra cui il direttore dell’ufficio di Washington, David Sundberg, che aveva collaborato all’inchiesta del procuratore Jack Smith sul ruolo avuto dal nuovo presidente americano nella rivolta del 6 gennaio.

Nello stesso tempo il dipartimento alla Giustizia ha cacciato oltre 20 procuratori federali, che avevano condotto le indagini penali sui rivoltosi di Capitol Hill. Questo ordine è stato emesso alle 5 di venerdì pomeriggio con una mail da Ed Martin, su indicazione del vice ministro della Giustizia ad interim Emil Bove.

Proprio ieri mattina Kash Patel, scelto da Trump come prossimo direttore dell’Fbi, ha detto durante le sue audizioni per la conferma al Senato che non era a conoscenza di piani per condurre purghe e non aveva intenzione di lanciarle.

Trump: “Questo è un bene”

Interrogato dai giornalisti sui licenziamenti già decisi, e se ne fosse al corrente, il capo della Casa Bianca ha risposto così: “No, ma abbiamo delle persone molto cattive laggiù. La giustizia è stata utilizzata come un’arma a un livello che nessuno aveva mai visto prima. Hanno perseguito molte persone come me, molte persone. No, non sono stato coinvolto in questo provvedimento. Dovrò vedere cosa sta succedendo esattamente una volta che tutto questo sarà finito”. Subito dopo però ha dato la sua benedizione: “Se hanno licenziato qualcuno laggiù è un bene, perché erano molto cattivi. Erano persone molto corrotte, molto corrotte, e hanno danneggiato molto gravemente il nostro Paese con l’uso della giustizia come arma. Hanno usato il dipartimento alla Giustizia per perseguitare il loro avversario politico, il che di per sé è illegale, e ovviamente non ha funzionato”.

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