La variante Centaurus, l’ultima nata in casa Omicron, per ora non sta alzando la testa. Uno studio, sia pur piccolo e preliminare, ha osservato che le sue capacità di sfuggire ai nostri anticorpi sono buone, ma non migliori rispetto a Omicron 5, la variante predominante nel mondo in questo momento.
In Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato un solo caso, durante il campionamento di metà luglio. E nel resto del mondo i contagi con Centaurus – il cui nome scientifico è Omicron BA.2.75 – hanno toccato 15 paesi, ma sono in aumento solo in India e Giappone.
Ancora in fase di studio
Sulla contagiosità della nuova variante – osservata a maggio proprio in India – non abbiamo ancora notizie, e nemmeno sulla sua severità. Il Giappone è in effetti preda della peggiore ondata dall’inizio della pandemia, ma BA.2.75 resta al di sotto del 5% dei tamponi positivi analizzati. Sarebbe prematuro attribuire a lei la colpa della situazione nell’arcipelago.
Lo studio che ha cercato di svelare le caratteristiche di Centaurus è un pre-print: non è stato valutato e pubblicato da una rivista scientifica. I ricercatori che l’hanno preparato sono comunque di prim’ordine: arrivano dall’Imperial College di Londra, dal Karolinska Institutet di Stoccolma, dall’università di Città del Capo (dove Omicron è stata osservata per la prima volta a fine novembre del 2021) e dal Politecnico di Zurigo.
Hanno usato campioni di sangue prelevati da persone contagiate con la variante Delta (prima di novembre 2021) e Omicron 1 (all’inizio del 2022) per vedere come i loro anticorpi se la cavavano in provetta di fronte a Centaurus. Gli infettati con Delta riuscivano a tenere a bada la nuova variante molto peggio rispetto agli infettati con Omicron 1, e questo potrebbe spiegare la situazione particolare dell’India. Quel paese ha infatti vissuto un’enorme ondata di Delta a primavera del 2021. Si stima che in tre mesi siano morte 240mila persone.
Le mutazioni di Omicron
Omicron, rispetto a Delta, ha 30 mutazioni nella proteina spike: l’uncino che il coronavirus usa per penetrare nelle nostre cellule, ma anche l’elemento riconosciuto e agganciato dai nostri anticorpi. Centaurus, rispetto a Omicron BA.2 da cui discende, ha altre 9 mutazioni sulla spike.
La grande diffusione di Omicron BA.2 in India (non a caso Centaurus è nata in quel paese) rende la sua situazione assai diversa rispetto a quella del resto del mondo, dove invece è prevalente Omicron BA.5. L’impressione è che dove quest’ultima variante si sia installata, Centaurus abbia trovato poco spazio, e abbia provocato solo qualche contagio sporadico. Se questa sensazione corrisponde a verità, saranno comunque i prossimi mesi a svelarcelo.