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Dazi, Meloni sull’incontro con Trump: “Faremo del nostro meglio””Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla cerimonia dei Premi Leonardo, a Villa Madama, riferendosi alla missione a Washington, dove giovedì incontrerà il presidente degli Usa Donald Trump. “Noi stiamo cercando di fare il nostro meglio per rafforzare la competitività del sistema – ha aggiunto – ma se poi gli imprenditori non ci credessero sarebbe inutile. Come sarebbe più difficile per gli imprenditori fare il loro lavoro se la politica non fosse al loro fianco. Vediamo come va nelle prossime ore, non sento alcuna pressione (ha detto con ironia, ndr). Abbiamo superato ostacoli ben peggiori”.
17:03
Trump: “Cina brutale con gli agricoltori Usa. Boeing? Hanno rinnegato gli accordi”“È interessante notare che hanno appena rinnegato il grande accordo con Boeing, affermando che ‘non prenderanno possesso’ di aerei su cui si sono completamente impegnati”. Lo scrive Donald Trump sul suo social network Truth, in un messaggio in cui interviene sulla “guerra commerciale” con la Cina. “I nostri agricoltori sono grandi, ma proprio per la loro grandezza, sono sempre in prima linea con i nostri avversari, come la Cina, ogni volta che c’è un negoziato commerciale o, in questo caso, una guerra commerciale”, scrive il presidente Usa, sottolineando che “la Cina è stata brutale” con gli agricoltori americani.”I nostri agricoltori sono grandi, ma proprio per la loro grandezza, sono sempre in prima linea con i nostri avversari, come la Cina, ogni volta che c’è un negoziato commerciale o, in questo caso, una guerra commerciale”, scrive il presidente Usa, sottolineando che “la Cina è stata brutale” con gli agricoltori americani.
16:55
Bloomberg: “Pochi progressi tra Usa e Ue sui dazi”L’Ue e gli Stati Uniti hanno fatto pochi progressi nel colmare le differenze sul commercio e i funzionari americani hanno indicato che la maggior parte dei dazi sull’Ue non saranno rimossi immediatamente. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali gli Stati Uniti avrebbero finora respinto la proposta dell’Ue sulla rimozione di tutte le tariffe sui beni industriali, incluse le auto. Washington avrebbe suggerito che alcuni dei dazi potrebbero essere compensati con un aumento degli investimenti e delle esportazioni.
16:39
Orsini a Meloni: gli imprenditori italiani e dell’Europa produttiva sono tutti con lei “Lei non è sola: gli imprenditori italiani e dell’Europa produttiva sono tutti con lei. Siamo fiduciosi nella missione che farà in questi giorni”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, alla cerimonia dei Premi Leonardo a Villa Madama, rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presente alla premiazione, che giovedì sarà a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
16:14
Ryanair: O’Leary, con dazi potremmo mettere in pausa gli ordini da BoeingIl ceo di Ryanair, Michael O’Leary, ha minacciato di ritardare le consegne degli aerei Boeing ordinati se i costi aumenteranno a causa dei dazi doganali imposti dagli Stati Uniti. La compagnia low cost irlandese dovrebbe ricevere 25 nuovi Boeing a partire da agosto, ma in un’intervista al Financial Times, O’Leary ha affermato di non aver bisogno di questi aerei prima di “marzo, aprile 2026”. Per questo, se i dazi ora sospesi entreranno in vigore, è “molto probabile” che la compagnia possa ritardare la consegna fino a quando “prevarrà il buon senso”. Ryanair non è l’unica in questa presa di posizione. La Cina ha infatti ordinato alle sue compagnie aeree di sospendere l’accettazione di Boeing e l’acquisto di attrezzature aeronautiche statunitensi, in risposta ai dazi imposti dagli States. Il problema è tuttavia avvertito anche dalle compagnie aeree che temono di pagare i dazi annunciati dall’Europa, e per ora sospesi, in risposta all’offensiva commerciale americana. La scorsa settimana, Ed Bastian, amministratore delegato di Delta Air Lines, ha dichiarato che la compagnia aerea statunitense avrebbe rinviato i suoi ordini ad Airbus anziché pagare i dazi. Secondo la società di consulenza aeronautica Cirium, Delta dovrebbe ricevere quest’anno 10 jet wide-body dagli stabilimenti europei di Airbus.
