“Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin”. Mario Draghi lo ha detto al tavolo del Consiglio europeo, a quanto si apprende mentre a Bruxelles è in corso il vertice informale dei capi di Stato e di governo dell’Unione. “Dobbiamo vincere la battaglia sulla sicurezza alimentare. E’ anche un modo per mostrare ai Paesi più poveri, ad esempio in Africa, che siamo dalla loro parte”, ha sottolineato. “L’Onu può giocare un ruolo importante per risolvere la crisi alimentare, ma abbiamo il dovere di chiederci come possiamo aiutare. Dobbiamo accelerare, se non lo facciamo rischiamo di arrivare tardi”,
“E’ essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se puo’ essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”, ha affermato. “Deve essere l’Ucraina a decidere che pace vuole. Se l’Ucraina non è d’accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile”.
Prima dell’inizio dei lavori il presidente del Consiglio ha avuto un incontro trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Poi nel corso della riunione ha ribadito la posizione italiana sulle sanzioni a Mosca e in particolare su quelle che riguardano il petrolio, su cui si rischia una dolorosa spaccatura: “Dobbiamo mantenere unità sulle sanzioni. L’Italia è d’accordo sul pacchetto, purché non ci siano squilibri tra gli Stati membri”. Più in generale, ha sostenuto la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e rendere il Vecchio Continente autonomo dalla Russia: “Non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica tornerà come prima. Quello che è successo è troppo brutale. Dobbiamo muoverci ora per cambiare i nostri fornitori di energia nel lungo periodo”.
Di sanzioni anti-russe e sostegno all’Ucraina si parlerà anche durante la cena dei leader ed è anche previsto un intervento in video collegamento del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. A lui Draghi garantisce il sostegno italiano per l’adesione all’Ue: “Offrire all’Ucraina lo status di Paese candidato puo’ essere un gesto simbolico importante, un messaggio di sostegno nel mezzo della guerra”.