Bagarre alla Camera, opposizioni che urlano “vergogna” e aula sospesa due volte. A far scoppiare le proteste delle opposizioni è stata la lettura da parte della premier Giorgia Meloni del manifesto di Ventotene. Che ha citato alcuni passaggi prendendone le distanze: “Non è la mia Europa”. Nel merito della questione riarmo, non sono passate inosservate le parole del leghista Riccardo Molinari secondo il quale la premier “non ha mandato per approvare il Rearm Eu”. Parole rilanciate da Elly Schlein. “La Lega oggi ha commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha il mandato per esprimersi domani al consiglio europeo”, ha detto la segretaria dem.
Dopo la discussione sulle comunicazioni di Meloniin vista del Consiglio europeo di domani, e il pranzo – non a due – al Quirinale, è atteso il voto sulle cinque risoluzione dei partiti di opposizione, Pd, M5S, Iv, Avs e Azione. Inizialmente assenti i ministri leghisti in aula. Ieri è stata votata la risoluzione della maggioranza, divisa in 12 punti, con 109 voti favorevoli, 69 contrari e 4 astensioni.
Punti chiave
-
18:15
-
18:10
-
17:53
-
17:22
-
16:40
-
16:26
-
16:15
-
15:35
-
13:56
-
13:30
-
12:57
-
12:49
-
12:38
-
12:28
-
12:20
-
12:10
-
12:08
-
12:00
-
09:37
18:22
Schlein: “Meloni oltraggia memoria, no a tentativi riscrivere storia””Oggi lei ha deciso di oltraggiare la memoria europea ma noi non accetteremo tentativi di riscrivere la storia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo nelle dichiarazioni di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
18:21
Schlein, risoluzione di maggioranza con l’inchiostro simpatico”Oggi è successa una cosa grave, la Lega ha detto che” Meloni “non ha il mandato per votare il piano di riarmo, è stata commissariata e non ha agibilità politica. Nella vostra risoluzione avete fatto sparire la difesa comune e il piano von der Leyen. L’avete scritta con l’inchiostro simpatico. Ci credo che voterete compatti, non avete scritto nulla”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein.
18:16
Schlein, Meloni da ‘pontiera’ a silenziosa complice Trump”Da tempo chiediamo che accanto al sostegno economico e militare” all’Ucraina “ci sia un sostegno diplomatico per porre fine al conflitto, un sostegno che fin qui è mancato. La presidente Meloni non ha asusnto alcuna iniziativa, non ha mai reagito ai ricatti di Musk e Trump che ha minacciato di spegnere i suoi satelliti”. Lo dice Elly Schlein in Aula alla Camera. “Trump annuncia i dazi del 25 per cento all’Unione Europea, invece di alzare la voce con Trump se la prende con l’Unione Europea. Chiedo a Meloni quali interessi sta facendo, quelli dell’Italia o quelli degli amici. Voleva fare la pontiera si è ridotta a complice silenziosa della disregazione dell’Unione Europea. Davanti agli insulti si reagisce e lei invece rimane muta”, aggiunge Schlein. “Questo silenzio a testa bassa relega il nostro Paese ai margini”.
18:15
Schlein: “Meloni non ha mandato per Consiglio Ue””La Lega oggi ha sostanzialmente commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha il mandato per esprimersi domani al Consiglio europeo”. Lo afferma la leader del Pd Elly Schlein intervenendo in aula alla Camera.
18:10
Schlein: “Meloni è fuggita di nuovo, Lega l’ha commissariata””La presidente Meloni è fuggita di nuovo”. Lo afferma la leader del Pd Elly Schlein intervenendo in aula alla Camera. “L’ultima apparizione risale a dicembre, le sue apparizioni si contano sulle dita di una mano”, aggiunge. “Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa. Il Paese non conosce il suo parere ma conosce quello della Lega che oggi con il collega Molinari l’ha praticamente commissariata”
18:09
Molinari (Lega): “Fiducia in Meloni, farà valere interessi Italia”Come Lega ribadiamo “la piena fiducia nella presidente Giorgia Meloni che siamo sicuri che domani saprà far valere gli interessi del nostro Paese nelle trattative. Ieri al Senato e oggi alla Camera il centrodestra ha approvato e approverà due risoluzioni in maniera compatta”. Lo dice Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera intervenendo in dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni di Meloni.
18:07
Molinari (Lega): “C’è tavolo pace, dov’è emergenza per 800 miliardi?”“Il piano di riarmo europeo, arriva dopo tre anni in cui abbiamo sostenuto l’Ucraina dal punto di vista militare, per poter arrivare a una trattativa. Ci hanno accusato di essere filo-russi, oggi che abbiamo Trump che finalmente sta avviando un tavolo di pace, vediamo quei leader europei che ora dopo non aver fatto nulla vogliono sedersi a quel tavolo”. Lo dice Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, intervenendo in dichiarazione di voto, dopo le comunicazioni del premier in vista del consiglio Ue del 20 e 21 marzo. “Quale sarebbe l’emergenza del riarmo, oggi, per mettere in piedi un piano da 800 miliardi?”, si domanda il leghista. “Sospetto che dietro al piano europeo c’è l’interesse tedesco, non c’è tanto da capire, mi pare tutto abbastanza chiaro”.
17:59
Conte: “Piano di riarmo è follia e Italia sarà declassata””Il piano di riarmo è una follia, 800 miliardi che creeranno squilibri sociali gravissimi, c’è già la Germania che si sta riarmando, i Paesi baltici, la Francia che vuole mantenere il primato. L’Italia non può competere, al massimo può buttare qualche decina di miliardi. Saremo declassati grazie alla vostra insipienza”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni della premier, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo.
