“Il ricorso va accolto accertando la corresponsabilità dell’Amministrazione per il danno subito dal ricorrente”, al quale spetta il risarcimento per i danni subiti. Così il Tar del Lazio ha motivato con sentenza un ricorso proposto da un carabiniere rimasto vittima dell’azione terroristica compiuta il 12 novembre 2003 quando un’autobomba fu lanciata contro il contingente militare italiano presso la base “Maestrale” di stanza a Nassiriya, in Iraq.
Strage di Nassiriya, i familiari delle vittime: “Siamo ancora in attesa delle medaglie d’oro”
Massimo Calandri
12 Novembre 2023

Il militare con l’impugnativa aveva dedotto in premessa le varie pronunce giurisprudenziali nazionali che nel tempo hanno accertato “colpevoli negligenze dei comandi militari nella predisposizione delle difese della base, con conseguente affermazione della corresponsabilità del Ministero della difesa nell’evento”, allegando di aver subito gravi ed invalidanti conseguenze che ne avevano comportato il riconoscimento dello status di vittima del dovere e, di seguito, la sua collocazione in congedo assoluto per sopravvenuta inidoneità al servizio militare incondizionato nell’Arma.