Ha appena fatto dietrofront nella sua campagna storica contro i vaccini. Ma il segretario alla Sanità americano Robert F. Kennedy Jr ha già spostato l’attenzione su un’altra crociata dichiarando che intende raccomandare ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) – una sorta di istituto superiore della Sanità – di smettere di consigliare di mettere il fluoro nell’acqua. Si tratta di una battaglia che il nipote di Jfk porta avanti da anni.
Secondo quanto riportato da Politico, l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti ha annunciato che sta esaminando “nuove analisi scientifiche” sui potenziali rischi per la salute del fluoro nell’acqua potabile, una misura adottata negli Usa negli anni 50 quando l’igiene dentale era ancora poco diffusa.
Il mese scorso lo Utah è diventato il primo Stato a vietare la sostanza, superando l’opposizione di dentisti e organizzazioni sanitarie nazionali secondo i quali la mossa avrebbe portato a problemi di salute soprattutto per le comunità a basso reddito.
Nel 1950 i funzionari federali hanno approvato la l’introduzione del fluoro nell’acqua per prevenire la carie e nel 1962 hanno stabilito delle linee guida sulla quantità da aggiungere. Kennedy ha definito il fluoro una “pericolosa neurotossina” e ha affermato che è stato anche associato ad artrite, fratture ossee e malattie della tiroide. Alcuni studi hanno suggerito che tali collegamenti potrebbero esserci ma a livelli di fluoro superiori a quelli raccomandati.