Elezioni politiche 2022, Calenda punzecchia il Pd: “Non possono chiederci di votare Di Maio, Bonelli o Fratoianni”. Renzi rilancia il Terzo polo: “Noi ci siamo”

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Il giorno dopo l’addio di D’Incà e Crippa dal Movimento 5 stelle, si stringe sulle alleanze e sulla scelta dei candidati migliori nei collegi uninominali considerati contendibili. Indiscrezioni di stampa danno Roberto Fico oggetto di corteggiamento del Pd. Sarcastico il commento di Carlo Calenda critico anche sulla possibilità di allearsi con Di Maio, i Verdi e Sinistra Italiana. Il Nazareno comunque smentisce i contatti con il presidente della Camera. Il leader di Azione ha annunciato che entro domani deciderà se andare col Pd o da soli per costruire un’area di centro e Matteo Renzi lancia l’hastag #terzopolo, aggiungendo: “Noi ci siamo”. Ma nella campagna elettorale si inizia anche a parlare di programmi con il segretario Pd Enrico Letta che ha rilanciato la dote ai 18enni, attraverso la tassazione di successioni e patrimoni plurimilionari. Pronta la reazione di Lega e Forza Italia. “Letta svela la maschera, – tuona il forzista Giorgio Mulè – vuole tassare gli italiani anche dopo la morte”.

12:00

Calenda insiste: “Non posso chiedere ad Azione di votare Di Maio”

“Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di Azione non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli (anti ilva, termovalorizzatori e rigassificatori) e Fratoianni (che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi). Lo scrive Carlo Calenda su twitter.Poi, prosegue: “Abbiamo presentato un’agenda di governo. Fratoianni e Bonelli non la condividono integralmente. Di Maio è la principale ragione per cui abbiamo specificato che ci impegniamo a candidare a posti di governo solo persone con solide competenze. Non si batte la destra senza costruire una prospettiva di governo. Non si costruisce una prospettiva di governo se non si condividono dei contenuti. La stagione del ‘tutti contro’ è finita perché ha dimostrato di essere fallimentare”.Per Calenda “gli elettori chiedono coerenza e serietà. Queste elezioni si possono vincere se, come ha fatto Draghi nel suo discorso al Senato, si è in grado di dire dei sì e dei no e indicare una rotta precisa. Basta aperture ai 5S, basta raccattarsi i 5S. Chiarezza di contenuti e coraggio”.

11:08

Fonti Pd, false notizie su Fico, no corteggiamenti

“Roberto Fico con il Pd? Si leggono oggi ricostruzioni del tutto inventate, senza alcun ancoraggio alla realtà. False, dunque. Nessun contatto, nessun corteggiamento, nessun coinvolgimento”. È quanto precisano fonti del Nazareno.

11:06

Salvini: “Pd vuole tasse, Lega flat tax e pace fiscale”

“25 settembre. Chi sceglie il PD sceglie più tasse, chi sceglie la Lega sceglie la Flat Tax al 15% e la Pace Fiscale. Chi non sceglie, poi non si lamenti”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini.

11:02

Renzi lancia hashtag #TerzoPolo: “Noi ci siamo”

“La sinistra apre la campagna elettorale candidando Di Maio e parlando di tasse. La destra di Salvini e Meloni la conosciamo: sovranisti e populisti. C’è un mondo che chiede di votare altro. Noi ci siamo #TerzoPolo”. Lo scrive su Twitter il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

10:51

Elezioni: Calenda, Pd corteggia Fico? Wow… 

“Il Pd corteggia Fico”. È il titolo di un retroscena de La Stampa che oggi il leader di Azione posta sul suo profilo Twitter con un commento telegrafico: “wow”.10:31

Bonetti (Iv) lancia appello a forze riformiste: “Uniamoci”

“Il mio appello alle forze che vogliono essere un nuovo baricentro riformista per il Paese: uniamoci e facciamo una scelta generosa e audace, essere insieme l’ago della bussola, non cedere alle polarizzazioni, portare l’Italia verso il futuro di progresso e di speranza che merita”. Così Elena Bonetti di Italia viva su Fb.

10:04

Calenda, che c’entrano Verdi e Sinistra italiana con l’agenda Draghi?

08:59

Elezioni: D’Incà, addio a M5s, ora in campo con i progressisti

“Non ci ho dormito diverse notti, sono state giornate di grande sofferenza, alla fine mi sono detto: prima del partito viene il bene del Paese”. Lo dice a Repubblica il ministro ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà spiegando la scelta di lasciare M5s dopo 12 anni. “Alla fine mi sono sentito un estraneo nel mio stesso gruppo e ho preso la decisione”.

“Ora sono concentrato sui lavori parlamentari della prossima settimana, l’ultima effettiva per Camera e Senato. Sul decreto aiuti ci sono ancora 14 miliardi stanziati”, “poi cercherò di poter comprendere il da farsi parlando con la mia famiglia. Penso occorra aiutare il Paese a non perdere il lavoro fatto, continuando ad avere una visione internazionale, di progresso e diritti civili. E per questo serve un impegno da parte delle persone. Per non consegnare il Paese alle destre serve l’impegno di tutti, il campo è quello delle forze progressiste”, conclude D’Incà.

10:04

Speranza: “Destra pericolosa, non dividere il campo. Agenda Draghi era un compromesso”

Crede che sia un errore “dividere il campo dell’alternativa”, invita tutti “alla riflessione” e sulla spaccatura tra Conte e il Pd ribadisce che “l’avversario è la destra, dividendo il campo dell’alternativa la stiamo favorendo”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, su elezioni e alleanze. “Bisognerebbe evitare di lasciare alla destra una prateria nei collegi – sottolinea – voglio essere chiaro, non si tratterebbe di fare alleanze o coalizioni. La legge elettorale prevede solo apparentamenti”.

Parlando di Calenda e Renzi, poi, precisa: “Non mi piace il gioco della torre – commenta – penso però che la fragilità del sistema politico italiano ha fatto esplodere troppi personalismi e a volte persino narcisismi. Io su questo terreno non voglio starci”. Così spiega la sua linea: “Con la comunità di Articolo Uno abbiamo deciso di costruire la lista Democratici e Progressisti, di cui siamo cofondatori e che è il fatto nuovo di questa campagna elettorale”. “Stare insieme al Pd e ad altre forze nella lista Democratici e Progressisti – spiega – è solo il primo passo”. Secondo Speranza, “bisogna costruire una forte agenda sociale, partire dai salari, dal potere di acquisto dei redditi più bassi, dalla difesa della scuola, della sanità pubblica e dell’ambiente. Vogliamo un programma coraggioso”.

E l’agenda Draghi? “Era un compromesso tra forze politiche diverse. Noi abbiamo bisogno di un’agenda fortemente sociale e radicalmente alternativa alla destra. Questa destra è un pericolo per l’Italia”.

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