17:55
Conte, finalmente Meloni in Aula, pensavamo fosse un ologramma”Finalmente abbiamo rivisto Meloni in Parlamento, erano mesi che scappava, pensavamo fosse un ologramma sui social. Ha chiesto qua in Aula di avere più coraggio, a lei sconosciuto. Ma dopo tanti fallimenti è difficile metterci la faccia”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulle comunicazioni della premier.
17:53
Conte: “Meloni irriconoscente, l’Ue nasce da Ventotene””Ora viene fuori la polemica creata ad arte su Ventotene, eppure, in passato avete detto che i firmatari avevano idee chiare. Voi sfiorare l’irriconoscenza, Meloni è volata a Bruxelles, non vedeva l’ora. Ma se siede al Consiglio europeo è grazie a Spinelli, Rossi; Tutta l’Europa riconosce che quello è stato il progetto fondativo dell’Europa libera e democratica che abbiamo”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulle comunicazioni della premier.
17:44
Barelli: “Riconoscere ruolo Russia non significa svendere Kiev”“Riconoscere il ruolo della Russia non vuol dire accettarne le pretese, non significa svendere l’Ucraina, significa non chiudere gli occhi sulla realtà”. Lo dice Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, intervenendo alla Camera, in dichiarazione di voto, dopo le comunicazioni del premier in vista del consiglio Ue.”Quella degli interventi per la difesa non è una scelta bellicistica, per 80 anni l’Europa ha goduto della pace grazie alla deterrenza nucleare garantita dagli Usa”, ha continuato.
17:39
Lupi: “Un dovere rispettare la storia, ma critiche legittime””Rispettare la storia, le persone, il loro sacrificio per la libertà è un dovere. Però attenzione: rispettare la storia, non vuol dire non avere un’identità o la serenità di criticare contenuti o idee che sono diverse dalla propria storia. La legittimità della critica sui contenuti partendo dalla propria visione, è il sale e la forza della democrazia. Criticare un manifesto è assolutamente legittimo, non rispettare chi ha dato la propria vita per la libertà è un errore, ma questo non è accaduto”. Maurizio Lupi, segretario di Noi moderati, lo ha detto nell’Aula della Camera dopo le tensioni di questa mattina. “E’ fuor di dubbio che il tono e il contenuto della relazione della presidente del Consiglio siano una forte testimonianza di cosa vuol dire essere convintamente europeisti”, ha aggiunto. “In questo momento rincorrere è l’errore più grande che si possa fare, occorre prudenza, fare un passo alla volta. Compito della politica è quello non di rincorrere l’opinione pubblica ma di spiegare cercando di far capire l’obiettivo che si ha davanti. Costruire ponti, questo ha detto Meloni a nome della maggioranza. Chi può lo criticare?”, ha insistito.Sui tema dei dazi, Lupi ha quindi sottolineato: “Meloni è stata chiara. La guerra commerciale non conviene a nessuno, impoverisce i popoli. Occorre provare a dialogare e a costruire. L’America senza l’Europa non va da nessuna parte e l’Europa senza l’America e senza il suo ruolo di guida dell’Occidente e del mondo non va da nessuna parte”, ha concluso esprimendo il voto favorevole del suo gruppo alla mozione di maggioranza.
17:22
Mantovano: “Meloni assente perché già in volo per Bruxelles. Governo ha massimo rispetto per il Parlamento””Non entro nel merito del dibattito, vorrei solo sottolineare che il governo ha il massimo rispetto nei confronti del Parlamento, in particolare la presidente del Consiglio che però aveva il programma precedente della Camera, che avrebbe dovuto concludere il dibattito nel primo pomeriggio e in questo momento è già in volo per Bruxelles”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, parlando in aula alla Camera.
“Mi rendo conto che neanche la mia presenza soddisfa – dice tra i brusii delle opposizioni – e ne prendo atto”.
17:19
Bonelli: “Grave Meloni prima scatena caos poi fugge dall’Aula””Quanto accaduto oggi è un fatto di una gravità inaudita e ancora più grave è il fatto che Meloni dopo aver scatenato il caos in parlamento non si presenta, non può permettersi di picconare i padri fondatori della Repubblica e poi andarsene”. Lo ha detto Angelo Bonelli di Avs in dichiarazione di voto alla Camera sulle risoluzioni. Per di più, ha aggiunto, “Meloni in maniera reiterata e francamente provocatoria posta l’intervento di oggi in Aula su Ventotene in maniera indecente. Mi rivolgo ai ministri e deputati e deputate della maggioranza: voi siete in quei banchi del governo perchè quei fondatori della Repubblica hanno consentito a tutti noi di respirare la democrazia, vi è chiaro?”. E ancora: “Meloni in maniera scientifica ha voluto picconare un punto fondamentale della nostra democrazia”, ha detto mostrando in Aula il Manifesto di Ventotene: “Questo è il manifesto e lo avrei regalato volentieri a Meloni che avrebbe dovuto leggerlo e capirlo e non dare retta alle veline del suo staff che segue i profili fake dell’ultradestra. Ma ancora una volta Meloni fugge dal dibattito, anche perchè ha un problema nella maggioranza con la Lega che dice che non ha il mandato per dire sì al ReArm Eu”. “E sull’Ucraina? Meloni sembra essere diventata una ministra del dipartimento di Stato Usa e non la premier italiana. E non una parola sul massacro a Gaza, può stare in silenzio?”.
17:14
Richetti (Az): “Non è compito del governo partecipare allo scontro politico”“È più di 10 anni che sono in Parlamento e non mi è mai capitato di vedere il governo prendere parte al contenzioso politico e non è ruolo né funzione del governo né sostenere né applaudire né partecipare allo scontro politico. Credo che oggi abbiamo giocato troppo con le definizioni, abbiamo preso lezioni di unità da Lega e FdI che ricordano che la maggioranza si presenta con una sola mozione e le opposizioni sono divise ma è il governo che ha il compito di offrire una visione al Paese non è compito delle opposizioni che possono suggerire “, ma poi “la Lega ha detto chiaramente che la Meloni non ha mandato sull’accordo sul ReArm”. Lo ha detto in Aula della Camera il capogruppo di Azione Matteo Richetti.
