PARIGI – Il veterano Marcelo, capitano non giocatore, e il forse prossimo Pallone d’oro Benzema, capitano giocatore eccome, hanno levato al cielo dello Stade de France la sessantasettesima Coppa dei Campioni, sotto gli occhi del re Felipe VI, che ha assistito al trionfo del Real Madrid seduto tra i due rivali del calcio mondiale forse da ieri un po’ meno nemici, il presidente dell’Uefa Ceferin e il patriarca madridista Perez. Da italiani ci si può inorgoglire un po’ per la quarta Champions vinta da Carlo Ancelotti, allenatore cosmopolita e saggio stratega, capace di irretire Klopp e di spezzare il triennale dominio della scuola tedesca. Da neutrali non si può non ammirare la cavalcata della squadra più titolata al mondo: per il Madrid è la Coppa Campioni numero 14 e gli avversari superati sul cammino – Psg, Chelsea, Manchester City, Liverpool – non lasciano dubbi, è stato il più forte.
Le pagelle di Real Madrid-Liverpool: Courtois sensazionale, Alexander-Arnold sbaglia tutto
dai nostri inviati
Enrico Currò
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Emanuele Gamba
Gli imprevisti li ha dribblati tutti, anche se stavolta il più incredibile si è materializzato non sul campo ma fuori, e in forma imbarazzante data la portata di uno spettacolo universale, per il quale erano calati a Parigi spettatori perfino dalla Corea e dal Brunei. La partita è cominciata con 36’ di ritardo: migliaia di tifosi del Liverpool, bloccati nella ressa al prefiltraggio della polizia francese, non sarebbero riusciti a entrare in tempo per il fischio d’inizio e la circostanza ha suggerito di posticipare l’avvio. La sottovalutazione delle premesse – 30 mila fan dei Reds senza biglietto in giro per la città, i biglietti falsi e lo sciopero dei trasporti – è parsa evidente e il comunicato dell’Uefa lascia intendere l’apertura di un’indagine, anche se per fortuna il temporaneo blocco del cancello Z, non ha evocato sinistri paragoni col settore Z della tragedia dell’Heysel.
Liverpool-Real Madrid, perché la gara è iniziata con 36 minuti di ritardo. Disordini fuori dallo stadio, nota della Uefa
dal nostro inviato
Emanuele Gamba
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Emanuele Gamba e Enrico Currò
Gli attori sulla scena hanno stemperato la tensione crescente tra il pubblico. È stato rispettato il copione tattico, che prevedeva l’avvio impetuoso della squadra di Klopp e quello compassato degli esperti campioni di Ancelotti, tenuti in piedi da due prodezze del formidabile Courtois, una parata su tocco ravvicinato di Salah e una pizzicata a spedire sul palo il tiro a filo d’erba di Mané. A proposito di pizziche, Thiago Alcantara, ispano-brasiliano nato in Salento, è stato frenato da un muscolo dolente, il che ha progressivamente affievolito il ritmo di una squadra reduce da un estenuante percorso di altre 62 partite stagionali.
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Non va tuttavia ascritto a questo contrattempo il progressivo innesco del gioco verticale del Real, sublimato prima dell’intervallo dal gol annullato a Benzema per fuorigioco, vivisezionato al Var per ben 3’. La mossa decisiva di Ancelotti è consistita nel galleggiamento dell’eclettico Valverde tra la fascia destra, dove ha attaccato e raddoppiato Carvajal in copertura, e la trequarti. Suo è stato il cross radente sul quale dopo un’ora il giovane Vinicius, fino a quel momento marginale, è sbucato alle spalle di Alexander-Arnold e ha firmato la serata. Il morso ha intorpidito il Liverpool, rendendo vani gli innesti di Jota e poi di Keita e Firmino. Courtois, con altre due parate strepitose e in particolare con quella sull’irriducibile Salah, ha paralizzato ancora di più i Reds, mentre in contropiede il Madrid si concedeva il lusso di due vistosi sprechi. Quel che conta, del resto, è il finale della finale: la coppa levata al cielo sotto gli occhi di Felipe VI e l’inno cantato dalla metà blanca dello Stade de France. Niente di più Real.
Liverpool-Real Madrid 0-1 (0-0)
Liverpool (4-3-3): Alisson, Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson, Henderson (32′ st Keita), Fabinho, Thiago Alcantara (32′ st Firmino), Salah, Mané, Luis Diaz (20′ st Diogo Jota). All.: Klopp.
Real Madrid (4-3-3): Courtois, Carvajal, Eder Militao, Alaba, Mendy, Kroos, Casemiro, Modric (45′ st Ceballos), Valverde (40′ st Camavinga), Benzema, Vinicius Junior (47′ st Rodrygo). All.: Ancelotti.
Arbitro: Turpin (Francia)
Reti: nel st 14′ Vinicius Junior
Angoli: 6-2 per il Liverpool
Recupero: 3′ e 5′
Ammoniti: Fabinho per gioco scorretto
Spettatori: 80.000