“Non permetteremo alla destra di stravolgere la Costituzione”. È la piazza dell’orgoglio democratico. Piazza del Popolo pavesata, dove campeggia lo slogan “Scegli”, vede schierati sul palco tutti i leader del Pd. Un Pd allargato, in “formato agorà”, con Roberto Speranza, l’ex ministro della Salute e segretario di Articolo uno, e Elly Schlein che scalda la piazza con parole all’indirizzo di Giorgia Meloni: “Sono una donna, amo un’altra donna, ma non per questo sono meno donna”. A smentire che il segretario Enrico Letta si sia caricato della sfida elettorale in solitaria, nell’ultima tappa intervengono i tre ministri dem: Dario Franceschini, Andrea Orlando, Lorenzo Guerini. Prendono la parola i cinque governatori: dall’emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini al campano Vincenzo De Luca, a Michele Emiliano della Puglia, il toscano Eugenio Giani e Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio. A lui e al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri in qualità di ospiti, spetta introdurre.
Ma la chiusura della campagna elettorale del Pd nella stessa piazza riempita ieri dal centrodestra, è un mix di spettacolo – sulle note di “Bella ciao”, dell’Inno alla Goia e delle musiche di Spaghetti band – e di testimonianze su cosa e per cosa gli italiani sono disposti a battersi. C’è la scrittrice Viola Ardone. Le capogruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, i candidati dem romani. Hanno inviato video di incoraggiamento e sostegno i premier spagnolo e portoghese, Pedro Sànchez e Antonio Costa, e la vice presidente dell’europarlamento la ungherese Klara Dobrev che racconterà il fallimento delle politiche di Orban. Dalla mattina Letta ha scaldato i motori in collegamento con tutti candidati: “La nostra è una piazza che guarda al futuro, diversa dalla piazza della destra, che è la piazza dell’Italia della paura”, ha detto. E ha ricordato che ai politici di qualsiasi schieramento, qualsiasi incarico ricopriranno in futuro, chiede di dare il loro contributo “affinché la campagna di vaccinazione del prossimo inverno continui , perché la salute venga prima di tutto e “non ci siano ambiguità sul Covid e strizzate d‘occhio ai No vax”.