17:04
Boschi: “Meloni cinica, ennesimo show che offende la memoria”Questa mattina in Aula “abbiamo assistito all’ennesimo show dell’influencer Meloni che, dopo un intervento scialbo privo di contenuti, mette il colpo finale: l’attacco al manifesto di Ventotene che serve a Meloni per stare sui giornali e sui siti anziché” far concentrare l’attenzione “sulle divisioni della maggioranza e di una linea assente sull’Europa, ma Meloni dimentica che non è più alla Garbatella ma al governo. Viene offesa la memoria di persone messe al confino dal regime fascista, ma sono state offese anche le radici comuni dell’Unione europea e lo fa in modo cinico, anche dal punto di vista storico. Credo abbia mandato di traverso il pranzo al presidente Mattarella che ha ricordato che il manifesto di Ventotene è punto di riferimento nella costruzione europea”. Lo ha detto in Aula la capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi, in dichiarazione di voto sulle risoluzioni.”Fa specie vedere i colleghi di FI spellarsi le mani mentre Meloni dice che Ventotene non è la nostra Europa. Noi di Iv ci riconosciamo nel manifesto di Ventotene ma anche nell’Europa di De Gasperi perché non sono in contraddizione e Meloni le condivide? Penso proprio di no. E Forza Italia che ne pensa?”, ha aggiunto Boschi, concludendo che gli “interventi di Meloni” di ieri al Senato e oggi alla Camera “sono imbarazzanti e imbarazzati”, perché il “governo è privo di una linea”.
16:48
Magi: “Meloni ha lanciato bombetta ideologica ed è scappata””La premier è venuta qui, ha lanciato la sua bombetta ideologica ed è scappata” ma “non potete nascondervi, in questo momento la maggioranza di governo non ha una linea politica” unitaria di politica estera.”Le parole della presidente del Consiglio Meloni su Ventotene non possono non suscitare sconcerto: non è possibile e non è accettabile che il presidente del Consiglio di una Repubblica democratica antifascista non voglia e non sappia contestualizzare quel testo scritto nel 1941, quando l’Europa era sotto il dominio nazifascista, quando Giorgio Almirante lavorava alla rivista ‘La difesa della razza’. Siamo autorizzati a pensare che lei si trova più vicino a chi aveva autorizzato il confino a Ventotene che a coloro che vi erano detenuti”. Lo dice Riccardo Magi, segretario di +Europa, intervenendo in aula alla Camera in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni di Meloni.”Ma lei è scaltra e furba – aggiunge -, vuole farci parlare delle sue oscene parole, della sua esegesi sbagliata e truffaldina per nascondere che non ha una linea di politica estera e non ha una maggioranza sulla linea del governo traballante. Non lo dico io, lo dice il capogruppo della Lega Molinari. In vista del Consiglio europeo, il governo italiano, secondo il capogruppo dei uno dei principali della maggioranza, non ha un mandato chiaro rispetto al contenuto principale”, ovvero il piano di riarmo di von der Leyen. “Non è una questione di titoli, è una questione di linea politica estera”.
16:40
Ripresa seduta Camera con dichiarazioni voto su risoluzioniDopo la bagarre di questa mattina, è ripresa la seduta dell’Aula della Camera sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani. Sono in corso le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni.
16:36
Renzi, prossime elezioni referendum tra chi crede in Ventotene e chi in Meloni
“La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare”. Lo scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi. “Ventotene per me è la capitale morale dell’Europa”, aggiunge.
16:26
Meloni a Bruxelles dopo pranzo al Colle, premier non ritorna alla CameraDopo la tradizionale colazione di lavoro al Quirinale che precede le riunioni del Consiglio Europeo, Giorgia Meloni non tornerà alla Camera per assistere alle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni rese in Parlamento. La premier, secondo quanto si apprende volerà a Bruxelles come preventivato, mentre in Aula il governo sarà rappresentato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e da alcuni ministri.
16:15
Nessun incontro a due Mattarella-Meloni al pranzo al ColleNel pranzo al Quirinale in occasione del Consiglio europeo non c’è stato un incontro a due tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni come spesso accade in analoghe situazioni. Lo si è appreso da fonti ministeriali.
15:35
Schlein: “Meloni nasconde divisioni governo oltraggiando memoria dell’Europea”“Giorgia Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso in aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia”. Lo scrive su Facebook la segretaria del Pd Elly Schlein dopo le parole pronunciate in Aula da Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene.
Visualizza questo post su Instagram
15:30
Fidanza (FdI): “Meloni sbriciola uno degli ultimi feticci della sinistra””Il re è nudo. La coraggiosa operazione verità di Giorgia Meloni sul manifesto di Ventotene sbriciola uno degli ultimi feticci della sinistra finto-europeista e ne evidenzia la sua vocazione all’intolleranza. Nell’isteria collettiva nessuno a sinistra riesce ad argomentare una risposta nel merito e, non potendo difendere un testo che inneggia alla dittatura socialista e alla soppressione della proprietà privata, gridano al solito fascismo che ritorna e alla memoria oltraggiata dei confinati antifascisti – ha dichiarato in una nota il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza – Questa gazzarra rivela una verità piuttosto semplice: se c’è qualcuno che non ha fatto appieno i conti con la propria storia è proprio la sinistra, che a distanza di 80 anni non riesce ad ammettere che il manifesto di Ventotene conteneva affermazioni inaccettabili e che, se qualcuno allora lo avesse messo in atto, oggi non vivremmo in una democrazia liberale. E oggi il presunto europeismo della sinistra, alimentato dallo spirito di Ventotene, altro non è che un progetto illiberale di annullamento delle identità nazionali e di annichilimento dell’iniziativa privata a colpi di burocrazia e di ideologia green”, ha concluso l’esponente di FdI.