Un Boeing 737 di Ryanair
15:52
Europa conferma rialzo, Milano allunga a +2%Le Borse restano sostanzialmente positive, con l’avvio di Wall Street in lieve rialzo. Milano allunga più degli altri listini con il Ftse Mib che tocca un +2%. Francoforte tiene a +1% nonostante il crollo dell’indice Zew che ha segnato il calo più forte dal 2022. Madrid sale dell’1,6%, Londra dello 0,9%. La più cauta resta Parigi (+0,27%) zavorrata dal lusso con il il tonfo di Lvmh (-7,6%) che paga la delusione del mercato per la trimestrale e viene sorpassata da Hermes per capitalizzazione.
Lo spread inverte la rotta. Il differenziale tra Btp e Bund lima e oscilla su quota 117 punti con il rendimento del decennale stabile al 3,71%. Sempre in calo tra le commodity il petrolio. Il Wti cede un quarto di punto percentuale a 61,4 dollari al barile mentre il brent scende dello 0,2% sotto i 65 dollari. Il prezzo del gas prosegue sopra i 35 euro al megawattora con un rialzo del 2 per cento.
L’euro si conferma in calo sul dollaro con il quale scambia a 1,1310.
15:45
Wall Street apre in lieve rialzo, Boeing -2% dopo CinaAvvio cauto e in lieve rialzo per Wall Street, con gli investitori che soppesano gli sviluppi della guerra commerciale con le crescenti speranze di una sospensione temporanea dei dazi sulle auto. Nei primi scambi il Dow Jones è poco sopra la parità a +0,10% a 40.568,15 punti, lo S&P 500 sale dello 0,18% a 5.415,63 punti e il Nasdaq dello 0,3% a 16.78,07 punti. Ieri il presidente Trump ha dichiarato che sta valutando esenzioni temporanee dai dazi per veicoli e ricambi auto importati, con l’obiettivo di dare ai produttori più tempo per incrementare la produzione negli Stati Uniti.Allo stesso tempo, il Dipartimento del Commercio ha annunciato una nuova indagine sulle implicazioni per la sicurezza nazionale delle importazioni di semiconduttori e prodotti farmaceutici, una mossa vista come un passo avanti per l’introduzione di nuovi dazi in quei settori. Inoltre, gli investitori stanno monitorando le trimestrali in arrivo. Il titolo di Bank of America guadagna oltre il 4% dopo aver superato le previsioni di utili e ricavi. Johnson & Johnson, d’altra parte, ha perso l’1%, sebbene gli utili dell’azienda abbiano superato le stime. Nel frattempo, Boeing ha perso circa il 2% a seguito delle notizie secondo cui la Cina avrebbe ordinato alle sue compagnie aeree di sospendere le consegne di aerei Boeing.
15:20
Hermes supera Lvmh e diventa casa di lusso con maggiore valore al mondoHermes è diventata la casa di lusso con il maggior valore al mondo, superando di un soffio Lvhm. Il marchio guidato da Bernard Arnault, con il forte ribasso odierno (al momento pari al 7,7% a 489 euro) causato dalle deludenti vendite trimestrali, è scivolato al secondo posto. La capitalizzazione di Lvmh al momento è infatti pari a 245 miliardi di euro, mentre quella di Hermes (-0,9% a 2.328 euro) a 246 miliardi. La base di clienti ultra-ricchi, l’esclusività dei suoi beni e la produzione strettamente controllata hanno permesso alla casa della Birkin di resistere al recente rallentamento del settore del lusso – che ha subito il contraccolpo della frenata dell’economia cinese e dei dazi Usa – meglio dei suoi rivali. Questa esclusività è stata riflessa anche sul mercato: le azioni sono scambiate a 50 volte gli utili, un multiplo molto più alto di qualsiasi altro nome del lusso.

Così Hermes ha progressivamente colmato il divario di valore di mercato con Lvmh. Il produttore della Kelly e delle Birkin “gode probabilmente del più alto potere di determinazione dei prezzi, grazie all’impareggiabile desiderabilità del suo marchio”, scrivono gli analisti di Barclays, spiegando che il marchio non avrà bisogno di aumentare i prezzi quanto i rivali per compensare l’impatto delle tariffe di Trump sui suoi margini di profitto. Inoltre mentre Bernard Arnault ha trasformato il gruppo in un’azienda con più di 80 marchi, che produce borse, gioielli e liquori di alta gamma, Hermes è rimasto un gruppo monomarca. Nel 2010, Arnault ha accumulato una partecipazione nell’azienda, nella speranza di portarla nella sua scuderia, ma le sue avances sono state respinte dal cda della rivale.
