Covid Italia, bollettino del 30 luglio: oggi in Italia 49.571 casi e 121 decessi

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 Ancora in calo la curva epidemica in Italia. Oggi sono 49.571 i nuovi casi Covid, contro i 54.088 di ieri ma soprattutto i 68.170 di sabato scorso. I tamponi effettuati sono 290.013(ieri 281.658) con un tasso di positività che scende dal 19,2% al 17,1%. I decessi sono 121 nelle ultime 24 ore (ieri 244): 172.003 le vittime dall’inizio della pandemia.In calo le terapie intensive, 18 in meno (ieri -6): in tutto sono 382 con 28 ingressi del giorno. Scende anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 166 in meno (ieri -143), per un totale di 10.602. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Pregliasco, da ora curva in calo: tanti morti confermano il legame con il virus

“Direi che siamo al vertice della curva di crescita” dei casi di Covid-19,  “forse in una fase di stasi ma la prossima settimana, sperabilmente avremo una decrescita. Purtroppo abbiamo imparato che i parametri più brutti, in particolare quello della mortalità, sono sempre in ritardo di una quindicina di giorni, e in proposito voglio sottolineare il fatto che questo dato ribadisce che il virus c’entra con queste morti, laddove molti negazionisti sostengono che sono persone morte ‘con Covid’ e non ‘per Covid’. Se fossero morti ‘con Covid’ non avremmo dovuto vedere un ritardo casi-morti, che è invece evidente”. Così all’Adnkronos Salute il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.

Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia

Cosa dobbiamo aspettarci per i giorni a venire? “Il mese di agosto – risponde l’esperto – va verso il meglio. Era ovvio che la nuova variante” BA.2.75, il sottolignaggio di Omicron 2 ribattezzato dai social ‘Centaurus’ “arrivasse anche in Italia per le sue caratteristiche di diffusività, e come abbiamo visto anche per Omicron – spiega – potrebbe essere protagonista di una ondata successiva nel prossimo futuro”.

“Ciò conferma l’andamento a onde, come quelle prodotte da un sasso in un stagno – ricorda Pregliasco -. Spero comunque che la capacità protettiva determinata dalla vaccinazione, dalla necessaria rivaccinazione non ampli troppo il numero dei soggetti suscettibili e le onde siano a digradare”. Dunque a Ferragosto “respiriamo un pò ma – ammonisce – non abbassiamo la guardia perché il virus continua a circolare”.

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