15:12
Piero De Luca (Pd): “Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo”“Il manifesto di Ventotene è stato scritto durante la dittatura fascista. È un documento simbolo di libertà e democrazia, che ha espresso una visione per sconfiggere l’oppressione e indicato un percorso federale europeista come risposta ai sovranismi devastanti – ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera – Quel progetto coraggioso degli Stati Uniti d’Europa, la cui ambizione ha consentito di avere oltre 70 finora di pace nel nostro Continente e di garantire diritti fondamentali. Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo che offende gravemente la nostra storia, la nostra memoria, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Un’inaccettabile arma di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dalla totale ambiguità della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che non dà nessun mandato chiaro alla Premier in vista del prossimo Consiglio Ue”.
15:00
Pranzo di lavoro al Colle: Mattarella riceve Meloni e ministriÈ in corso al Quirinale il tradizionale pranzo di lavoro con il governo in vista del Consiglio europeo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi al Colle la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, il vicepremier ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti e i sottosegretari di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Così una nota del Quirinale.
14:41
Fornaro (Pd): “Sì, mi sono commosso. Meloni offende memoria e storia dell’Italia””Sì, sì mi sono commosso… insomma davanti a una cosa del genere, una presidente del Consiglio che offende la memoria e la storia di questo Paese, può succedere di commuoversi”. Federico Fornaro del Pd esce dall’aula in Transatlantico ancora scosso. Il deputato dem è insorto alle parole di Giorgia Meloni sul manifesto di Ventotene, lui che oltre alla politica unisce la passione per la storia ed è autore di numerosi saggi dedicati alla Resistenza e agli anni del fascismo, da ultimo quello dedicato a Giacomo Matteotti, Giacomo Matteotti. L’Italia migliore. E allora Fornaro si schiera anche da storico contro l’uso fatto dalla premier Meloni del manifesto. Ne ricorda le varie stesure e come nelle prime il “peso dell’elemento socialista” fosse “più forte”. Ma, argomenta, il manifesto è ricordato “perché nel 1941 mentre in Europa imperava il nazismo disegna l’Europa federale. Decontestualizzare quel documento significa offendere la memoria di persone straordinarie. Sono caduto nella loro trappola, nelle loro provocazioni? Può darsi, ma io per difendere la memoria e la storia sono disposto a caderci ogni giorno”. Fornaro ha quindi apprezzato l’intervento del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha chiesto di “onorare la memoria di chi ha messo in gioco la propria vita per assicurare il principio di libertà e di espressione da parte di tutti”.
(ansa)
14:21
Anpi a Meloni: “Ventotene è il manifesto degli antifascisti”Anche il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha commentato l’intervento della premier alla Camera: “Come può Giorgia Meloni condividere le idee di chi fu mandato al confino dal regime fascista di cui fece parte quell’Almirante che tanto l’ha ispirata? Ventotene è il manifesto dell’Europa della libertà, della pace, del lavoro, dell’eguaglianza sociale, contro ogni nazionalismo. Sappiamo bene che non è l’Europa della Meloni. Infatti è la nostra idea d’Europa. È l’Europa degli antifascisti”.

13:56
Guerini: “Meloni tenta di coprire divisioni usando un testo sacro come Ventotene”Aula sospesa e parlamentari delle opposizioni in subbuglio dopo l’attacco della presidente del Consiglio al Manifesto di Ventotene. Nient’altro che un espediente per nascondere l’ennesima faglia che stamattina si è aperta fra le forze di governo, secondo l’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “La presidente del Consiglio ha fatto un’operazione politica su un testo sacro”, dice in Transatlantico l’esponente del Pd, “per mettere la museruola alla Lega e distrarre l’attenzione dall’altolà che Salvini le aveva appena dato via agenzie, ovvero che Meloni non ha nessun mandato per approvare il RearmEu. Quello che è successo è gravissimo”.di Giovanna Vitale
13:48
Procaccini (FdI): “Su Ventotene oggi in Italia cade il muro di Berlino”“Oggi è caduto il Muro di Berlino, anche in Italia. Senza bisogno di urlare o di inveire come stanno facendo le sinistre, Giorgia Meloni ha semplicemente letto un testo che ben pochi conoscevano integralmente, nonostante sia stato elevato a testo sacro, anche qui al Parlamento Europeo. E in conclusione ha giustamente spiegato che seppure è legittimo adorare un testo con venature antidemocratiche, illiberali, che auspicava la cancellazione delle nazioni, c’è chi altrettanto legittimamente non lo ritiene rappresentativo dell’Italia e dell’Europa del futuro – ha dichiarato il co-presidente dei Conservatori al Parlamento europeo, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini – Ha ragione la premier: l’Europa del Manifesto di Ventotene non è la nostra. Con tutto il rispetto per degli uomini coraggiosi che hanno sofferto la prigionia per difendere le loro idee, l’Europa disegnata da Spinelli e compagni era già fuori dalla storia nel 1941, figuriamoci oggi. Ci sta che la sinistra si tenga strette le proprie radici comuniste; è meno comprensibile la sua difesa ancora adesso di una società dove non conta la volontà popolare, ma la dittatura di un partito rivoluzionario. E non fa nulla per nasconderlo, neppure nelle aule parlamentari”, conclude Procaccini.
13:43
Speranza: “Meloni contro il manifesto di Ventotene è apologia fascismo”“Meloni chiude il suo intervento in aula con una strumentale ed inaccettabile invettiva contro il Manifesto di Ventotene. Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. Cosa è questa se non apologia del fascismo?”, ha dichiarato sui social il deputato del Pd, Roberto Speranza.