15:02
Rapporto Usa: Big Tech ha eluso 278 miliardi di tasse in 10 anniLe grandi aziende tecnologiche americane note come “Silicon Six” hanno pagato quasi 278 miliardi di dollari in meno di imposte sul reddito nell’ultimo decennio rispetto all’aliquota di legge per le aziende statunitensi che realizzano gli stessi profitti. E’ quanto denuncia la Fair Tax Foundation (Ftf) in un suo rapporto, riportato dal Guardian. Amazon, Meta, Alphabet, Netflix, Apple e Microsoft hanno generato 11.000 miliardi di dollari di fatturato e 2.500 miliardi di dollari di utili negli ultimi 10 anni. Tuttavia hanno versato in media il 18,8% di imposte nazionali e federali, rispetto a una media del 29,7% negli Stati Uniti, secondo la Fair Tax Foundation (FTF), secondo cui le Silicon Six hanno “integrato” l’elusione fiscale nei loro modelli di business.
14:47
Salgono utile e ricavi, Citigroup meglio delle atteseCitigroup ha archiviato il primo trimestre un utile in crescita del 21% a 4,1% miliardi di dollari su ricavi in aumento del 3% a 21,60 miliardi. I risultati sono migliori delle attese degli analisti.
14:36
Milano +1,4% con Stellantis, Leonardo e UnicreditLa Borsa di Milano resta la più tonica tra le europee. Il Ftse Mib sale dell’1,4% a 35.492 punti. Sempre in spolvero Stellantis (+4,3%) con la potenziale tregua sui dazi per le auto annunciata dal presidente Usa, Donald Trump. Sale tra i titoli della difesa Leonardo (+3,17%). In prima fila tra i bancari Unicredit (+2,7%) all’indomani del via libera dell’Antitrust tedesco ad acquisire fino al 29,9% di Commerzbank. Di buon passo Mps (+2,47%) e Mediobanca (+2,33%) in attesa dell’assemblea di giovedì chiamata, tra l’altro, a deliberare sull’aumento a servizio dell’offerta su Piazzetta Cuccia da parte del Monte. Sul versante opposto le vendite piegano Amplifon (-3,5%), Campari (-2,3%) e la moda con Moncler soprattutto (-1,43%), quest’ultima in scia al tonfo a Parigi di Lvmh (-7,7%) su una trimestrale che ha deluso. Si allarga ancora lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund sale a 119 punti con il rendimento del decennale italiano che allunga di quattro punti base al 3,71%.
14:34
Elkann: “In Europa percorso irrealistico di elettrificazione””In Europa, le normative sulle emissioni di Co2 hanno imposto un percorso irrealistico di elettrificazione, scollegato dalla realtà del mercato. In effetti, i governi europei hanno ritirato, a volte bruscamente, gli incentivi all’acquisto e l’infrastruttura di ricarica rimane inadeguata. Di conseguenza, i consumatori tardano a passare ai veicoli elettrici”. Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann. “Negli Stati Uniti, l’industria automobilistica è gravemente colpita dai dazi. Oltre al dazio del 25% imposto sui veicoli, siamo colpiti da una serie di dazi aggiuntivi, tra cui quelli su alluminio, acciaio e componenti” ha aggiunto Elkann.
14:33
Bank of America chiude il trimestre sopra le attese, utile +11%Bank of America ha chiuso il primo trimestre sopra le attese degli analisti. L’utile è salito dell’11% a 7,4 miliardi di dollari mentre i ricavi sono saliti del 5,9% a 27,51 miliardi. “Anche se ci troveremo ad affrontare un possibile cambiamento dell’economia in futuro, riteniamo che gli investimenti disciplinati che abbiamo effettuato per una crescita di alta qualità resteranno una fonte di forza”, ha detto Brian Moynihan, l’amministratore delegato.
14:20
De Molli (Teha): “Da agroalimentare allarmismo eccessivo per dazi”Per i dazi, nelle aziende dell’agroalimentare “c’è un eccessivo allarmismo, con l’obiettivo di chiedere sovvenzioni o aiuti. Io mi rifaccio al pensiero di Einstein quando dice, a proposito di questo aspetto, che se vuoi rimanere ottimista devi concentrarti sulle soluzioni, non sui problemi”. Così Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di Teha (The European House – Ambrosetti), a margine della IX edizione del Forum ‘La Roadmap del Futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni’ al Palazzo Lombardia di Milano.
