È morto a Milano Carlo Smuraglia, presidente onorario dell’Anpi, avvocato ed ex parlamentare. Nato ad Ancona nel 1923, avrebbe compiuto 99 anni ad agosto.
A dare l’annuncio della scomparsa è stata la segreteria nazionale dell’Anpi. “Il suo nome resterà nella storia di questo Paese per l’appassionata partecipazione alla Resistenza, lo strenuo impegno per la piena attuazione della Costituzione, dei diritti, della democrazia”. “Tutta l’Anpi, nel ricordare l’umanità, la sapienza e la forza con cui Carlo ha presieduto l’Associazione – si legge in una nota -, si stringe al dolore della moglie Enrica, dei figli e dei nipoti”.
Anpi, il partigiano Smuraglia: “Quella dell’Ucraina è Resistenza e va aiutata anche con le armi”
di
Concetto Vecchio
Partigiano, poi avvocato e docente, Smuraglia è stato eletto senatore per tre volte e poi presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia dal 2011 fino al 2017 quando si è dimesso ed è stato poi eletto presidente emerito dell’Associazione. Ha fatto parte del Csm dal febbraio 1986 al luglio 1990.
Ultimamente era intervenuto anche sul dibattitto legato all’invio degli armamenti in Ucraina. “Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato, anche con le armi”, aveva detto il partigiano, storico presidente dell’Anpi, lo scorso 18 marzo a Repubblica. Dove aveva raccontato anche il suo avvicinamento all’Anpi. “Ho fatto il partigiano nelle mie Marche. Ero alla Normale di Pisa, lasciai perdere gli studi e tornai a casa per sottrarmi alla leva. Il fascismo mi aveva richiamato alle armi, ma io disertai nascondendomi. Conobbi dei partigiani e decisi di aderire anch’io alla lotta contro il nazifascismo. Avevo 20 anni”.
Tra i primi messaggio di cordoglio arrivati quello di Enrico Letta: “Ci lascia oggi un grande italiano. Testimonianza, pensiero, azione ed esempio, per noi e per le nuove generazioni”, scrive su Twitter il segretario del Pd.