13:40
Scotto (Pd): “Meloni capo ultras fuori dalla Costituzione”“Giorgia Meloni deve vergognarsi. Aver ridicolizzato in Parlamento il Manifesto di Ventotene, scritto da chi viveva al confino durante il fascismo, la mette fuori dalla Costituzione. È una vergogna assoluta. Non è una presidente del Consiglio, è un capo ultras”, attacca sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
13:30
Tajani: “L’Europa è quella di De Gasperi. Rispetto per tutti”Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, lasciando l’Aula di Montecitorio ha risposto ai cronisti sulle parole di Giorgia Meloni che non si riconosce nel manifesto di Ventotene: “L’Europa è quella di De Gasperi. Rispetto per tutti”.di Gabriella Cerami
13:07
Cuperlo (Pd): “Da Meloni parole vergognose sul manifesto di Ventotene”“La volgarità della replica della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e le frasi che ha pronunciato sul Manifesto di Ventotene, sono una delle pagine più vergognose della storia repubblicana – scrive sui social il deputato del Partito democratico, Gianni Cuperlo – Giorgia Meloni non è degna di rappresentare la democrazia di un Paese che ha conosciuto la dittatura ventennale del fascismo. Lo scrivo con la tristezza di uno spettacolo che mortifica la memoria e la storia, ma anche con la consapevolezza che questa destra la storia la conosce bene e vuole riscriverla. Un dovere morale non consentirglielo”.
13:01
L’opposizione contro Bignami (FdI). Lui risponde: “Basta con ‘sto fascismo”. Aula sospesa per la seconda voltaAncora tensione in aula alla Camera. Il presidente Lorenzo Fontana ha sospeso per la seconda volta la seduta per le proteste dell’opposizione. Al centro del dibattito, le critiche della premier Giorgia Meloni al manifesto di Ventotene. Durante l’intervento del deputato di Azione, Matteo Richetti, dagli scranni della minoranza parte un’invettiva verso i colleghi di centrodestra, in particolare verso il capogruppo FdI, Galeazzo Bignami. Quest’ultimo, rivolto agli scranni dell’opposizione, avrebbe pronunciato la frase “ma basta con ‘sto fascismo”. La seduta è stata sospesa con i parlamentari di entrambi gli schieramenti in piedi e che urlavano verso i banchi opposti.
12:57
Le opposizioni contro Meloni: “Vergogna!”Non accenna a diminuire la tensione nell’aula della Camera, dopo che la premier Giorgia Meloni ha citato alcuni passaggi del manifesto di Ventotene prendendone le distanze, “non è la mia Europa”. Alla ripresa della seduta, dopo la sospensione da parte del presidente Fontana per la bagarre scoppiata, gli esponenti delle opposizioni stanno prendendo la parola per stigmatizzare duramente le parole della presidente del Consiglio. “Vergogna, vergogna, vergogna”, urla il Pd Federico Fornaro, chiedendo “rispetto”. Per Alfonso Colucci di M5S “è un oltraggio alla nostra democrazia. Non c’è spazio in quest’aula per il fascismo”. Marco Grimaldi di Avs: “Ci sentiamo offesi e indignati”. Le critiche delle opposizioni sono rivolte anche al presidente Fontana, “Si vergogni” avrebbe “dovuto stigmatizzare le parole della premier”
12:52
Il dem Fornaro si commuove in aula: “Meloni si inginocchi davanti ai padri d’Europa”Montano le proteste in aula dopo l’intervento di Meloni sul manifesto di Ventotene. “Quello avvenuto in quest’aula è un atto grave nei confronti del Parlamento e della storia di questo Paese. Il Manifesto di Ventotene è riconosciuto da tutti gli storici, non come in maniera truffaldina ha cercato di far passare la presidente l’inno alla dittatura del proletariato, ma come l’inno dell’Europa federale contro i nazionalisti che sono stati il cancro del 900 – ha attaccato il deputato Pd, Federico Fornaro, che al termine del suo intervento si è commosso in aula– Le chiedo di ostracizzare chi dileggia la memoria di Altiero Spinelli considerato da tutti il padre dell’Europa. Lei deve dire parole di verità lei è il presidente della Camera. Siamo qui grazie a quegli uomini e quelle donne, la presidente dovrebbe inginocchiarsi davanti a loro”.
(ansa)
12:49
Opposizioni alla Camera, Meloni si scusi su VentoteneAlla ripresa dell’aula della Camera i gruppi di opposizione stanno chiedendo le scuse della presidente del consiglio Meloni per le sue affermazioni sul manifesto di Ventotene.
12:44
Meloni legge un manifesto di Ventotene, le citazioni. Le urla delle opposizioniLa premier ha quindi iniziato la serie di citazioni, “a beneficio di chi ci guarda da casa e per chi non dovesse averlo mai letto”: “La rivoluzione europea, per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista”; “La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso”; “Nelle epoche rivoluzionarie, in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate, ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente”; “Nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia, i democratici si sentono smarriti, non avendo dietro di sé uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultuare di passioni”; “La metodologia politica
democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria”. E mentre in aula risuonavano urla e proteste delle opposizioni, Meloni si è rivolta verso i banchi del centrosinistra dicendo “fermi, fermi”, ed è intervenuto anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana per richiamare all’ordine. Il partito rivoluzionario, ha ripreso poi Meloni proseguendo nelle citazioni del Manifesto di Ventotene, “attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto non da una preventiva consacrazione da parte dell’ancora inesistente volontà popolare, ma dalla coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna. Dà in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle informi masse. Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo stato, e intorno ad esso la nuova vera democrazia”.
“Non so – ha concluso la presidente del Consiglio rivolta alle opposizioni – se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia”.