14:09
A.Fontana: “No isteria sui dazi, cerchiamo di ragionare con Trump”Sui dazi “non bisogna lasciarsi prendere dall’isteria né dal terrore. Andiamo con calma, adesso ci saranno incontri” come il viaggio in America della premier Giorgia Meloni, quindi “cerchiamo di ragionare con il presidente Donald Trump”, con gli Stati Uniti “che restano e resteranno sempre il nostro principale alleato con il quale dobbiamo trovare una soluzione che non crei danni a noi né a loro”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della presentazione della IX edizione del forum ‘La road map del futuro del Food&Beverage’ al Palazzo Lombardia di Milano. “Secondo me discutendo una soluzione la si può certamente trovare” ha aggiunto.
13:44
Petrolio: anche Aie taglia stima domanda 2025 per i daziDopo l’Opec anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) rivede al ribasso la crescita della domanda globale di petrolio nel 2025 a causa delle crescenti tensioni commerciali legate ai dazi Usa, che stanno incidendo sulle prospettive economiche. “Dopo un periodo di relativa calma, i mercati petroliferi mondiali sono stati scossi da una valanga di annunci di tariffe all’inizio di aprile”, ha affermato l’Aie nel suo rapporto mensile. “Mentre le importazioni di petrolio, gas e prodotti raffinati hanno beneficiato delle esenzioni tariffarie annunciate dagli Stati Uniti, il timore che queste misure possano alimentare l’inflazione, rallentare la crescita economica e intensificare le controversie commerciali ha pesato sui prezzi del petrolio”, ha si legge nel report. Secondo l’Aie, i prezzi di riferimento del petrolio greggio sono crollati ai “livelli più bassi degli ultimi quattro anni”.
13:19
Borsa Milano: amplia rialzo (+1,65%) con banche e automotive La Borsa di Milano amplia il rialzo confermando, dopo i recenti ribassi, il trend positivo grazie alla parziale schiarita sui dazi proposti dall’amministrazione Trump. Il Ftse Mib sale dell’1,65% a quota 35.577 punti. Sul listino, Tim poco mossa; ben intonati i titoli dell’automotive con Stellantis a +4% e Pirelli +3,14%, favoriti dalla possibilità che gli Usa sostengano il comparto. Positivi anche gli energetici principali con Enel ed Eni rispettivamente a +0,64 e +1,08 per cento. Capitolo finanziari: Mps +2,89%, Mediobanca +2,73%, Unicredit +2,96%, Intesa +2,33%, Generali +1,08%
13:10
Dazi: Moratti, Europa reagisca unita con urgenza e rapidità
Di fronte alle tensioni prodotte dai dazi è necessario ‘reagire come Europa’ e soprattutto farlo con ‘urgenza e rapidità”. Così Letizia Moratti, nel ruolo di co-fondatrice della fondazione san Patrignano, parlando al Sustainable economy, organizzato assieme a Confindustria. ‘Sia come Italia che come Europa – prosegue – vediamo segnali di affaticamento, dobbiamo capire che siamo entrati in una fase nuova. Bisogna agire in maniera diversa e cambiare paradigma’ perchè si moltiplicano ‘fattori critici che impattano sulla nostra economia’.
12:59
Dazi: portavoce Ue, “con Usa non è dialogo tra sordi”Quello di ieri tra il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic e le controparti americane a Washington sui dazi “non è stato un dialogo tra sordi”, ma un incontro “molto focalizzato e produttivo”. Lo dice il portavoce della Commissione Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Serve però, ammette, “un livello di impegno aggiuntivo da parte degli Usa per consentire alla palla di continuare a rotolare”.
