Covid Italia, il bollettino del 22 settembre: 22.527 nuovi casi e 60 morti

Read More

Ancora in risalita, come si registra da qualche giorno, la curva epidemica in Italia. Sono 22.527 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 21.190 di ieri ma soprattutto i 17.978 di giovedì scorso.

I tamponi processati sono 165.415 (ieri 166.500 ) con un tasso di positività che dal 12,7% sale al 13,6%.

I decessi di oggi sono 60 (ieri 46), per un totale da inizio pandemia di 176.775. Le terapie intensive scendono di 8 unità (ieri -4) ed ora sono 138 con 9 ingressi del giorno; in calo anche i ricoveri ordinari, 66 in meno (ieri -79), per un totale di 3.350. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 3.841 contagi, seguita da Veneto (+3.134), Lazio (+2.227), Piemonte (+2.221) e Campania (+1.756).

Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 22.241.369.

I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 22.835 (ieri 22.102) per un totale che sale a 21.651.859. Gli attualmente positivi sono 372 in meno (ieri -960) e diventano 412.735, di cui 409.247in isolamento domiciliare.

Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia

Gimbe, curva si inverte: +11% casi in 7 giorni, calo decessi

Dopo 4 settimane si inverte la curva dei contagi da Covid-19, registrando un +11,3% in 7 giorni, mentre continua la discesa di ricoveri ordinari (-9,6%), delle terapie intensive (-8%) e dei decessi (-12,8%). Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 14-20 settembre. Gimbe evidenzia dunque un aumento dei nuovi casi (120.057 rispetto ai 107.876 della settimana precedente) e salgono a 15 le regioni che registrano un incremento. In calo invece gli indicatori ospedalieri (-373 posti letto in area medica, -13 in terapia intensiva) e i decessi (334 contro 383 della settimana prima).

Quarta dose urgente per 14 milioni italiani

Con la ripresa della circolazione virale, la quarta dose del vaccino anti-Covid è “urgente per oltre 14 milioni di persone”. Lo evidenzia il rapporto della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 14-20 settembre. La platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose), afferma Gimbe, è di oltre 19,1 milioni: di queste, oltre 14 milioni possono riceverlo subito, quasi 1,9 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e quasi 3,2 milioni l’hanno già ricevuto. Al 21 settembre sono state somministrate 3.171.672 quarte dosi.

In base alla platea ufficiale (19.119.772 persone), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 16,6% con nette differenze regionali: dal 7,4% della Sicilia al 27,7% dell’Emilia Romagna. Ferme, si rileva inoltre nel monitoraggio Gimbe, le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,2% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,7% della platea). Sono 6,81 milioni i non vaccinati, di cui 1,11 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. Inoltre, 7,57 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,25 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato.

Bambini, scoperta causa genetica della sindrome infiammatoria

E’ genetica la causa di una delle complicanze più severe dell’infezione da virus SarsCoV2 nei bambini, la Sindrome Infiammatoria Multisistemica. Grazie a questa scoperta, italiana, diventa possibile riconoscere in tempo la malattia grazie alla diagnosi precoce e con terapie personalizzate. La scoperta si deve al Ceinge di Napoli in collaborazione con l’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon ed è pubblicata in due articoli sulle riviste Frontiers in Immunology e su Metabolites.

La Sindrome Infiammatoria Multisistemica MIS-C) colpisce bambini e adolescenti a distanza di due fino a sei settimane dall’infezione acuta da virus SarsCoV2, è caratterizzata da febbre alta e da sintomi gastrointestinali e può coinvolgere cuore, reni e polmoni. Le sue basi genetiche, descritte sulla rivista Frontiers in Immunology, si basano sulla ricerca condotta su 45 pazienti ricoverati al Santobono.

“Grazie all’utilizzo di strumentazioni di ultima generazione presenti al Ceinge, siamo giunti a risultati che mostrano chiaramente come la MIS-C sia associata a mutazioni nei geni già implicati nelle malattie auto-immuni ed auto-infiammatorie”, osserva Giuseppe Castaldo, coordinatore del gruppo di ricerca del Ceinge e docente di Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio all’Università Federico II di Napoli. A scatenare la sindrome è il fatto che durante la fase acuta dell’infezione da SarsCoV2, “nei bambini portatori dei tratti genetici descritti non avviene una eliminazione completa del virus. Ciò – dice Castaldo – provoca il danno dei tessuti e innesca la risposta immunitaria iper-reattiva tipica della sindrome”. La ricerca, finanziata dalla Regione Campania e condotta con i gruppi del Santobono-Pausilipon diretti da Vincenzo Tipo e Michela Grieco, spiega in questo modo perché la sindrome di manifesta solo in alcuni bambini.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.