12:38
Meloni cita il manifesto di Ventotene, esplode la protesta: aula sospesaMeloni legge con malizia alcuni passaggi socialisteggianti del manifesto di Ventotene “se questa è la vostra idea di Europa! Non è la mia!” facendo esplodere i banchi dell’opposizione, con in testa Fornaro e Provenzano che hanno capeggiato la rivolta. L’uscita della premier è stata ritenuta provocatoria. Grande tensione in aula. Fontana sospende la seduta di Concetto VecchioLa reazione dell’opposizione a Meloni che dice: “Ventotene non è la mia Europa”
12:28
Meloni legge il manifesto di Ventotene: “Questa Europa non è la mia”. Tensione in Aula“Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia”. Conclude così le sue repliche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leggendo alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene. Scoppia la protesta delle opposizioni e in particolare del Pd, con il presidente Fontana costretto a richiamare. Ma la tensione è alle stelle e continuano le proteste.
12:25
Meloni a Pd: “Non seguo pedissequamente Ue né Usa, sto con Italia”“Ai colleghi del Pd voglio dire che non mi sono chiare alcune cose. Per me la posizione e il punto di vista delle opposizioni contano, ma mi è stato chiesto in diversi interventi: ‘sta con l’Europa o con gli Stati Uniti?’. Mi pare di aver risposto tante volte, io sto sempre con l’Italia – ha detto, scandendo l’ultima parola, la premier Giorgia Meloni alla Camera, in sede di replica dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue – Non seguo pedissequamente né l’Europa né gli Usa, io con l’Italia – ha aggiunto -. L’Italia è in Europa, ma sono anche per la compattezza dell’Occidente, che serve all’Italia e all’Europa. Semplificazioni su questo non aiutano”.
12:22
Meloni: “Il problema del nome Rearm non è questione semantica ma di merito”“Ho detto” già ieri quali sono le “criticità e ho chiesto di chiarire cosa si intenda per spese di difesa, per questo è stata posta la questione di Rearm europe – ha ripetuto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera spiegando che non si tratta di una questione semantica ma di merito, di cosa ci stiamo occupando, penso che su questo si possa essere d’accordo con noi”. E se è “no, allora compreremo solo le armi”, ha concluso la frase rivolta ai deputati in aula.
12:20
Meloni sul ReArm: “Cerchiamo di renderlo più sostenibile”“La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l’intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati – ha spiegato la premier Giorgia Meloni alla Camera parlando del ReArm Europe – È la ragione per cui stiamo facendo altre proposte, perché ci aiuta scomputare le spese, però dall’altra parte una priorità deve essere favorire gli investimenti privati su questa materia. Con Giorgetti – ha aggiunto – abbiamo elaborato una proposta che ricalca l’Invest Eu, con garanzie europee per investimenti privati e cerchiamo di rendere questo piano maggiormente sostenibile. Ma la posizione mi pare chiara”.
(ansa)
12:18
Meloni: “Dal colloquio Trump-Putin primissimi spiragli”Ieri c’è stata “una lunga conversazione tra il presidente Donald Trump e il presidente Vladimir Putin: tra i punti discussi c’è l’ipotesi di un parziale cessate il fuoco limitato alle infrastrutture strategiche”: si tratta di “un primissimo spiraglio che va nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky” a Gedda. È il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo.Meloni sulla pace Russia-Ucraina: “Dal colloquio Trump-Putin i primissimi spiragli”
12:15
Meloni replica in aula, al completo i banchi del governoBanchi del governo praticamente al completo per la replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in aula alla Camera. Sono presenti, tra gli altri, Guido Crosetto, Tommaso Foti, Giancarlo Giorgetti, Orazio Schillaci, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Eugenia Roccella, Adolfo Urso e Luca Ciriani.
12:10
Meloni: “Trump leader forte può garantire pace giusta”Sulla conversazione telefonica tra Trump e Putin “c’è l’ipotesi di un cessate il fuoco parziale” limitato alle infrastrutture, “si tratterebbe di un primissimo spiraglio di quanto concordato a monte, noi sosteniamo gli sforzi del presidente Trump, è un leader forte per porre le condizioni per garantire una pace giusta e dura. Non vedremo le scene di debolezza” che abbiamo visto in Afghanistan, la partita si gioca sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”, ha aggiunto Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera, dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
(afp)
12:08
Meloni: “La compattezza non è data dalla presenza dei ministri in aula””La compattezza del governo non è data dalla presenza dei ministri in aula, anzi ho detto spesso che quando sono impegnati in altre vicende fanno bene a fare il loro lavoro, penso che dare risposte ai cittadini sia molto più importante che fare compagnia a me, me la posso cavare da sola”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo.
12:05
Meloni: “Favorevoli all’euro digitale ma non sostituisca contante”“Noi non siamo contrari all’euro digitale purché non sia sostitutivo, ad esempio la Svezia che puntava a fare sparire il contante recentemente ha consigliato ai cittadini di mantenere una parte della propria ricchezza in contanti perché nei tempi degli attacchi hacker bisogna sapere i rischi a cui si va incontro”, ha osservato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo, sottolineando che nel caso di moneta digitale “privata” ci sono dei costi mentre “100 euro in contati valgono sempre 100 euro. L’euro digitale risolverebbe questo problema”.
12:03
Meloni: “Favorevoli al Mercosur ma mercato sia libero e equo”Al via la replica della premier. “Sul Mercosur e gli accordi di libero scambio, in linea di principio siamo favorevoli, ma come ho spiegato tante volte il mercato non può essere libero se non è anche equo –ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera rispondendo al deputato del gruppo Misto e presidente di Orizzonti Liberali Luigi Marattin –Si sta ponendo una questione di reciprocità, particolarmente importante per produttori come quelli italiani che fanno il grosso della fortuna sulla qualità del prodotto – ha aggiunto -Se non si difende la qualità prodotto e il libero scambio, si finisce per penalizzare le produzioni. È la questione che stiamo ponendo sul Mercosur e sugli altri accordi di libero scambio”.
