Sondaggi politici, ecco chi perde colpi dopo la caduta del governo Draghi

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Il giudizio sul lavoro del governo guidato da Mario Draghi è positivo per il 57,5% degli italiani e il 50, 7% ritiene che abbia fatto bene a dimettersi al venir meno della maggioranza di unità nazionale, anche se il 49,7% pensa che le elezioni anticipate siano un evento negativo per l’Italia (in particolare il 42% degli elettori di Lega e FI). È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 diffuso oggi dal canale all news. Dalla rilevazione emerge inoltre chi siano stati, per gli italiani, i responsabili della crisi di governo (Giuseppe Conte per il 41,1%) e delle elezioni anticipate (Giuseppe Conte, per il 29%, Mario Draghi per il 17,2%, Matteo Salvini per l’11,1%). 

I leader

Per il sondaggio, le figure in cui le persone ripongono ancor maggiormente fiducia sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (64%) e Mario Draghi (54%). Seguono: Giorgia Meloni (38,7%), Silvio Berlusconi (34,3%), Giuseppe Conte (30,7%), Matteo Salvini (30,4%), Enrico Letta (25%), Luigi Di Maio (22%) e Matteo Renzi (15,5%).

I partiti

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, FdI si attesta al 23,8%, il Pd al 22,5%, la Lega registra un 13,4% mentre il M5S scende sotto il 10% (9,8%). FI ottiene l’8,3%, Azione + Europa il 4,9%, Sinistra italiana/Europa Verde raggiunge il 4,2%, Insieme per il Futuro (Luigi Di Maio) il 2,6%. Infine, ItalExit è al 2%, Italia Viva al l’1,8% e Articolo 1 – MDP all’1,6%. 

Confrontando i numeri con il sondaggio Supermedia/Youtrend dello scorso 8 luglio, il partito di Giorgia Meloni al vertice delle preferenze si attestava intorno al 22,5%, il Pd secondo al 21,08%, con dietro la Lega era al 14,5 per cento dei consensi. Il M5S, dopo la scissione di Luigi Di Maio, si attesava al 10,7%, invece, Forza Italia era all’8,3%.

Coalizioni

Mentre sul fronte delle coalizioni, le intenzioni di voto indicano la coalizione di centrodestra stabilmente attorno al 45%, un risultato raggiungibile anche da una vasta coalizione di centrosinistra con il M5S che però non sembrerebbe essere gradita dagli elettori dei singoli partiti. La maggioranza degli elettori del Movimento vorrebbe che il partito andasse da solo (56,6%), e analogo discorso vale per il Pd rispetto all’alleanza col centro (50,4). C’è da rilevare che da parte dell’elettorato Pd l’alleanza col M5S è comunque l’opzione meno gradita (12,4%), meglio andare da soli (25,4%). Gli elettori di centrodestra ritengono per l’86% che Giorgia Meloni possa essere una buona presidente del Consiglio.

Nell’ipotesi di assenza di una maggioranza post voto, per gli italiani dovrebbe diventare presidente del Consiglio il leader del primo partito (23,8%), una figura sostenuta da una larga maggioranza di unità nazionale (17,9%), Il leader del partito più votato all’interno della coalizione più votata (17,6%), bisognerebbe tornare a votare (17%), infine una figura sostenuta da alcuni partiti che non erano alleati alle elezioni per il 4,5%.

Nota metodologica: sondaggio di 1.000 interviste svolte tra il 22 e il 23 Luglio 2022. Margine d’errore generale del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%.

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