12:44
“Dazi siamo solo al secondo giorno, abbiamo creato una finestra di 90 giorni”Con gli Stati Uniti d’America sui dazi “abbiamo creato una finestra di 90 giorni. Siamo solo al secondo giorno su 90: dobbiamo dare un pò di tempo” ai negoziati tra le parti perché possano avere luogo. Lo sottolinea il portavoce della Commissione Europea al Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
12:39
Descalzi (Eni): “Sull’energia Cina e Usa hanno una strategia, Europa no””Paesi come Cina e Stati Uniti si sono concentrati su una strategia per poter avere energia. La Cina non ne aveva ma ha fatto una strategia a lungo termine. L’Europa, prima della crisi energetica, non ha mai pensato a una strategia energetica, non ha una strategia di sicurezza energetica. Ogni Paese europeo ha pensato a un mix energetico differente e questo chiaramente ha impattato in termini di costi, di sviluppo e di sicurezza”. Lo ha affermato l’ad di Eni, Claudio Descalzi, intervenendo al Sustainable economy forum 2025 organizzato da Confindustria a San Patrignano.“È vero che le tariffe stanno distruggendo valore, hanno distrutto per noi più di 10 miliardi di capitalizzazione nel giro di 4-5 giorni. Le tariffe sono dannose, ma è ancora più dannoso non guardare al futuro in modo strategico”: sul fronte energetico, l’Europa “si è occupata degli ultimi sei anni dell’offerta senza mai guardare alla domanda, incappando in tutti quei problemi che gli altri sono riusciti a evitare”.
12:13
Ue: “Sui dazi stiamo facendo nostra parte, ora tocca a Usa”“L’Ue sta facendo la sua parte. Ora è necessario che gli Stati Uniti definiscano la loro posizione. Come in ogni negoziato, questa deve essere una strada a doppio senso, un impegno a doppio senso, con entrambe le parti che portano qualcosa al tavolo”. Lo rende noto Olof Gill, portavoce della Commissione Ue, in merito alla missione del commissario Maros Sefcovic negli Usa. “Abbiamo proposto di continuare a lavorare a livello di esperti per esplorare ulteriormente il terreno per un accordo reciprocamente vantaggioso. In questa fase, non è ancora previsto un ulteriore incontro a livello di commissario”, aggiunge.
12:01
Ue: “Sul tavolo Usa zero dazi per beni industria e auto”Nel corso degli incontri di ieri del commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, sul tavolo sono stati posti “la nostra offerta di lavorare per ottenere tariffe reciproche zero per zero per tutti i beni industriali, comprese le automobili, il tema della sovraccapacità globale nei settori dell’acciaio e dell’alluminio, la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento nei semiconduttori e nei prodotti farmaceutici”. Lo rende noto un portavoce della Commissione Ue, sottolineando che Bruxelles “continuerà ad affrontare questi colloqui in modo costruttivo. È chiaro che saranno necessari notevoli sforzi congiunti” per un’intesa.
11:45
Antitrust: “Dazi gravemente distorsivi della concorrenza””Il sistema del commercio internazionale, a lungo fondato sull’integrazione produttiva e sul libero scambio, è oggi scosso dall’introduzione di un pervasivo reticolo di dazi e di altre misure non tariffarie, gravemente distorsivi del confronto concorrenziale tra imprese e tra Paesi”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, durante la presentazione della Relazione annuale.
(ansa)“In un contesto di relazioni commerciali tese, la tradizionale vocazione agli scambi internazionali e la stretta integrazione nelle filiere produttive globali rendono l’economia europea particolarmente esposta alle fluttuazioni dei mercati e alle nuove spinte protezionistiche. Per questo, la crescita nell’attuale scenario è sempre più legata al rafforzamento del modello europeo di sviluppo affinchè, valorizzando pienamente il mercato unico, si riducano le vulnerabilità strutturali e la dipendenza da fattori esterni, colmando il divario di produttività e innovazione rispetto ad altre economie”.
11:24
L’indice Zew in Germania scende ampiamente sotto le stimeL’indice dell’Istituto Zew sul sentiment degli investitori istituzionali tedeschi in aprile è sceso a -14 punti, contro una stima degli analisti di 10,6. Nell’aprile scorso l’indice era a 51,6 punti.
11:23
Orsini: “Il problema maggiore è l’incertezza, manca visione””Io credo che il problema più importante in questo momento sia l’incertezza”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nel suo intervento al Sustainable Economy Forum in corso a San Patrignano. “Quello che comunque frena la capacità dei nostri imprenditori è il non avere una visione. I nostri imprenditori sono pronti ad avere una visione, ma in questo momento serve avere le idee chiare in Italia e in Europa”.
11:10
Giorgetti: “L’Italia sarà all’altezza delle sfide mondiali””L’Italia sarà all’altezza delle sfide che il quadro internazionale impone”. Lo afferma Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze. “Lo scenario che viviamo deve suscitare determinazione a trovare risposte adeguate a invertire molti trend del sistema finanziario europeo, come il continuo delisting, il deflusso di capitali verso altre giurisdizioni, il sottodimensionamento mercati azionari e anche ritardo nel venture capital”, aggiunge Giorgetti intervenendo in video collegamento al Salone del risparmio di Milano.
