L’Rt sale ancora e arriva a 1,4, contro gli 1,3 della scorsa settimana. Le analisi della Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute confermano l’andamento in crescita dei dati di circolazione del virus che probabilmente farà allargare la campagna di vaccinazione con la quarta dose, visto anche il via libera di Ema. E infatti, rispetto a venerdì scorso, cresce anche l’incidenza settimanale per 100 mila abitanti, che passa da 763 a 1.071 casi.
Incidenza +40%
L’Rt, come ormai noto, è il dato che indica l’andamento dell’epidemia e si riferisce a una decina di giorni fa. Scatta quindi una foto del passato recente, quando il numero dei nuovi casi aveva già cominciato a salire. Il dato è ormai in crescita da alcune settimane. Per quanto riguarda l’incidenza, è invece basata sulla settimana conclusa ieri confrontata con quella precedente. Si osserva in questo caso una crescita di circa il 40%. Si osserva una lieve flessione della salita, visto che la settimana scorsa il dato era del 51%. Se il trend prosegue ci si potrebbe avvinare al picco. La Regione con il dato più alto è la Campania (1.482 casi per 100 mila abitanti), seguono la Puglia (1.320), l’Abruzzo (1.291), l’Umbria (1.275) e il Lazio (1.250).
Cresce l’occupazione dei posti letto
Altro dato che viene valutato dai tecnici di ministero e Istituto è l’occupazione dei posti letto. Anche quella è in crescita. Se si osservano gli ordinari, infatti, si passa dal 10,3% della settimana scorsa al 13,3% dell’attuale, mentre in terapia intensiva la crescita è dal 2,6 al 3,5%. Si tratta di dati ancora contenuti, soprattutto se si considera il valore assoluto dei contagi, che in questi giorni è superiore a 100 mila al giorno. Si spera che sia un effetto di Omicron 5, molto contagiosa ma molto spesso non in grado di dare malattia severa.
Nove Regioni a rischio alto
Gli esperti spiegano che “nessuna Regione o Provincia è classificata a rischio basso. Dodicici sono classificate a rischio moderato, con 2 ad alta probabilità di progressione, mentre 9 sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Istituto”.
Migliora un po’ l’attività di tracciamento
Sempre in base al report, “la rcentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento, cioè al 10% contro il 9% della scorsa settimana. In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, passa da 44 a 41%, e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening, 49% contro 47%”.