Corsa a due, con quindici candidature. Guidano le nomination ai David di Donatello 70 Parthenope di Paolo Sorrentino e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, seguiti da una serie-film, L’arte della gioia di Valeria Golino, a quota quattordici e da Vermiglio di Maura Delpero, Gran premio della giuria all’ultima Mostra di Venezia. C’è da segnalare che, per la prima volta, tre registi candidati su cinque sono donne. Francesca Comencini, Valeria Golino e Maura Delpero. A loro si aggiunge una candidata nella categoria di regista esordiente, Margherita Vicario..
Il David degli Spettatori è stato assegnato a Diamanti di Ferzan Ozpetek.
La cerimonia di assegnazione è prevista il 7 maggio.

Berlinguer e Parthenope
Il film di Andrea Segre riporta sul grande schermo la figura di Enrico Berlinguer, intrecciando storia politica e memoria collettiva in un ritratto personale e pubblico del segretario del PCI, mentre Sorrentino firma un racconto intenso e poetico dedicato a Napoli e al femminile: una giovane donna, Parthenope, attraversa mezzo secolo di trasformazioni sociali e interiori, tra identità, desiderio e appartenenza.
Berlinguer – La grande ambizione è candidato come miglior film, tra le altre quella per la regia di Andrea Segre, per Elio Germano che interpreta il segretario del Pci come attore protagonista e Roberto Citran come non protagonista nel ruolo di Aldo Moro, per la sceneggiatura originale di Segre con Marco Pettenello e per il produttore e per miglior compositore, Iosonouncane.
Per quanto riguarda Parthenope, tra le candidature quelle al miglior film, alla regiadi Paolo Sorrentino, alla sceneggiatura originale, al protagonista Silvio Orlando, alla protagonista Celeste Della Porta e alla non protagonista Luisa Ranieri.

L’arte della gioia e Vermiglio
Tre registe su cinque candidati alla migliore regia. L’arte della gioia di Valeria Golino, la serie uscita in sala in due parti, corre per quattordici statuette. E’ la trasposizione del romanzo postumo di Goliarda Sapienza. Una saga femminile, ribelle e sensuale, che attraversa il Novecento con la voce indimenticabile di Modesta. Stessa quota per Vermiglio di Maura Delpero.
L’arte della gioia è stata candidata per film, e, tra le altre, per la regia a Valeria Golino, la protagonista Tecla Insolia e le due non protagoniste Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi, come pure l’attore non protagonista Guido Caprino. Per la sceneggiatura non originale firmano con Golino anche Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo.
Saranno Mika ed Elena Sofia Ricci i presentatori della prossima edizione dei David di Donatello, il 7 maggio. I due conduttori prendono il posto di Carlo Conti che dopo 7 edizioni consecutive ha deciso quest’anno di non condurre la kermesse televisiva del premio cinematografico per i troppi impegni.