10:56
La Cina blocca le consegne di nuovi aerei BoeingLa Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing nell’ambito della guerra commerciale “occhio per occhio” che ha visto il presidente americano Donald Trump imporre dazi fino al 145% su tutto l’import di beni made in China. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. Pechino ha anche chiesto alle compagnie aeree mandarine “di sospendere qualsiasi acquisto di attrezzature e componenti aeronautici da aziende statunitensi”. Pechino ha già annunciato tariffe di ritorsione del 125% sui prodotti made in Usa oltre ad altre misure.
10:35
Bankitalia: A febbraio il debito torna sopra 3.000 miliardiA febbraio il debito pubblico è ritornato sopra i 3.000 miliardi per effetto della crescita delle “disponibilità liquide del Tesoro”. E’ quanto afferma la Banca d’Italia secondo cui, lo scorso febbraio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 42,6 miliardi rispetto a gennaio, risultando pari a 3.024,3 miliardi. Quota 3.000 miliardi era già stata superata a novembre (3.005, 6 miliardi) per poi ridiscendere sotto questa soglia nei due mesi successivi. L’incremento riflette quello delle disponibilità liquide del Tesoro (26,2 miliardi, a 76,1), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (15,7 miliardi), e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati e della variazione dei tassi di cambio (0,7).
10:33
Europa in ordine sparso, Milano +1,3%Borse europee in ordine sparso all’indomani della tregua annunciata dal presidente Usa Donald Trump sui dazi per le auto. Francoforte (+1,44%) è la migliore davanti a Milano (Ftse Mib +1,2%), Madrid (+1,18%), Londra (+0,88%) e Parigi (+0,3%), che sconta il calo dei titoli del lusso dopo il crollo di Lvmh (-8%) all’indomani di una trimestrale deludente. Sotto pressione anche Christian Dior (-7,23%), Burberry (-3,9%) e Kering (-2,9%) insieme a Hermes (-1,66%), che strappa il primato di titolo a maggior capitalizzazione a Lvmh. Positivi i future Usa, mentre gli occhi degli investitori guardano a giovedì prossimo, quando la Bce annuncerà un probabile taglio di 25 punti base ai tassi. In arrivo dalla Germania l’indice Zew, diffuso anche dall’Eurozona insieme alla produzione industriale di febbraio.
BORSA PIAZZA AFFARI MILANO VALORI ITALIANA In rialzo il greggio (Wti +0,41% a 61,78 dollari al barile) e il gas naturale (+0,41% a 34,64 euro al MWh), che inverte nuovamente la rotta, mentre l’oro (+0,45% a 3.230 dollari l’oncia) si mantiene sui massimi. Si indebolisce invece il dollaro a 0,88 euro e 0,75 sterline. Oltre al già citato calo dei titoli del lusso si segnala il balzo di Stellantis (+5,66%), che allunga ulteriormente il passo su ipotesi di tregua sui dazi, che favorisce maggiormente il gruppo che ha stabilimenti in Canada e in Messico. Brillanti anche Bmw (+3,96%), Volkswagen (+3,53%) e Mercedes (+3,37%). Meno legate ai dazi Porsche (+1,38%) e soprattutto Ferrari (+0,78%). In campo bancario brilla SocGen (+2,34%), seguita da Mediobanca Unicredit (+1,9% entrambe), Mps (+1,8%), Commerzbank (+1,78%) e Banco Bpm (+1,71%).
10:06
Usa: “Piena fiducia nelle riforme economiche attuate da Milei”Il segretario del Tesoro americano, Scott Bessent, ha espresso il “pieno sostegno” dell’amministrazione Usa alle riforme economiche attuate dal presidente argentino Javier Milei, che ieri lo ha ricevuto alla Casa Rosada di Buenos Aires. L’inviato di Donald Trump ha inoltre elogiato il recente accordo raggiunto dal governo Milei con l’Fmi, che consentirà al Paese di accedere a un totale di 20 miliardi di dollari in diverse fasi. “Abbiamo piena fiducia nella leadership del presidente Milei per mantenere lo slancio economico positivo che l’Argentina sta vivendo”, ha affermato Bessent, secondo una dichiarazione ufficiale rilasciata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.
