Se fosse stato alla Camera, Fausto Bertinotti avrebbe reagito “tirando un libro” all’intervento in cui la premier Giorgia Meloni ha citato alcuni passaggi del manifesto di Ventotene per affermare che quella non è la sua Europa. Lo ha spiegato lo stesso ex leader di Rifondazione comunista, ospite di In altre Parole, su La7, sottolineando che “un limite è stato oltrepassato”. Insorge Fratelli d’Italia: “Instiga la violenza”.
“A trasgressione, trasgressione”, la risposta di Bertinotti che si definisce un “non violento”. “Meloni è abituata a fare un discorso istituzionale in apertura del dibattito e una trasgressione nel finale in cui si propone come leader, neanche di partito ma di fazione. Non sto parlando del mito, di persone situazioni che non possono essere sottoposte a critica – ha continuato l’ex presidente della Camera riferendosi al manifesto di Ventotene – Si può. Ma se tu stai parlando di un atto considerato fino all’altro ieri fondativo della Repubblica italiana, fino all’altro ieri tutti, compreso il Movimento sociale italiano, avevano un atto di rispetto nei confronti di Ventotene, che veniva sempre pluricitata, e tu invece irrompi contro gli estensori del testo che stavano al confino… Io, che sono non violento, di fronte a questa trasgressione avrei lanciato un oggetto contundente verso la presidente del Consiglio, prendendola o non prendendola, questo va da sé, e facendomi espellere”.
Per Bertinotti “un limite è stato oltrepassato. Devo comunicare al popolo che così non si può fare nel Parlamento della Repubblica italiana. Per cui faccio un atto per cui mi condanno poi, ma intanto ti tiro un libro, che è sempre una buona cosa. E magari anche ti serve poi…”.
Insorge il partito della premier. “La sinistra in questa settimana sta mostrando il suo volto peggiore”, ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami riferendosi anche alla risposta piccata di Romano prodi a una giornalista sul manifesto di Ventotene. Stessa considerazione fatta da Salvo Sallemi, vicecapogruppo dei senatori di Fratelli d’Italia. Per Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di FdI “la sinistra, sempre più accecata dall’odio per i successi del governo Meloni e incapace di accettare il ruolo centrale che grazie a Giorgia Meloni l’Italia ha conquistato sulla scena internazionale, sta sprofondando nella disperazione, alimentando un clima di rabbia e violenza”.