Forza Italia, Ronzulli: “Gelmini trattava da tre mesi con Calenda. Carfagna resterà”

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Subito in campagna elettorale sulle macerie del governo Draghi. Forza Italia ha ceduto alle pressioni populiste?“Questa è la narrazione di chi deve trovare capri espiatori – dice la senatrice Licia Ronzulli, delegata di FI ai rapporti con gli alleati – invece di assumersi responsabilità di un fallimento che ha i contorni di un tradimento nei confronti del Parlamento e degli italiano. Siamo l’unico partito ad aver votato la fiducia a un solo premier, Mario Draghi, abbiamo scritto il piano vaccinale, il Recovery Fund, sostenuto una politica estera atlantista ed europeista. Le bugie le rispediamo al mittente”.

Triste vicenda, ammetterà.“È l’immagine di una sinistra disposta a tutto – anche a sacrificare la natura virtuosa di un esecutivo nato grazie a Fi e alla generosità del presidente Berlusconi – pur di dividere il centrodestra e salvare quel che resta del “campo largo”. A chi era in Senato non sono sfuggiti i movimenti sottobanco di Franceschini, Speranza, Letta e Conte per far cadere il governo e dare vita a un nuovo esecutivo giallo-rosso. Renzi, di certo non un nostro estimatore, ha smascherato il tentato complotto ai danni del Paese”.

Pensate di aver fatto tutto il possibile per salvare il governo?“Abbiamo posto una sola condizione al proseguio del governo Draghi: andiamo avanti ma senza il Movimento 5 stelle, stanchi dei continui ricatti e veti posti su provvedimenti come il decreto Aiuti che riguardava sostegni essenziali a famiglie e imprese. Per non parlare delle pretese e delle provocazioni ricevute su Reddito di cittadinanza, salario minimo, ius scholae, cannabis… E Forza Italia ha lavorato con senso di responsabilità e coerenza insieme al centrodestra di governo per non far cadere l’esecutivo. Ma il Partito democratico ha deciso diversamente, accecato dal potere che continua a gestire senza mai aver vinto un’elezione”.

Berlusconi si è prestato a dire sì alle elezioni anticipare in cambio della promessa della presidenza del Senato?“Ridicolo e offensivo. Nessuno ha mai offerto nulla al presidente. E la sua scelta non è stata orientata dalla disponibilità o meno di un qualunque posto. L’elezione al Senato sanerà il voto della scandalosa decadenza del 2014, per effetto di una legge applicata in modo retroattivo”.

Uno scenario elettorale possibile è quello del centrodestra contro la cosiddetta “area Draghi”.“Stanno provando, senza rispetto, a tirare per la giacchetta al premier. Ma l’area Draghi ha ragion d’essere se c’è Draghi in persona. Diversamente non esiste, sono “sei personaggi in cerca d’autore” (Conte, Letta, Di Maio, Renzi, Calenda, Toti) disposti ad un’ammucchiata che si tiene in piedi con il vinavil e che ha un solo obiettivo: non far vincere il centrodestra”. 

Parliamo della coalizione: l’incontro fra Berlusconi e Meloni. Diamo per scontato un accordo per un centrodestra unito?

“Nei prossimi giorni ci sarà il primo di molti altri incontri dei leader del centrodestra: l’unità noi la costruiamo intorno alle idee e ai progetti, già abbiamo posto le basi programmatiche per l’Italia del futuro”.

Il candidato premier sarà annunciato già prima della campagna elettorale? O sarà deciso dopo? E in questo caso si applicherà, come chiede Meloni, la regola che il partito con più voti esprime il presidente?“Non è il momento di parlare di nomi e leadership. È il momento di presentare agli italiani la nostra idea di Paese, quale domani immaginiamo per i nostri figli”.

Quanto crede che peserà l’addio di Gelmini, Brunetta e, forse, Carfagna?“Quando i cittadini sanno che sei pronto a cambiar casacca, a rinnegare la tua storia per interessi personali o per paura di non essere rieletti, non si fidano più. La storia insegna l’infausto esito di ogni abbandono. I voti resteranno lì dove sono, al Presidente e al movimento. Gelmini ha usato strumentalmente la decisione di FI per dare un senso alla sua uscita. Sapevamo che stava lavorando già da 3 mesi ad un progetto alternativo al nostro con Calenda e Bonino e i toni e la velocità della sua uscita lo confermano. Ora vuol descrivere FI sottomessa al sovranismo. Ma nel novembre 2019, con la Lega in vetta, mi chiese di organizzare un incontro con Salvini per staccare dal gruppo di FI, che guidava, 30 o 40 deputati. Cosa che ovviamente mi rifiutai di fare”.

Calenda vi toglierà voti?“Vorrei ricordare che chi voterà Calenda darà il voto ai radicali. Scegliendo loro sarà a favore dell’utero in affitto, dirà di sì alla legalizzazione delle droghe…posizioni inconciliabili per noi che ci ispiriamo ai valori cattolici e cristiani. Per intenderci, chi si dice moderato o di centro sa che non potrà mai votare Calenda/Bonino”.

Brunetta si è mostrato pubblicamente molto colpito dagli attacchi ricevuto da Marta Fascina, che ha messo nel mirino la sua altezza. Lei che ne pensa?Renato sa che Berlusconi e FI sono sempre stati dalla sua parte quando i suoi nuovi alleati lo etichettavano come un energumeno tascabile o più di recente dopo un “vaffa” lanciato dal ministro a un lavoratore che l’aveva definito una “macchietta scurrile della politica italiana”. Conosco Marta ed è una persona buona e non credo avesse l’intento di offenderlo”.

Carfagna lo seguirà a breve?“Sono sicura che Mara, un ministro molto apprezzato, prenderà la decisione giusta, quella di continuare a contribuire al nostro grande progetto”.

Senatrice, lei è la consigliera di fiducia di Berlusconi.  Ed è sempre al centro delle accuse di chi lamenta qualcosa che non va nel partito. Si sente usata come pretesto?“Non ho visto accuse, ma calunnie, frutto amaro del pregiudizio come quello secondo cui sarei la quinta colonna del leghismo. Se la prende con me chi non ha il coraggio di attaccare il Presidente per le sue decisioni e cerca scappatoie per le proprie debolezze e i propri fallimenti. Le battaglie che ho condotto su Vaccini e Green Pass, chiaramente in antitesi alla Lega, parlano da sole di chi sono e che cosa rappresento”.

Qual è il sio vero ruolo, Ronzuli?

“Provo a costruire ponti oltre le diversità. Faccio ciò che mi chiede il presidente, che ha molto da insegnare a tutti, compreso a coloro che ne sono stati beneficiati e oggi lo criticano con parole inaccettabili, sprezzanti”.

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