Si è trasformata in tragedia la scomparsa di Ilaria Sula, 22 anni. Questa mattina all’alba è stato ritrovato il corpo della studentessa di Statistica alla Sapienza, scomparsa lo scorso 25 marzo dalla sua casa a Roma. Il corpo della giovane è stato ritrovato in un’area boschiva in fondo ad un dirupo nei pressi del comune di Poli, a 40 chilometri di Roma, all’interno di un valigione.
Interrogato l’ex fidanzato
Fermato l’ex fidanzato, in corso l’interrogatorio da parte dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, della procura di Roma. Stando alle prime informazioni il ragazzo avrebbe accoltellato più volte Ilaria prima di chiuderla in una valigia e cercare cosi di disfarsi del corpo. Non è escluso che sia stato proprio lui a indicare il luogo del ritrovamento della vittima. Le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il giovane di origini filippine avrebbe continuato a far funzionare il cellulare della studentessa rispondendo a messaggi e postando storie sui social anche dopo la morte della giovane.
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07 Marzo 2025

Indagano gli investigatori della Squadra Mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo. Sula era uscite in serata, alle 21 senza salutare le coinquiline e non aveva più risposto ai messaggi whatsapp. Si indaga per omicidio. Accertamenti da parte della polizia in un appartamento in via Homs nel quartiere Africano, dove la ragazza avrebbe fatto un passaggio prima di sparire nel nulla.
Ilaria Sula studiava alla Sapienza
Ilaria Sula era originaria di Terni. La famiglia angosciata aveva sporto denuncia al commissariato San Lorenzo. Il suo nome era stato inserito nella banca dati interforze. Subito erano scattate le ricerche delle forze dell’ordine, numerosi gli appelli sui social.
Ilaria condivideva un appartamento nel quartiere universitario di San Lorenzo con quattro studentesse. “È uscita di casa alle 21.30 di martedì 25 marzo, senza salutare – avevano raccontato – non ha detto a nessuno dove andava. Non ci abbiamo visto nulla di strano. Però da allora non l’abbiamo più vista né sentita”.
Si era scambiata però qualche messaggio Whatsapp con gli amici e con altre coinquiline: è su quei messaggi che ora indagano ora gli investigatori.
Poi da sabato 29 marzo aveva smesso di rispondere a chiunque e allora le coinquiline hanno avvisato la famiglia e sono andate a sporgere la denuncia alla polizia.