La Lega presenta una risoluzione al Senato: “Discontinuità, serve nuovo governo senza M5S”. Tensione nel centrodestra. Brunetta: “Berlusconi sarà responsabile”

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La Lega al contrattacco rende più difficile la soluzione della crisi. Profondamente insoddisfatti delle dichiarazioni di Draghi, gli uomini del Cartoccio pongono nuove condizioni al premier. In un discorso duro, il capogruppo Massimiliano Romeo indica due sole strade al Presidente del Consiglio: “Fare un nuovo patto – dice – significa una nuova maggioranza senza i 5stelle e un nuovo governo. Questo chiediamo”.

Romeo attacca Draghi anche sul reddito di cittadinanza: “Lei ha detto che va migliorato. No, va profondamente revisionato”. Il capogruppo leghista indica anche un secondo scenario: la possibilità che Draghi resti in carica (dopo le dimissioni respinte da Mattarella) solo per far sì che il parlamento approvi il bilancio e poi un voto anticipato fra febbraio e marzo. “Serve un solco di discontinuità che solo lei può dare. La scelta spetta a lei”, dice Romeo a Draghi, che in viso appare perplesso. In questo solco va la risoluzione presentata in questi minuti da Roberto Calderoli che ribadisce la richiesta al premier di “discontinuità sulla linea politica” e la necessità di “un nuovo governo senza i 5 Stelle”. Ciò avviene mentre Berlusconi, Salvini e un’altra ventina di maggiorenti del centrodestra di governo sono riuniti a Villa Grande. Si diffondono robuste voci su un tentativo di Draghi di contattare Berlusconi (è il senatoreAndrea Cangini a parlarne apertamente) ma l’entourage del Cavaliere smentisce. 

L’ex premier, in ogni caso, viene definito piuttosto contrariato. Anche se Renato Brunetta, in Transatlantico, dice che “Berlusconi ha sempre avuto senso di responsabilità che farà prevalere anche stavolta”. “Loro – dice Brunetta parlando di Fi e Lega – pensano di aver vantaggio andando a votare, pensano di vincere anche se a vincere sarà Meloni. Ma come si va alle urne con l’inflazione al 18 per cento e lo spread alle stelle?”. Il tutto al termine di una mattinata non priva di tensione a Palazzo Madama: il vice segretario Andrea Crippa si è lasciato andare a uno sfogo poco dopo le comunicazioni di Draghi. L’ex lumbard ha avvicinato una cronista, che ieri aveva dato conto delle critiche interne e del fronte ‘governista’ presente nel partito, criticando il suo resoconto come “falso”, apostrofandola a voce alta davanti agli altri giornalisti che si chiedono cosa sia successo. 

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