Mentre continua l’attacco russo alle città ucraine (ieri è toccato a Dnipro), il presidente Volodymyr Zelensky ha diramato un tragico conteggio: “Il numero totale di missili russi che hanno colpito le nostre città è già pari a 2.811. E quante altre bombe aeree, quanti proiettili di artiglieria?”. Per tutta risposta nella notte altre due persone sono morte e tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi nella regione di Sumy nell’Ucraina nord-orientale.
L’altra sfida alla Russia si gioca sul tavolo della Nato: si avvicina l’ingresso di Svezia e Finlandia, tanto osteggiato da Putin. Ieri la Turchia ha ritirato il veto e ora la strada all’adesione sembra spianata.
Guerra Ucraina – Russia: cosa c’è da sapere
Kiev: bombardamenti su regione Sumy, 2 morti e 3 feriti
Due persone sono morte e tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi nella regione di Sumy nell’Ucraina nord-orientale. Lo afferma Dmytro Zhyvytskyi , capo della regione di Sumy, come riporta Ukrainska Pravda.
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Zelensky: “Finora 2.811 missili russi contro citta”
“Da questa sera, il numero totale di missili russi che hanno colpito le nostre città è già pari a 2.811. E quante altre bombe aeree, quanti proiettili di artiglieria?”: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video serale secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. “Oggi, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – ha dichiarato ancora Zelensky – si è levato in piedi e ha onorato la memoria di tutti gli ucraini uccisi dall’esercito russo sulla nostra terra. I membri della delegazione russa hanno guardato indietro a tutti i presenti nella sala del Consiglio di sicurezza e hanno anche deciso di alzarsi in piedi, solo per non sembrare dei veri e propri assassini. Ma tutti sanno che è il terrore russo che sta uccidendo persone innocenti in questa guerra condotta contro il popolo ucraino”.