10:00
Ue verso la roadmap per lo stop all’energia russa il 6 maggioLa Commissione europea dovrebbe presentare il prossimo 6 maggio la tabella di marcia per eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossili russi, riducendo la dipendenza dalle importazioni di gas e Gnl da Mosca. È quanto emerge dall’ultimo ordine del giorno della riunione del collegio dei commissari datato 14 aprile, suscettibile di modifiche da parte dell’esecutivo.

La roadmap era stata inizialmente messa in calendario nel primo trimestre dell’anno, poi messa in pausa per valutare l’impatto delle tensioni commerciali innescate dagli Stati Uniti, diventato il primo fornitore di gas naturale liquefatto per l’Europa dopo l’inizio della guerra in Ucraina. La tabella di marcia, non vincolante, dovrebbe essere seguita da una proposta legislativa vera e propria.
09:38
Urso: “Evitare escalation con Usa su dazi””Abbiamo indicato alla Commissione europea la via da perseguire condivisa da tutto il sistema industriale che ci ha chiesto di continuare e di perseverare nel negoziato e nel dialogo con gli Stati Uniti per evitare quell’escalation che provocherebbe una guerra commerciale devastante per tutti”. Lo ha detto il ministro per le imprese e il Made in ITaly, Adolfo Urso intervistato da Rtl 102.5 in occasione della Seconda giornata sul Made in Italy che cade oggi, data della nascita di Leonardo da Vinci. Urso ha sottolineato la necessità di intraprendere la via delle riforme per tornare a rendere competitivo il sistema di lavoro e delle imprese e dell’Europa che oggi è in ritardo anche rispetto allo sviluppo della tecnologia green.

“E’ l’Europa – ha detto – che deve muoversi. Abbiamo chiesto all’Europa di sospendere le regole folli del green deal , abbiamo chiesto di semplificare e sburocratizzare in un processo shock che si può già inserire nel prossimo pacchetto Omnibus e di proseguire nel negoziato con gli Stati uniti con la bussola zero dazi zero”.
09:32
A Parigi Lvmh perde oltre il 7% dopo contiIl gruppo leader mondiale nel settore del lusso Lvmh è sceso del 7,72% in apertura alla borsa di Parigi dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre. e sue vendite sono scese del 2% a 20,3 miliardi di euro, in particolare negli Stati Uniti dove il gruppo, che genera un quarto del suo fatturato, si prepara a superare i dazi decisi da Donald Trump.
09:19
Milano sale nelle prime fasi con auto e banchePrime fasi in rialzo alla Borsa di Milano, che dopo i recenti ribassi conferma quindi il trend della vigilia rialzista grazie alla schiarita parziale sui dazi dell’amministrazione Trump. Il Ftse Mib sale dello 0,85% a quota 35.291 punti. Sul listino, Tim sale dello 0,19%; ben intonati gli industriali con Stellantis a +4,31% e Pirelli +2,08%, favoriti dalla possibilità che gli Usa sostengano il comparto. Positivi anche gli energetici principali con Enel ed Eni rispettivamente a +0,49 e +0,73 per cento. Capitolo finanziari: Mps +1,61%, Mediobanca +1,18%, Unicredit +0,96%, Intesa +1,11%, Generali +0,84%.
09:08
Borse europee aprono in rialzoLe Borse europee aprono in rialzo. A Francoforte il Dax avanza dello 0,66% a 21.043,94 punti, a Londra l’Ftse 100 sale dello 0,16% a 8.147,62 punti, a Parigi il Cac 40 segna +0,07% a 7.278,27 punti e a Madrid l’Ibex 35 guadagna lo 0,89% a 12.683,15 punti. A Milano l’Ftse Mib segna +0,58%.
08:50
Tokyo chiude in rialzo, Nikkei +0,83%La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,83% in un mercato cauto di fronte alla prospettiva di supplementi doganali su chip e farmaci, mentre le azioni delle case automobilistiche sono salite dopo le osservazioni concilianti di Donald Trump sul settore. L’indice principale Nikkei termina a +0,83% a 34.267,54 punti e l’indice più ampio Topix a +1% a 2.513,35 punti.In un contesto di generale calma, le azioni delle case automobilistiche hanno registrato una buona performance, come Toyota (+3,69%) e Honda (+3,59%). Trump è sembrato aperto a un compromesso sui pesanti dazi del 25% che da due settimane penalizzano le importazioni di auto e parti di auto negli Stati Uniti. Mentre le principali case auto statunitensi hanno lanciato l’allarme per l’impatto sulla loro produzione e sui loro ricavi, il presidente degli Stati Uniti si è detto pronto a “valutare come aiutare i produttori”, assicurando di non voler “danneggiare nessuno”. (
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Trump impone dazi su pomodori messicani al 20,9%L’amministrazione Trump ha annunciato dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal vicino Messico, che è uno dei fornitori principali di questo prodotto importato dagli Stati Uniti.

