Covid, primo caso in Corea Nord: Kim Jong-un ordina il lockdown. Seul offre aiuto

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Il primo caso in assoluto. La Corea del Nord ha confermato il primo contagio da Covid-19 del Paese e ha dichiarato una “grave emergenza nazionale”, con il leader Kim Jong-un che ha ordinato il lockdown per tutte le città del Paese. Ha disposto controlli ancora più rigidi alle frontiere, blindati da inizio pandemia, e il lockdown su scala nazionale, sollecitando i concittadini “a bloccare completamente la diffusione del virus in tutte le città e contee del Paese”. Tutte le attività commerciali e produttive saranno organizzate in modo che ogni unità di lavoro sia “isolata” per prevenire la diffusione della malattia.

I campioni prelevati da pazienti con febbre nella capitale Pyongyang erano “coerenti” con la variante Omicron altamente trasmissibile, ha riferito l’agenzia ufficiale Kcna. Gli alti funzionari, incluso il leader, hanno tenuto una riunione d’urgenza per discutere le azioni da mettere in campo contro la crisi. Kim ha affermato nella riunione che “l’obiettivo è di eliminare la radice del virus nel più breve periodo di tempo”, assicurando che il Paese “supererà sicuramente le difficoltà”.

Dopo la conferma del primo focolaio di Covid a Pyongyang, un’offerta di aiuto è arrivata dalla Corea del Sud, che ha espresso la volontà di fornire assistenza.

Fino a oggi, la Corea del Nord ha sempre negato di avere avuto casi di Covid, contestando le posizioni di Usa, Corea del Sud, Giappone e di altri Paesi, rifiutando i vaccini stranieri, anche quelli già pianificati del Covax, il programma sostenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per l’Oms, dal 3 gennaio 2020 all’11 maggio 2022, il Nord ha avuto “zero casi confermati di Covid-19 e zero decessi”.

Nell’agosto del 2020, la Corea del Nord ha dichiarato che stava portando avanti lo sviluppo di un vaccino contro il virus, senza fornire altre informazioni. Ma qualsiasi focolaio di Covid-19 nel Paese potrebbe essere potenzialmente devastante a causa di un sistema sanitario antiquato e inesistente nelle aree rurali più remote. Da qui la mano tesa di Seul, che ha alti tassi di vaccinazione e ha recentemente allentato quasi tutte le restrizioni con il calo dei casi dopo i picchi record di marzo.

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