La vita di Silvia Giacomoni è stata per lunghi anni la vita di “Repubblica”, la curiosità severa, i suoi giudizi tranchant, la sua voce rauca, il suo spirito ironico e tagliente espressione di un modo di fare giornalismo che coincideva con un modo di stare al mondo che oggi è raro trovare. Oggi che è scomparsa la signora – che aveva sposato e diviso l’esistenza con Giorgio Bocca – a Milano tanti la ricorderanno con malinconia. Perché è con figure come la sua che scompare anche una certa idea della milanesità colta e borghese, così lontana da certe meschinerie social delle nuove figure emergenti della città.
Si occupò a lungo di cultura e di moda maschile, per poi approdare a temi più complessi e spirituali, lei agnostica, che diventò amica del cardinale Carlo Maria Martini.
Silvia Giacomoni: “Del Bocca mi manca tutto, anche le litigate per l’arrosto”
15 Marzo 2025

“Lavoravo a Repubblica alla pagina della Cultura. Ho litigato col mio capo, ho chiesto al direttore Scalfari di passarmi in Cronaca o agli Interni – raccontò Giacomoni in una delle ultime interviste nel 2022, in occasione dell’uscita di un suo libro sulle lettere che aveva scambiato col cardinale che fu arcivescovo di Milano e che rischiò di diventare Papa –. Lui era scocciato e mi ha chiesto: che cosa faresti, per gli Interni? Gli ho detto che avrei provato a fare un’inchiesta sulla diocesi di Milano dove fervevano grandi agitazioni perché il Papa polacco aveva deciso di mandare un arcivescovo che rompeva con la tradizione ambrosiana, era piemontese, era biblista, era gesuita. Scalfari mi ha detto: prova. Io ho provato e così mi sono trovata anche alla prima conferenza stampa di Martini”.
Silvia Giacomoni era nata a Genova nel 1938, si era laureata in Lettere a Milano. Aveva avuto due figli, Guido e Davide, dall’imprenditore Besana, e crebbe con Giorgio Bocca la prima figlia di lui, Nicoletta, vicino fino alla fine alla compagna del padre.
Ha insegnato, ha tradotto, pubblicato inchieste giornalistiche e romanzi. Tra i titoli, “Miseria e nobiltà della ricerca in Italia” (1979); “L’Italia della moda” (1984); “Designer italiani” (1988); “La stanza vuota” (1989); “Ecce coppia” (1990); “Vieni qua, assassina” (1993). Si è quindi dedicata agli studi biblici pubblicando, tra l’altro: “L’ira di Dio” (1995), antologia di scritti di Carlo Maria Martini; “La Nuova Bibbia Salani” (2007), parafrasi dell’Antico Testamento; “Dice Matteo” (2007), riscrittura del Primo Vangelo e molti altri titoli fino agli ultimi anni.
Il salotto e i pranzi nella bella casa in zona di corso Magenta dove vivevano Silvia Giacomoni e Giorgio Bocca furono per decenni un luogo di incontri per i protagonisti della vita intellettuale e politica di Milano.