TORINO – Stavolta Dybala ha esultato, sebbene non alla solita maniera: anziché simulare una maschera, ha allargato le braccia come ali (oddio, vorrà mica prendere il volo?) e si è preso gli unici cori degli intirizziti 5000, che lui ha fomentato chiedendo ad ampi gesti di alzare il volume. “Resta con noi/Paulo Dybala!”, gli ha ripetutamente cantato il popolo, che ha dunque deciso da che parte stare, e chissà quanto il club si farà condizionare dalla pressione popolare nella trattativa per il rinnovo del contratto con l’argentino.
<< La cronaca della partita >>
Nel ping pong delle parole tra la Joya e la Signora ieri la palla è tornata ad Arrivabene, che ha glissato ma facendo intendere di non aver gradito: “Al suo gol di domenica, io ho esultato”. L’ad ha ribadito che i contratti in scadenza verranno ridiscussi a febbraio: significa forse che il lavoro di mesi che era servito per trovare, nell’ottobre scorso, un accordo preciso con Dybala, deve essere buttato a mare? Di sicuro, quella (10 milioni bonus inclusi fino al 2026) non è più la piattaforma d’arrivo ma la base di partenza. Per dove, chi lo sa. Arrivabene ha anche ammesso che il mercato non è chiuso, lo ho fatto negando l’ipotesi Martial: “A certe cifre non se ne parla”. Significa che ad altre invece sì.
Coppa Italia, le pagelle di Juventus-Sampdoria: Arthur lucido, per Magnani esordio da incubo
di Emanuele Gamba 18 Gennaio 2022
Dybala, che era appena entrato al posto del fiacco Kulusevski, ha sigillato una qualificazione ai quarti (4-1, prossimo turno contro la vincente di Sassuolo-Cagliari) che la Juve non aveva faticato a impacchettare. In cronaca, ci sono il gol di Cuadrado con una punizione astuta (era da 536 giorni, cioè da Ronaldo in un derby, che nessun bianconero segnava su piazzato), il raddoppio di Rugani su assist di Arthur (mediamente bravo, stavolta), la parentesi Samp con una bella volée di Conti, il sinistro di Dybala dopo un pasticcio tra Falcone e Magnani, il rigore di Morata guadagnato dal giovane Aké (stolido sgambetto di Augello), un palo di Rabiot e tre buone parate di Falcone (che però ha propiziato due gol): è la sintesi della vittoria più larga della stagione juventina, la prima che finisce tanti a pochi. È anche la prima volta che Allegri mette in campo la squadra in questa maniera, senza posizioni fisse, con un sistema a lungo in bilico tra il calcio liquido e quello disordinato ma che alla lunga ha dato l’idea di divertire i giocatori, i quali a un certo punto hanno sciolto le briglie. Locatelli è stato spesso il bianconero più avanzato e ha fatto più il rifinitore che il mediano, ma anche i tre del tridente hanno cambiato spesso zona, mentre Rabiot ha trovato l’entusiasmo per scatenarsi negli inserimenti (e anche nel pressing) e persino Alex Sandro certe volte ha giocato palla in mezzo al campo.
Juventus, Arrivabene: “A febbraio parleremo di rinnovi, non c’è solo quello di Dybala”
L’efficacia del test resta però relativa per via dell’inconsistenza della scombiccherata Sampdoria, squadra senza né capo né coda in passaggio da D’Aversa e Giampaolo, cioè tra due allenatori che sono uno l’opposto dell’altro. Il povero traghettatore Tufano non poteva che venire preso in mezzo
Juventus-Sampdoria 4-1 (1-0)
Juventus (4-4-2) Perin; De Sciglio, Danilo (17′ st Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (30′ st Aké), Arthur (30′ st Bentancur), Locatelli, Rabiot; Kulusevski (17′ st Dybala), Morata (34′ st Kaio Jorge) (1 Szczesny, 23 Pinsoglio, 14 McKennie, 17 Pellegrini, 45 De Winter, 46 Soulé, 47 Miretti). All. Allegri (in panchina Landucci).
Sampdoria (4-4-2) Falcone; Conti (17′ st Candreva), Bereszynski, Magnani, Murru; Thorsby (18′ st Vieira), Rincon, Askildsen, Augello (36′ st Dragusin); Caputo (40′ st Ciervo), Torregrossa (18′ st Gabbiadini) (30 Ravaglia, 32 Saio, 25 Ferrari, 28 Yepes 34 Aquino, 70 Trimboli). All. Tufano.
Arbitro: Fourneau di Roma 1.
Reti: nel pt 25′ Cuadrado; nel st 7′ Rugani, 18′ Conti, 22′ Dybala, 32′ rig. Morata.
Angoli: 14-0 per la Juventus.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Alex Sandro, Rincon, Vieira per gioco falloso.
Spettatori: 5.000 per un incasso di 199.794,00 euro