12:00
Molinari (Lega): “Meloni non ha mandato per approvare il Rearm Eu”Fuori dall’aula, Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24 dice: “Non sono così convinto che il piano venga approvato, per due ragioni. La prima è che il Parlamento olandese si è già chiamato fuori perché è stata votata una mozione che prevede il cosiddetto ‘opting out’ in caso in cui la Commissione Europa autorizzi nuovo debito e Rearm Eu è proprio autorizzazione di nuovo debito, quindi abbiamo già un paese che si chiama fuori. La Germania si è fatta la sua modifica costituzionale fregandosene delle regole europee fregandosene del Rearm Eu, e l’Italia non approverà una risoluzione che dà a Meloni il mandato di approvare il Rearm Eu – ha concluso Molinari – La risoluzione parlerà della proposta di Giorgetti all’Ecofin e parlerà della volontà dell’Italia con i propri tempi di aumentare la propria difesa in linea con gli impegni del paese con la Nato. È questo che oggi la maggioranza dirà in Parlamento e ci aspettiamo che Meloni porti avanti questa posizione al Consiglio Europeo”.
11:58
Meloni in aula alla Camera: “Auguri a tutti i papà”“Approfitto per fare i miei auguri a tutti i papà dentro e fuori da quest’aula”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni esordisce in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo.
(ansa)
11:41
In aula arrivano anche i ministri leghisti Valditara e CalderoliAssenti per circa due ora tutti i ministri leghisti alla Camera. In un primo momento l’unico leghista presente è stato il titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Poi sono arrivati anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
11:40
Ancora caos in Aula, Fontana sospende seduta
Non si placano i toni nell’aula della Camera, al termine delle repliche di Giorgia Meloni. Nel momento in cui il ministro per gli Affari Ue Tommaso Foti doveva dare i pareri del governo alle risoluzioni è andato avanti lo scontro tra maggioranza e opposizioni e il presidente Lorenzo Fontana è stato costretto a sospendere la seduta.
11:33
Provenzano (Pd) a Meloni: “Preoccupazione? 130 bimbi uccisi è un crimine””È un tempo grave, è vero, finisce l’età della sicurezza. A fronte di questo sconvolgimento dovremmo avere tutti maggiore rispetto e misura delle parole che usiamo ma anche il dovere di non nasconderci e parlare chiaro: la rottura di Israele della tregua con i raid contro la Palestina non è solo un dramma ma è un crimine di guerra, sono morti oltre 130 bambini, mai così tanti bambini sono stati uccisi in un solo giorno e lei presidente Meloni ha espresso preoccupazione – ha detto in Aula della Camera il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano – Preoccupazione? Quell’atto merita la condanna più ferma e netta, possiamo non essere d’accordo sul conflitto, sulla sua risoluzione, ma su una cosa chiara dobbiamo esserlo e dirlo: il governo israeliano non può uccidere i bambini per mantenere il suo potere, per annientare un popolo e se lo fa come ha fatto ieri Netanyahu è un criminale di guerra che merita sanzioni e non immunità. Non si può rimanere in silenzio, non può farlo l’Europa e non può farlo l’Italia, il silenzio del governo non è degno della tradizione diplomatica italiana e del suo popolo”.
11:20
Carfagna: “Bene il sostegno del governo all’Ucraina””Viviamo un momento storico drammatico, che richiede a chiunque abbia responsabilità politiche e istituzionali senso di responsabilità. Bene perciò il sostegno incrollabile che il governo ha sempre mostrato nei confronti dell’Ucraina. E bene la capacità della presidente Meloni di portare sulla sua linea anche chi nutriva dubbi – ha affermato Mara Carfagna, deputata di Noi moderati-Centro popolare, intervenendo alla Camera – Occorre arrivare ad una pace giusta e duratura e l’unico modo per farlo è pretendere garanzie di sicurezza che scoraggino la Russia da future aggressioni. Il governo italiano può giocare un ruolo importante in questo”.

11:17
Fratoianni a Meloni: “L’Europa muore a Gaza”“Ieri lei presidente Meloni nell’aula del Senato ha detto che il tempo che stiamo attraversando è un tempo grave. Io penso che lei abbia ragione ed è per questo che credo che la discussione che stiamo facendo meriti il tentativo di misurarsi con questa gravità. E allora presidente Meloni mi faccia dire subito una cosa: l’Europa di oggi e soprattutto l’Europa di domani muore a Gaza – ha detto intervenendo in aula Nicola Fratoianni di Avs – Muore nell’incapacità di prendere parola una parola che sia qualcosa di più della richiesta perfino immorale e indegna di moderazione al governo criminale di Netanyahu, a chi per salvaguardare la propria carriera politica torna a bombardare i corpi dei bambini, il diritto internazionale ed ogni credibilità. L’Europa muore e con lei anche il nostro Paese e la nostra dignità nell’incapacità di dire basta, di chiedere sanzioni, di dire stop al trattato di associazione Ue-Israele, di riconoscere lo Stato palestinese. L’Europa muore in questa assenza di reazione”.

11:11
Alla Camera è arrivato il ministro leghista GiorgettiCon un’ora e mezzo di ritardo dall’inizio del dibattito in aula alla Camera è arrivato il ministro leghista dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. L’opposizione ha denunciato l’assenza dei ministri del Carroccio in aula durante la discussione in vista delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio europeo.

11:01
Molinari (Lega): “Assenti i nostri ministri? Nulla di orchestrato, solo questione di agenda”La replica di Riccardo Molinari (Lega) in Transatlantico: “Assenza ministri? Non c’è nulla di orchestrato. Solo questione di agenda, immagino. Io non li ho sentiti, ma sulla risoluzione c’è piena sintonia”.
