Mozione parlamentare su Gaza sottoscritta da Pd, M5s e Avs. La mozione congiunta contiene dieci impegni, che vanno dal riconoscimento dello stato di Palestina alla condanna dello sterminio a Gaza e, ha spiegato Angelo Bonelli nel corso della presentazione con Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni “la liberazione degli ostaggi, la condanna forte dei crimini di guerra di Israele, il sostegno alla corte penale internazionale. Il Parlamento ne discuta”.
Israele bombarda l’ultimo ospedale di Gaza City. Un bambino morto durante l’evacuazione
di
13 Aprile 2025

“Una mozione unitaria, un fatto politico importante, necessaria per riaccendere un faro di attenzione. Gaza è ripiombata nel silenzio. Questa mozione vuol suscitare un dibattito in Parlamento e nel Paese”, ha detto la segretaria del Pd. “C’è la chiara e netta condanna del 7 ottobre – ha proseguito -. Nessuno di noi ha tardato un istante per condannare questa violenza e questo terrore. Ma dal governo non abbiamo sentito una parola di condanna dell’apocalisse umanitaria in corso a Gaza, mai una voce che dall’Ue si sia alzata per chiedere la tregua e il cessate il fuoco, per liberare gli ostaggi e anche per portare a Gaza gli aiuti umanitari”.
Per Conte “questa iniziativa comune è doverosa, si devono tenere accesi i riflettori della comunità politica italiana e internazionale, quello che sta succedendo a Gaza è una sfida ai nostri valori. Qual è il nostro canone internazionale, quale è il concetto dello stato di diritto? Quello che sta succedendo è un crimine contro l’umanità che si sta dipanando giorno dopo giorno, è un sistematico sterminio della popolazione palestinese”.
Bonelli, intervenendo in conferenza stampa, ha spiegato: “Abbiamo ritenuto necessaria una risposta urgente e forte. Non è più tollerabile non agire. Presentiamo una mozione congiunta che sottoporremo ad altre forze e prevede dieci impegni a partire dal riconoscimento dello Stato di Palestina alla condanna sterminio per ciò che sta avvenendo”.
Secondo Fratoianni “siamo di fronte a qualcosa che ormai ci ha rubato le parole, l’abbiamo detto molte volte. Anche produrre un atto parlamentare, che sia un’interrogazione, una mozione, è diventato molto difficile perché mentre lo scriviamo succede qualcosa che chiederebbe di scrivere altro e altro ancora. Mentre scriviamo questa mozione, ancora scossi dall’ennesimo crimine di guerra, arrivava la notizia del bombardamento sull’ultimo ospedale di Gaza, l’ultimo ospedale funzionante, con i feriti costretti a fuggire nella notte sotto le bombe”.