Sul rapporto di Stefan De Vrij con le partite fra Inter e Lazio si potrebbe scrivere un trattato di psicanalisi. L’olandese da laziale nel 2018 regalò un rigore all’Inter, sua futura squadra, mandandola in Champions a discapito dei biancocelesti. Nel 2020, in maglia nerazzurra, disturbò Immobile in area e fu rigore per la Lazio. Questa volta Immobile l’ha lasciato libero di segnare, in concorso di colpa con tutta la difesa, interrompendo a sei il numero di vittorie interiste senza subire gol, ma non la striscia di vittorie consecutive che si aggiorna a otto. Perché questa Inter, capolista e con la gara di Bologna da recuperare, è troppo per chiunque, anche per la sorte scritta del ragazzo di Ouderkerk aan den Ijssel.
Le pagelle di Inter-Lazio: Skriniar imperioso, Felipe Anderson opaco
di Giulio Cardone 09 Gennaio 2022
A decidere la partita ci ha pensato il suo compagno di reparto Alessandro Bastoni, prima segnando una rete pazzesca e poi mandando in gol Skriniar, il terzo del trio. Così l’Inter ha pareggiato il conto con la Lazio, unica squadra ad averla battuta in questo campionato. Inzaghi ha voltato una pagina importante col proprio passato. E i nerazzurri si preparano ad affrontare la Juve in Supercoppa sulle ali dell’entusiasmo per la gioia di Steven Zhang, allo stadio domenica sera come lo sarà mercoledì. I tifosi interisti gli chiedono di non tornare in Cina senza prima rinnovato una mezza dozzina di contratti: Brozovic e Perisic, Inzaghi e i dirigenti.
La chiave tattica: Gagliardini su Milinkovic
Rispetto alle distinte di gara strapazzate dal Covid di altre partite, Inter e Lazio si sono affrontate con quasi tutti i più forti in campo. Inzaghi, senza Çalhanoglu squalificato, ha scelto alla mezzala Gagliardini per contrastare fisicamente Milinkovic, come all’andata. In attacco Sanchez ha sostituito Dzeko, rientrato dal contagio solo venerdì. Sarri ha dovuto fare a meno di Acerbi, il suo difensore migliore. In cerca di equilibrio, ha sacrificato Luis Alberto per Basic, e ha dato spazio dall’inizio a Felipe Anderson.
Il gran gol di Bastoni
È partita forte l’Inter. Prima della mezz’ora i nerazzurri hanno sfiorato il gol con Lautaro, innescato da Dumfries ma murato da Strakosha. Due minuti dopo la rete è arrivata, imprevedibile per firma e dinamica, da una botta da fuori di Bastoni che d’altra parte a Repubblica lo aveva detto: “Mi piace uscire dalla mia zona. E se c’è l’occasione …”. Ma a pareggiare i conti è subito arrivato il pasticcio della difesa interista, sfruttato da Ciro in quella versione implacabile che i tifosi laziali si godono da una vita e che quelli dell’Italia vorrebbero vedere più spesso, soprattutto nel marzo prossimo.
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Comanda la difesa: altra vittoria di Inzaghi
Nella ripresa, cominciata a ritmo dimezzato, la prima occasione l’ha sprecata Milinkovic, solo davanti ad Handanovic. Poi è di nuovo salita l’Inter, con una manovra corale e paziente, sarrista si sarebbe detto qualche anno fa, che ha portato a una punizione dal limite ben calciata da Sanchez – ma quanto è mancato il turco sulle palle ferme – e poi al gol di Skriniar su assist del solito incredibile Bastoni, ragazzo nato uomo, apprendista con esperienza che ogni datore di lavoro cerca, centrale di difesa abile come un guastatore nel bucare quelle altrui. È stato lui l’eroe della serata, in una squadra in cui il ruolo di match winner lo si esercita a turno, senza badare al ruolo. Segno che il vero vincitore è sempre Inzaghi, che dopo Allegri in Supercoppa dovrà vedersela con Gasperini a Bergamo.
Il tabellino
INTER-LAZIO 2-1
INTER (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Dumfries (32′ st Darmian), Barella (37′ st Vidal), Brozovic, Gagliardini, Perisic (37′ st Dimarco), Lautaro (28′ st Dzeko), Sanchez (28′ st Correa) (40 Rovida, 97 Radu, 8 Vecino, 12 Sensi
13 Ranocchia, 33 D’Ambrosio, 41 Curatolo). All.: Simone Inzaghi.
LAZIO (4-3-3): Strakosha, Hysaj (36′ st Lazzari), Luiz Felipe, Radu, Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi (23′ st Lucas Leiva), Basic (23′ st Luis Alberto), Felipe Anderson (14′ st Zaccagni), Immobile, Pedro (25 Reina, 31 Adamonis, 4 Patric, 18 Romero, 19 Vavro, 27 Moro, 28 A. Anderson, 94 Muriqi). All.: Sarri.
Arbitro: Pairetto di Torino. Reti: nel pt 30′ Bastoni, 35′ Immobile; nel st 22′ Skriniar. Angoli: 4-3 per l’Inter. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: Luiz Felipe, Basic, Radu, Zaccagni, Vidal per gioco falloso. Spettatori: 29.471.