Il leghista Riccardo Molinari
10:47
Ascani (Pd) a Meloni: “Prenda posizione: sta con l’Europa o con gli Usa!?””Dica qualcosa sui dazi! Prenda posizione! Faccia qualcosa! Quando stava tra questi banchi prendeva posizione su tutto. Lei da che parte sta, con l’Europa o con gli Usa?”, chiede la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, alla premier Giorgia Meloni presente in aula.di Concetto Vecchio
10:26
In aula è arrivato il vicepremier Antonio TajaniIl vicepremier Antonio Tajani è da poco arrivato in aula alla Camera dove è in corso la discussione generale sulla comunicazione del governo. Il ministro degli Esteri si è soffermato a parlare al suo arrivo con il ministro della Difesa Guido Crosetto prima di accomodarsi nella seconda fila dei banchi del governo all’estrema destra di Giorgia Meloni. Il ministro Matteo Salvini è invece impegnato a partecipare a un evento – programmato da tempo – al Parlamento europeo a Bruxelles. Assenti, ad ora, sui banchi delle opposizioni Elly Schlein e Giuseppe Conte.
10:15
Tra le citazioni Aldo Moro per Marattin (Misto) e Alcide De Gasperi per De Monte (FI)Il dibattito si è aperto con l’intervento di Luigi Marattin che ha posto l’accento sulla questione dei dazi. Isabella De Monte, per FI, ha sottolineato la necessità di “lavorare per una pace duratura anche con la deterrenza”. Tra le citazioni Aldo Moro per Marattin e Alcide De Gasperi per De Monte. La premier Meloni ascolta e prende appunti.
10:12
Meloni in aula, assenti i ministri leghistiLa premier Giorgia Meloni è in aula, alla sua destra sui banchi del governo il ministro Guido Crosetto con il quale all’entrata si è intrattenuta per qualche momento a inizio seduta. Ci sono, poi i ministri Tommaso Foti e Carlo Nordio. Alla sua sinistra i ministri Orazio Schillaci e Gilberto Pichetto Fratin. Assenti i ministri leghisti. I banchi dei parlamentari sono piuttosto pieni.
(ansa)
10:02
Faraone (Iv): “La risoluzione di maggioranza è acqua fresca”“La risoluzione di maggioranza è unitaria perché è vuota, non c’è nulla, è acqua fresca”, ha detto Davide Faraone (Iv) nel dibattito alla Camera sulle comunicazioni della premier Meloni su Consiglio europeo. Faraone ha sottolineato l’assenza dei ministri della Lega e la divergenza di posizioni tra i partiti di centrodestra sulla difesa europea e sul sostegno militare all’Ucraina.
09:59
Faraone (Iv) a Meloni: “La vostra unità è rappresentata dall’assenza dei ministri leghisti”Il vice-presidente di Italia Viva, intervenendo alla Camera, si rivolge a Meloni durante la discussione: “La vostra unità è rappresentata dall’assenza dei ministri leghisti al suo fianco. Almeno potreste chiamarli”.di Gabriella Cerami
Davide Faraone
09:56
Marattin, ex Pd e ex renziano, battezza in aula il suo partitino personale”È la prima volta che ho l’onore di parlare a nome del Partito liberal democratico”. L’emozione di Luigi Marattin, ex Pd, ex renziano, che battezza in aula il suo partitino personale.di Concetto Vecchio
09:49
Al via dibattito Camera su comunicazioni Meloni su ConsiglioÈ iniziato nell’aula della Camera il dibattito sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani. Nel complesso dovrebbe durare circa quattro ore.
09:37
Meloni alla Camera, al via discussione su comunicazioni in vista Consiglio
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata alla Camera per assistere alla discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma domani e dopodomani a Bruxelles. La premier ieri, dopo aver parlato al Senato, aveva consegnato il discorso a Montecitorio. Dopo gli interventi in Aula dei deputati (18 gli scritti a parlare in discussione, per un tempo complessivo di circa due ore) Meloni replicherà e, successivamente, si passerà alle dichiarazioni di voto e al voto delle risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari.
09:36
“Piano Rearm da modificare radicalmente”. E il Pd ritrova l’unitàUna battaglia all’ultima virgola. Lessicale. O, per dirla meglio, semantica. Sulle parole da utilizzare, la costruzione di alcuni periodi, la congruità di avverbi e aggettivi in grado di esaltare la nota ostilità di Elly Schlein al piano di riarmo o viceversa ammorbidirla, come chiesto dall’ala riformista. È il nodo che il Pd era chiamato a sciogliere per evitare di spaccarsi a Roma, come già era accaduto a Strasburgo, sulla risoluzione in vista del Consiglio europeo previsto per domani.L’articolo di Giovanna Vitale“Piano Rearm da modificare radicalmente”. E il Pd ritrova l’unità
di Giovanna Vitale
19 Marzo 2025

09:33
Meloni compatta la destra e si schiera con gli Usa: “No a rappresaglie sui dazi”Con l’Europa ma soprattutto con Trump. Attenta a non fare arrabbiare Matteo Salvini. Riarmo europeo, certo, ma senza condividerne il nome «roboante». Giorgia Meloni ieri ha tenuto insieme la sua maggioranza nel giorno delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo di Bruxelles sulla difesa dei paesi Ue. La risoluzione del centrodestra è passata con 109 voti favorevoli, 69 contrari, 4 astensioni. È il via libera a un documento in 12 punti, nel quale si cita “il sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l’auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace”. Nessun cenno al Rearm Europe.L’articolo di Concetto VecchioMeloni compatta la destra e si schiera con gli Usa: “No a rappresaglie sui dazi”
di Concetto Vecchio
19 Marzo 2025

08:58
Meloni in Aula: assenti i ministri leghistiGiorgia Meloni è in aula, alla sua destra sui banchi del governo il ministro Guido Crosetto con il quale all’entrata si è intrattenuta per qualche momento a inizio seduta. Ci sono, poi i ministri Tommaso Foti e Carlo Nordio. Alla sua sinistra i ministri Orazio Schillaci e Gilberto Pichetto Fratin. I banchi dei parlamentari sono piuttosto pieni.
