Un aiuto per la ricostruzione delle città ucraine quando finalmente la guerra sarà finita. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ieri è andato a Kiev e in altre città del Paese sotto attacco della Russia come presidente di Eurocities, la più grande rete di città europee di medie e grandi dimensioni. Con lui una delegazione di primi cittadini, come quello di Atene e quello di Lione, quello di Helsinki e quello di Marsiglia.Insieme hanno incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nardella ha poi incontrato il sindaco di Kiev, Vitalij Klyko, che è presidente dell’Associazione Città ucraine ed è stato anche a Bucha, Irpin e Borodyanka.
I sindaci hanno firmato un accordo che contiene il piano per gli aiuti alla ricostruzione. Tra l’altro si prevede uno sviluppo urbano sostenibile, “assicurando che i progetti di ricostruzione contribuiscano a creare aree e agglomerati urbani verdi, energeticamente efficienti, salutari, sicuri, inclusivi, prosperi e vivibili, garantendo pari opportunità per tutti i cittadini”. Si conferma il ruolo ruolo centrale dell’autogoverno, anche per sviluppare capacità a livello locale. Inoltre si promuove il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder locali nel processo di ricostruzione. Le 200 città di Eurocities metteranno a disposizione le loro competenze ma anche risorse finanziarie (nell’accordo si specifica che i dettagli saranno precisati più avanti. Comunque verrà data assistenza anche per trovare i fondi europei da utilizzare per finanziare i progetti di ricostruzione. “Vogliamo offrire speranza, supporto e solidarietà alla popolazione ucraina per un futuro pacifico e democratico – ha spiegato Nardella – Noi sindaci siamo le figure politiche più vicine alla gente, ed è questa vicinanza e solidarietà da parte dei cittadini di tutta Europa che abbiamo portato con noi incontrando il Presidente Zelensky e i nostri amici sindaci ucraini. Dichiarando il nostro ampio supporto per contribuire al piano di ricostruzione, vogliamo anche contribuire all’iniziativa dell’Ue “RebuildUkraine” e alle strategie di sviluppo dell’Ucraina stessa, in modo che i nostri impegni possano dar seguito ad azioni concrete”.
I primi cittadini hanno anche fatto un appello per la fine della guerra. “Noi, sindaci e leader di città europee e ucraine, condanniamo la guerra russa in Ucraina e chiediamo un ritiro immediato delle forze russe e il ristabilimento della pace”.
Riguardo alla ricostruzione delle città ucraine, Nardella spiega che “il nostro coinvolgimento nasce dalla consapevolezza che quelle sono città europee. Per noi, non è una coincidenza che quattro delle più grandi città ucraine sono già membri di Eurocities. La nostra missione in Ucraina vuole aiutare a ricordare al mondo intero che questa guerra incide ancora sulla vita delle persone, e vuol prevenire la graduale disattenzione dei media sul conflitto”.
Il lavoro di Eurocities e dell’Associazione delle città ucraine comincerà a breve. Si annuncia infatti che già nelle prossime settimane una task force congiunta, della quale farà parte anche l’ufficio del presidente dell’Ucraina, inizierà gli incotrni per supervisionare lo sviluppo e la messa in opera delle iniziative di collaborazione.