Il ministero del commercio Usa ha rescisso un accordo del 2019 perché “non è riuscito a proteggere i coltivatori di pomodori statunitensi dalle importazioni messicane a prezzi iniqui”. “Questa azione consentirà ai coltivatori di pomodori statunitensi di competere lealmente sul mercato”, ha aggiunto il ministero.
08:10
Trump: “Viaggio di Xi in Vietnam per fregare gli Usa”Per il presidente Donald Trump, la visita in corso del suo omologo cinese Xi Jinping in Vietnam è mirato a “fregare” gli Stati Uniti. Xi si trova ad Hanoi da ieri, nell’ambito di un tour nel Sud-est asiatico che includerà Malesia e Cambogia, per consentire a Pechino di presentarsi come un’alternativa stabile a Washington, in piena guerra commerciale sui dazi.
Ieri, il leader cinese ha invitato il suo Paese e il Vietnam a “opporsi alle prepotenze unilaterali e a sostenere la stabilità del sistema globale di libero scambio”, secondo i media statali di Pechino. Ore dopo, Trump ha dichiarato ai giornalisti alla Casa Bianca che il loro incontro mirava a danneggiare gli Stati Uniti.
07:13
Futures di Wall Street poco mossiFuture poco mossi alla Borsa di New York dopo la chiusura positiva di ieri, favorita dall’annuncio di un’esenzione temporanea dai dazi statunitensi sui prodotti tecnologici, con gli investitori rassicurati dalla calma nel mercato obbligazionario dopo diverse sessioni di forte nervosismo. I future del Dow Jones limano lo 0,07%, quelli dell’S&P 500 calano dello 0,11% e quelli del Nasdaq dello 0,12%.
06:21
Dazi, ministro giapponese sarà a Washington mercoledì
(afp)Il ministro giapponese per la sicurezza economica Ryosei Akazawa sarà a Washington mercoledì per incontrare funzionari americani e cercare un compromesso sui dazi imposti dall’amministrazione Trump. Il Giappone chiederà la revisione di tutte le misure doganali. Anche Corea del Sud e Indonesia invieranno delegazioni per negoziare.
05:05
Andamento misto per le borse cinesiAndamento contrastato per le borse cinesi, dopo una giornata positiva sia per i mercati europei che per i listini di Wall Street. Mentre in Giappone l’indice Nikkei continua a marcia stabilmente in territorio positivo sfiorando l’1%, l’Hang Seng di Hong Kong resta invariato e Shanghai perde lo 0,3%.
04:43
Pechino sui dazi a Hong Kong: “Irragionevoli e vergognosi”Un alto funzionario cinese responsabile per gli affari di Hong Kong, Xia Baolong, ha lanciato un duro attacco contro la politica tariffaria degli Stati Uniti: “Vogliono la nostra vita”, ha dichiarato il funzionario, definendo il recente aumento del 145% delle tariffe su Hong Kong “brutalmente irragionevole ed estremamente vergognoso”. E ancora: “Lasciate che quei contadini negli Stati Uniti piangano di fronte ai 5.000 anni di civiltà cinese”.

03:02
Nvidia: “Produrremo chip per l’Ia negli Usa”Nvidia, il campione americano dei chip, ha formalizzato l’impegno a realizzare per la prima volta i suoi formidabili processori per l’Intelligenza artificiale negli Stati Uniti. Il valore del progetto non è esplicitato. La produzione di massa “americana” del suo nuovo chip Blackwell, ha detto Nvidia, dovrebbe iniziare tra 12-15 mesi.
03:00
Amd pronta ad avviare produzione di chip in ArizonaIl ceo di Amd, colosso della produzione dei chip, competitor di Ibm e Nvidia, ha annunciato di essere pronta ad avviare (e non di aver avviato, come riportato in una prima versione, ndr) la produzione di un primo chip in Arizona, per evitare i dazi decisi da Trump. Il ceo ha anche confermato che Amd aprirà altri stabilimenti negli Stati Uniti.La Cina blocca le terre rare e fa tremare l’hi-tech americano
di Filippo Santelli
14 Aprile 2025
