Morto George Foreman, leggenda della boxe

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George Foreman, uno dei più grandi pugili della storia e due volte campione del mondo dei pesi massimi, è morto all’età di 76 anni. La notizia è stata confermata dalla famiglia in un comunicato diffuso sui social.

Foreman sarà ricordato non solo per la sua straordinaria carriera sportiva, ma anche per la sua incredibile capacità di reinventarsi. La sua ascesa nel mondo della boxe lo portò a conquistare il titolo mondiale nel 1973, quando sconfisse Joe Frazier a Kingston, in Giamaica. Tuttavia, la sua carriera subì una battuta d’arresto con la celebre sconfitta contro Muhammad Ali nel leggendario incontro “Rumble in the Jungle” del 1974, tenutosi a Kinshasa, nell’attuale Repubblica Democratica del Congo.

Kinshasa, Zaire - 1974: (L-R) George Foreman (left) and Muhammad Ali boxing at Zaire Stade du 20 Mai, The Rumble in the Jungle, October 30, 1974. (Photo by Ken Regan /Disney General Entertainment Content via Getty Images)
Kinshasa, Zaire – 1974: (L-R) George Foreman (left) and Muhammad Ali boxing at Zaire Stade du 20 Mai, The Rumble in the Jungle, October 30, 1974. (Photo by Ken Regan /Disney General Entertainment Content via Getty Images) 

Dopo il ritiro dal ring nel 1977, Foreman divenne ministro della Chiesa del Signore Gesù Cristo e si dedicò ad attività filantropiche. Tuttavia, nel 1987, in una delle più grandi imprese della storia dello sport, tornò a combattere per raccogliere fondi per il suo centro giovanile in Texas. Con una determinazione straordinaria, vinse 24 incontri consecutivi prima di perdere contro Evander Holyfield nel 1991. Tre anni dopo, nel 1994, scrisse una pagina indelebile della boxe, diventando il campione del mondo dei pesi massimi più anziano della storia, a 45 anni, grazie alla vittoria su Michael Moorer.

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(afp)

Oltre al suo talento sul ring, Foreman divenne un volto noto anche al di fuori della boxe, grazie alla sua attività di imprenditore. Il suo nome è infatti legato al famoso “George Foreman Grill”, un elettrodomestico da cucina che ha riscosso un enorme successo commerciale. Nel 1999, la Salton Inc. pagò Foreman 137,5 milioni di dollari per l’uso del suo nome nel marchio del grill.

Nato il 10 gennaio 1949 a Marshall, Texas, e cresciuto a Houston, Foreman ebbe un’infanzia difficile. Lasciò la scuola in giovane età e si trovò coinvolto in attività criminali prima di essere “salvato” dal programma federale Job Corps, che gli diede l’opportunità di avvicinarsi alla boxe. A soli 19 anni vinse la medaglia d’oro olimpica ai Giochi di Città del Messico nel 1968, un successo che segnò l’inizio della sua straordinaria carriera.

La sua vita personale fu altrettanto intensa: si sposò cinque volte e ebbe dieci figli, tra cui cinque maschi, tutti chiamati George.

Foreman lascia un’eredità indelebile nello sport e oltre, rappresentando un simbolo di resilienza e trasformazione. “Un campione olimpico, due volte campione del mondo, un uomo rispettato e una forza per il bene”, ha dichiarato la sua famiglia nel comunicato. “Ha lottato per proteggere il suo nome e il suo lascito, sempre con disciplina e convinzione”.

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