Monza-Torino 1-2: Miranchuk-Sanabria, colpo granata

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MONZA – Il Monza ha pagato il costo emotivo dello storico debutto in serie A dopo 110 anni si storia: la sua prima volta è finita male, il Torino ha vinto 2-1 e il risultato gli va stretto, perché ha dominato da cima a fondo pur con una formazione d’emergenza.

<< La cronaca della partita >>

Il dominio del Toro in pressing

ll Toro, pur con tutti i problemi a suo carico, è partito nettamente meglio, sovrastando il Monza con l’aggressività di Ricci e Linetty, bravi a recuperare in fretta la palla e a giocarla rapidamente per gli attaccanti: in questo modo, già al 3′ Ricci ha liberato Sanabria davanti a Di Gregorio, bravo a chiudergli lo specchio. I granata sarebbero passati in vantaggio prima con un centravanti più spietato (qualche minuto più tardi, Sanabria mancherà l’impatto con il pallone nell’area piccola), ma la loro superiorità è stata marcata grazie soprattutto alla vena del serbo Radonjic, sfacciato nel dribbling e imprendibile quando parte da fermo.

I numeri di Radonjic e il gol di Miranchuk

Quando in partita è entrato anche Miranchuk, molto più timido del collega, il Toro ha costruito la sua terza occasione pericolosa con l’assist del russo per Radonjic, su cui Di Gregorio si è superato. Ma in chiusura di tempo il Monza è capitolato: solito pressing vincente di Ricci su Barberis, palla da lui a Radonjic, da Radonjic a Sanabria (che come assistman invece ci sa fare) e da Sanabria a Miranchuk, che ha freddato il portiere con un delicato tocco d’esterno sinistro, prima di lasciare il campo per una noia muscolare.

L’emozione del Monza al debutto

Il Monza ha faticato a entrare in partita. Probabilmente ha faticato, più in generale, a muovere i suoi primi passi della storia in serie A: l’emozione deve aver giocato un ruolo chiave, ma ha contato anche il fatto che Stroppa abbia mandato subito in campo Pablo Marì e Petagna, che avevano fatto in tempo ad allenarsi giusto un paio di volte assieme ai compagni. La scelta, affrettata, non ha pagato. Tolto un destro dalla distanza di Filippo Ranocchia al 20′, respinto da Milinkovic-Savic, i biancorossi non hanno mai inguaiato il Torino. Anzi, quasi non sono entrati in area: la difesa molto alta (e anche molto rimaneggiata, a dire il vero) dei granata li ha tenuti lontanissimi dalle zone pericolose.

Juric più forte dei guai

Il Toro ha imposto la sua superiorità nonostante i problemi che lo attanagliano, un marcato largamente incompleto (dei sei titolari partiti ne sono stati sostituiti soltanto tre), la contestazione continua nei confronti del presidente Cairo e il caso Lukic esploso alla vigilia, con il capitano che si è ammutinato all’improvviso perché vuole un contratto più ricco o una cessione a un club più competitivo. Juric ha buttato giù anche questa, ha mandato in campo una squadra ridotta all’osso con il giovane Adopo in difesa (è una mezzala che l’anno scorso giocava nella Viterbese) che eppure ha già sciorinato i suoi meccanismi perfetti e la sua anima forte, con la variante impazzita del geniale (e talvolta sregolato) Radonjic, che infine ha ispirato lo 0-2 di Sanabria, trasformando in assist un orrendo svarione di Carboni. Il paraguayano ha segnato in acrobazia, confermandosi più portato per i gol difficili che per quelli facili.

Il tributo a Gigi Radice

La rete è arrivata mentre la curva Pieri, quella degli ultras del Monza, esponeva uno striscione in memoria di Gigi Radice, storico ex di entrambe le squadre: il pubblico intero, inclusi i 1400 granata, ha applaudito con emozione.

E alla fine Mota segna un gol storico

Il Toro ha rischiato di dilagare, ma ha sperperato qualche contropiede, anche se proprio in contropiede il Monza ha costruito la sua prima vera occasione di rete, quando Dany Mota ha smarcato con il tacco Birindelli, sul cui destro Milinkovic-Savic si è superato. I brianzoli si sono comunque tolti la soddisfazione di segnare il primo gol della storia in serie A: l’ha fatto proprio l’attaccante portoghese nell’ultimo secondo di recupero, sfruttando un cross da sinistra di D’Alessandro e un goffa smanacciata di Milinkovic-Savic.

Monza-Torino 1-2 (0-1)Monza (3-5-2): Di Gregorio, Marlon, Pablo Marì, Carlos Augusto (18’st Carboni), Birindelli, F. Ranocchia (18’st Dany Mota), Barberis, Valoti (31’st Gytkjaer), D’Alessandro, Caprari (18’st Ciurria), Petagna (31’st Sensi). (89 Cragno, 91 Sorrentino, 5 Caldirola, 13 A.Ranocchia, 26 Antov, 28 Colpani, 34 Marrone, 38 Bondo, 79 Molina, 80 Vignato). All.:StroppaTorino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic, Djidji, Adopo, Rodriguez, Singo (33′ st Lazaro), Linetty, Ricci (43’st Ilkhan), Aina, Miranchuk (1’st Vlasic), Radonjic, Sanabria (1 Berisha, 89 Gemello, 2 Bayeye, 8 Segre, 11 Pellegri, 33 Wade, 36 Garbett). All.: JuricArbitro: Mariani di ApriliaReti: nel pt 42′ Miranchuk; nel st 20′ Sanabria, 49′ st Dany MotaAngoli: 2-7 Recupero: 1′ e 4′Ammoniti: Singo, Adopo, Pablo Marì per gioco scorrettoSpettatori: 12.000.

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