Napoli-Sampdoria 1-0: Petagna stende i blucerchiati

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NAPOLI – Massimo risultato con il minimo sforzo. Il Napoli continua a essere in grande emergenza e ha dunque dovuto capitalizzare con pragmatismo l’unico gol segnato da Andrea Petagna, sufficiente per mettere al tappeto la Sampdoria (1-0) al Maradona e rafforzare la posizione in zona Champions degli azzurri. Troppo fragile la resistenza della squadra di D’Aversa, che non è riuscita a sfruttare le nove assenze con cui hanno dovuto fare i conti gli avversari. Ospina non ha mai corso dei pericoli e il gruppo di Luciano Spalletti continua ad avere la difesa meno battuta della Serie A, con Rrahmani e Juan Jesus che sono stati bravi a neutralizzare nell’occasione Quagliarella, Gabbiadini e Caputo. Il ko per infortunio di Lorenzo Insigne – reduce dalla firma col Toronto – è stata l’unica nota stonata.

<< La cronaca della partita >>

Il Napoli si ripresentava al Maradona dopo le tre sconfitte consecutive di fine anno in casa (contro Atalanta, Empoli e Spezia) e ha trovato ad attenderlo per la sfida con la Sampdoria uno stadio quasi deserto: per il ritorno al 50 per 100 della capienza imposto dalle ultime misure di contenimento anti Covid e la conseguente defezione dei gruppi ultrà. Meno di 10 mila gli spettatori in tribuna e nessun trattamento particolare per Lorenzo Insigne, alla sua prima partita da “quasi ex” dopo la firma per la prossima staagione con il Toronto. Si è preso invece qualche applauso Luciano Spalletti, negativo al tampone eseguito in mattinata (come lui anche Osimhen, atteso a breve a Napoli) e dunque autorizzato a ritornare in extremis in panchina. L’allenatore toscano ha dovuto però continuare a fare i conti con l’emergenza e rispetto alla formazione di Torino s’è potuto concedere soltanto due cambi: la staffetta obbligata tra Zielinski (positivo alla vigilia) e il macedone Elmas a metà campo e il rilancio tra i titolari di Petagna in attacco, con Mertens arretrato nella posizione di trequartista e Politano all’inizio in panchina. Confermati tutti gli altri reduci della faticosa battaglia con la Juventus, per la impossibilità di ricorrere a causa delle assenze al turnover. Problemi in difesa e a centrocampo invece per D’Aversa, privo soprattutto di Yoshida e di Candreva.

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Lo spettro della stanchezza aleggiava sulla partita e anche per questo il Napoli è partito con meno veemenza del solito, presentandosi per la prima volta al tiro dopo 28′ con il difensore Rrahmani, che ha costretto a una difficile parata Audero. Poi sulla squadra s’è abbatutta un’altra doccia fredda, per i fastidi muscolari che hanno spinto Insigne a chiedere il cambio alla mezz’ora: tra applausi e fischi. Il posto del capitano è stato preso da Politano e l’ennesimo episodio sfavorevole ha scosso dalla loro abulia gli azzurri, che hanno cominciato finalmente a prendere d’assalto con più vivacità l’area della Sampdoria. Ghoulam ha impegnato di nuovo il portiere avversario su punizione e subito dopo (35′) il Var ha annullato dopo un accuratissimo controllo la rete segnata di testa da Juan Jesus, su cross di Politano. Ottimo l’impatto sulla gara dell’attaccante romano, che sul successivo assalto ha sfiorato il palo. Ma il gol ormai nell’aria è arrivato lo stesso prima dell’intervallo (43′), grazie a una sforbiciata sorprendente in mischia di Petagna: giusto premio per il coraggioso e lucido finale del primo tempo.

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09 Gennaio 2022

Il Napoli ha avuto soprattutto il merito di concedere alla Samp solo una conclusione dalla distanza di Quagliarella, stazionando quasi sempre nella metà campo avversaria. Identico copione in avvio di ripresa, con gli azzurri che hanno sfiorato subito il raddoppio grazie a una combinazione tra Elmas e Mertens: spaccata di un soffio a lato. Poi il belga ha mancato un’altra chance con uno stop sbagliato, sul bel lancio in verticale di Demme. Il pericolo maggiore per la porta avversaria lo ha creato però il solito Petagna (34′): diagonale parato. Soltanto nel finale Spalletti ha lanciato nella mischia il nuovo acquisto Tuanzebe e il rientrante Fabian, per dare un poco di ossigeno alla squadra. Gli ultimi assalti di Mertens e Politano non hanno avuto fortuna, ma contava solamente mettere le mani sui tre punti. Per D’Aversa il rimpianto di una prestazione troppo timida, che lo ha condannato al ko al Maradona.

Napoli-Sampdoria 1-0
NAPOLI
(4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Ghoulam (35′ st Tuanzebe), Demme (35′ st Ruiz), Lobotka, Elmas, Mertens, Insigne (29′ pt Politano), Petagna. (12 Marfella, 16 Idasiak, 59 Zanoli, 74 Costanzo, 82 Vergara, 73 Cioffi). All.: Spalletti.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero (1′ st Falcone), Ferrari (43′ st Yepes), Dragusin, Chabot, Augello (29′ st Murru), Askildsen, Thorsby, Ekdal (1′ st Rincon), Ciervo (26′ st Caputo), Quagliarella, Gabbiadini. (30 Ravaglia, 70 Trimboli, 14 Vieira, 9 Torregrossa). All.: D’Aversa.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Reti: nel pt 42′ Petagna.
Angoli: 11-0 per il Napoli.
Recupero: 3′ e 3′.
Ammoniti: Chabot  e Murru per gioco scorretto.
Spettatori: 10 mila.

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